Sofia, capitale della Bulgaria, è la meta ideale per un week-end: non c’è molto da vedere e i voli sono abbastanza economici.
Non la considero tra le città più belle che si possano visitare, a meno che non la si accodi ad altre destinazioni bulgare. In alternativa è un buon punto di passaggio per chi è diretto verso la Turchia.
Nonostante la delusione in cui si rischia di incorrere, nel caso in cui abbiate pensato di dedicarle almeno due giorni interi, Sofia ha comunque i suoi luoghi ricchi di storia e interesse.
Cosa vedere a Sofia (anche in un giorno)
Cattedrale di Aleksander Nevski
La Cattedrale di Aleksander Nevski è sicuramente il simbolo della città stessa. E’ bellissima e imponente se non fosse per la cura in più che meriterebbe. Si trova al centro di un ampio piazzale che funge tristemente da parcheggio. Al suo interno, la poca luce lascia appena scrutare i suoi dettagli mentre nasconde meglio i segni del tempo e dell’umidità. L’ingresso è gratuito ma se si volessero scattare delle foto, occorre pagare una quota.

Intorno alla Cattedrale di Aleksander Nevski
La zona attorno alla Cattedrale pullula di edifici storici ed eleganti.
Parco Zaimov racchiude teatri, università, centri culturali e sportivi. Poco distante si trova il vero grande polmone verde di Sofia, con lo Stadio Nazionale Vasil Levski e lo Stadio dell’Esercito Bulgaro.
Non sfuggono alla vista il Teatro Nazionale Ivan Vazov , immerso in un parco con bancarelle di oggetti vintage e, in un grande giardino adiacente, la Chiesa Russa di Sveti Nikolai.
Proseguendo oltre, è possibile vedere i palazzi del potere quali Consiglio dei Ministri e Ministeri vari, insieme alla Casa del Presidente, dove a mezzogiorno si tiene il cambio della guardia. Nascosta in un cortiletto c’è la Chiesetta di San Giorgio.
La zona delle Terme Municipali
In corrispondenza del monumento dedicato a Santa Sofia, altro simbolo della città, ci si può incamminare tra le rovine antiche del complesso di Serdica. Tra i resti, è meglio conservata la chiesetta di Sveta Petka Samardjiyska. Dalle atmosfere remote della capitale bulgara, in Bulevard Maria Luiza, timida e discreta, si erge la Moschea Banya Bashi, costruita nel 1576.

A pochi passi ci sono il Museo delle Illusioni e le Terme Municipali. Ultimate nel 1913, sono rimaste in funzione fino al 1986 mentre oggi il restauro dell’edificio è la sede del Museo di Storia di Sofia. Le calde acque delle Terme continuano a sgorgare nelle fontanelle pubbliche, dove i cittadini attingono per farne scorta, convinti del beneficio salutare di cui poter giovare.
Attraversato il trafficato viale di fronte al Museo, si accede al Mercato Coperto. Fu costruito nel 1911 e oggi ospita tre piani di piccoli negozi. Al momento della mia visita a Sofia, il Mercato era chiuso per restauro. Ad ogni modo, le viuzze della zona, sono vivaci zone in cui brulica la quotidiniatà meno turistica della città, fatta di mercatini (vedi il Mercato delle donne), piccoli negozi e perfino una Sinagoga.
Ho più volte definito “gipsy” la moda esposta nelle vetrine del lungo Viale Pirotska, dove gli abiti da sposa sono ampi gonnelloni di tulle e le facce si fanno meno rassicuranti di quelle del più turistico e commerciale Vitosha Blvd.

Dalla Cattedrale di Santa Domenica al Palazzo Nazionale della Cultura
Situata al centro di uno spazio, appena prima del lungo viale commerciale di Vitosha, la Cattedrale ortodossa di Sveta Nedely (Santa Domenica) rappresenta un piacevole e vitale scorcio paesaggistico, in cui scoprire usanze e cultura più tipicamente bulgare.
Passando per Sofia City Court, sede dei tribunali di Sofia, inizia il lungo viale pedonale di Boulevard Vitosha, ricco di caffè e negozi, preso d’assalto dai turisti in cerca di souvenir e cibo tipico.
Sempre dritto, si arriva al Palazzo Nazionale della Cultura. E’ qui che sembra riversarsi la città nelle giornate estive, forse per le aree di riposo immerse tra praticelli e fontane. Il moderno edificio dedicato alla cultura, ospita concerti ed eventi culturali in generale.

Boulevard Graf Ignatiev e la Chiesa dei Sette Santi
Insieme a Vitosha, anche Boulevard Graf Ignatiev rappresenta la via principale per lo shopping di Sofia. Scoperta quasi per caso, per la voglia di inoltrarmi tra i quartieri meno segnalati del centro, sono riuscita ad arrivare casualmente anche alla Chiesa dei Sette Santi. Dal classico aspetto di Chiesa ortodossa, questo edificio religioso ha in sè la gioia di colori vivaci accostati al verde dei giardini in cui, tutt’attorno, accorrono famiglie con festosi bambini al seguito. Non molto lontano da qui ho letteralmente adoroto il negozietto Elephant Book Store (in ul. “Tsar Shishman” 31), per le sue atmosfere Potteriane ma allo stesso tempo ricche di swing. L’angolo più carino e magico di tutta la città!
Informazioni utili
La Bulgaria è parte dell’area di Shengen, motivo per cui è sufficiente l’ingresso in Paese con la sola carta d’identità in alternativa al passaporto.
La Moneta Locale è il Lev. Un Lev (BNG) corrisponde a circa 0,50 centesimi di euro.
Rispetto all’Italia, in Bulgaria le lancette dell’orologio vanno spostate di un’ora in avanti.
Muoversi a Sofia
Dall’aeroporto di Sofia in città e viceversa
La metropolitana si trova appena fuori dal Terminal 2. E’ un mezzo economico e veloce, impiegando 18 minuti per raggiungere il centro della città (proseguendo verso la fermata Serdika).
Nelle stazioni della Metropolitana, vi si trovano le macchinette e la biglietteria dove acquistare il biglietto. La corsa singola ha un costo di 1,60 BGN (circa 0,80 euro) mentre 4 BGN (circa 2 euro) è il prezzo per il giornaliero. Il Bus numero 84, dall’aeroporto verso Sofia e viceversa, ha gli stessi prezzi ma non dovrebbe fermare in centro.
La città è visitabile comodamente a piedi, essendo i luoghi di interesse ben raccolti e poco distanti tra loro.
Dove dormire
A pochissima distanza dal simbolo della città, la Cattedrale di Aleksander Nevski, io ho scelto di soggiornare presso l’Eurostars Sofia City. Nel 2022 il prezzo di due notti, con colazione e per tre persone, è stato di 190 euro. L’ambiente è moderno, pulito ed avevamo una doppia stanza, comunicante essendo in tre. Consigliato sebbene il check in sia stato permesso ben oltre l’orario indicato, per questioni di organizzazione interna.