Zagabria, capitale della Croazia, è una bella città capace di evocare l’eleganza viennese da un lato, e lo stile più ungherese dall’altro.
Sensazioni e ricordi, le mie, che si ripartono geograficamente tra la Città Bassa e la Città Alta e che confermano la storia di Zagabria. Per anni, infatti, fu sotto il dominio dell’Impero Austro-Ungarico.
Da Trieste a Zagabria in autobus
L’inaspettata bellezza da città europea, insita in Zagabria, ha fissato in me un felice ricordo della capitale.
Anche se si ha poco tempo e si è costretti a rinunciare alla visita dei Musei, Zagabria è facilmente visitabile a piedi e in un giorno. Nel mio caso è stata la tappa di un “on the road” in autobus che, da Trieste a Zagabria, aveva come tappa intermedia Lubiana, città della Slovenia.
Dall’Autostazione di Trieste, infatti, sono partita di buon mattino verso Zagabria, viaggiando in Flixbus. Alle 4 ore di viaggio, interrotte dal passaggio attraverso Lubiana, si è aggiunta quasi un’ora di ritardo per via della coda che solitamente si crea alla Frontiera tra Slovenia e Croazia. Nel passaggio da un Paese all’altro, vanno mostrati documento d’identità (o passaporto) e, in periodo covid, il green pass.
Anche chi viaggia in autobus, quindi, dovrà armarsi di pazienza e scendere dal mezzo due volte per i controlli (una per l’uscita da Slovenia o Croazia, e l’altra per l’entrata nel Paese confinante).
Cosa vedere a Zagabria in un giorno: l’itinerario
La città Bassa
Detta in croato Donji Grad, la città Bassa è un susseguirsi di musei dislocati a breve distanza, lungo un verde viale alberato.
La Stazione e Piazza Re Tomislav
Il punto di partenza è la Stazione Centrale, un tempo frequentata dai passeggeri dell’Orient Express che, nella tratta da Parigi a Istanbul, si concedevano una notte all‘Hotel Esplanade, poco distante.
Di fronte alla Stazione c’è Piazza Re Tomislav, riconoscibile per la statua che raffigura il primo re di Croazia. E’ da qui che inizia il percorso, i cui immensi spazi verdi sono interrotti dagli edifici in perfetto stile austriaco. Alle spalle della fiera statua equestre si scorge il Padiglione Artistico, un giallo edificio, costruito nel 1896 in occasione dell’Esposizione Millenaria di Budapest. Dopo l’evento fu quindi smantellato e ricostruito in Croazia. Al suo interno vi si trovano mostre temporanee.
Piazza Zrinjevac
Il verde viale prosegue incontrando Piazza Zrinjevac. Qui vi si trovano il Museo Archeologico, l’Accademia delle Scienze di Belle Arti, la Galleria Moderna, un padiglione musicale, la prima fontana della città e una colonnina metereologica in cui sono esposti gli antichi strumenti del mestiere, ricaricati manualmente ogni inizio di settimana.
Continuando, si arriva a Piazza Bano Josip Jelacic, il centro della città. Animata dalla rete dei tram, è anche punto di ingresso per la Città Alta.
Strade parallele a quella già descritta, accompagnano il visitatore lungo un secondo viale dominato dal verde. Tuttavia, volendo descrivere un percorso ad anello che riporta alla Stazione, proseguirò il mio personale itinerario, entrando nella Città Alta per poi ritornare nei quartieri della Donji Grad.
La città Alta
Piazza Bano Josip Jelacic
La Città Alta, in croato Gornij Grad, interessa la zona tra Kaptol (la Cattedrale) fino a Piazza San Marco, sede del governo croato.
Piazza Bano Josip Jelacic, da dove inizia il percorso alla scoperta del quartiere alto, è ricco di negozi e posticini in cui mangiare. Si notano la Statua equestre dedicata all’omonimo bano, da cui il nome dell’intera piazza, un orologio e, dietro i palazzi, la Cattedrale. C’è anche una fontana la cui leggenda vuole che una fanciulla di nome Manda, avesse preso dell’acqua per un cavaliere assetato di ritorno da una battaglia. Volendo si può gettare in acqua una monetina, provando ad esprimere un desiderio.
Quale che sia il vostro percorso, io vi consiglierei di fare un saltino subito al Dolac, salendo su per degli scalini, per poi tornare indietro in Piazza Bano.
Il Dolac
Il Dolac è il classico mercato all’aperto in cui trovare frutta e verdura. E’ attivo fino alle 15:00 nei giorni feriali. Quando è ormai chiuso, restano i banconi pronti per essere riaperti e animati il giorno seguente. La statua della contadina in costumi tipici, detta kumica, richiama la tradizione per cui un tempo le donne della città, vendevano i loro prodotti alimentari.
Sotto il Dolac c’è il mercato coperto con la gastronomia tipica.
Il Belvedere e la parte alta della città
Come già spiegato, dopo il Dolac tornerei indietro, verso Piazza Bano. Sebbene poco distante ci sia una funicolare, mi sono lasciata incantare da uno stretto viale lungo cui v’era disegnato un lungo tappeto con i colori della bandiera croata. Sarà stata Via Stube Ivana Zakmardija, da cui si accede agli scalini che portano al Belvedere della città, lo stesso verso il quale porta la funicolare.
Attraversato il panoramico Viale Strossmayer, si arriva in Via dei Santi Cirillo e Metodio, dove gli edifici sono in un sobrio stile barocco. Nella piccola Torre Lotrščak, all’inizio della detta Via, c’è un Centro di informazioni turistiche dove recuperare mappe gratuite della città. Poco distante, la Chiesa Katarina e, dall’altro lato del Centro d’Informazioni, il Tunnel Cric. Costruito durante la Seconda Guerra Mondiale, il tunnel è una sorta di scorciatoia che conduce alle vie del centro. Purtroppo non sapevo della sua esistenza fino a quando, tornata a casa, ho letto attentamente la mappa recuperata presso la Torre Lotrščak.
Verso gli edifici governativi
Salendo dritti verso il quartiere governativo, s’incontrano il Museo d’Arte Naif, il Museo delle Relazioni Interrotte, curioso centro in cui sono esposti oggetti e doni degli “ex”, il Palazzo Municipale dove incontrare freschi sposini, e, poco più in là, il Museo Storico Croato.
In Piazza San Marco (Trg Svetog Marka) si resta incantati dalla piccola Chiesa di San Marco. Stupisce per il suo tetto di tegole colorate, raffiguranti anche lo stemma croato e quello della città. Ai limiti della Piazza si distinguono il Palazzo Urbano (Banski Dvori), sede del Governo, il Parlamento croato (Sabor) e il Palazzo della Corte Costituzionale.
Via Opaticka
Poco distante dai sobri edifici appena elencati, in Via Opaticka, vi si trovano l‘Istituto Storico Croato, il Museo della capitale croata, l’ex convento delle suore di Santa Chiara e la Torre del Sacerdote, parte integrante delle mura, comprensiva dell’osservatorio astronomico.
La Porta di Pietra
Quella che un tempo era la porta della città, sorprende per la funzione religiosa che rende questo posto intimo e silenzioso. Le candele accese si lasciano cullare dal vento mentre sulle panche qualcuno è raccolto in preghiera.
Oltre ad essere un punto di passaggio, la Porta di Pietra è anche una cappella; venne dedicata alla Madonna dopo che la sua immagine venne miracolosamente risparmiata dall’incendio che nel 1731 distrusse la città.

Via Tkalčićeva
Scendendo lungo Via Radiceva, piacevole discesa su cui si trova il Museo delle torture, si arriva facilmente in Tkalčićeva. Oggi è un viale animato dalla presenza di pub e ristoranti. Un tempo però, era il luogo in cui scorreva il torrente Medveščak, al centro tra i borghi di Kaptol e Gradec, non propriamente in buoni rapporti. Se fate attenzione, scorgerete il monumento dedicato a Marija Juric. Nell’800 fu la prima giornalista del Paese, nonché attivista per i diritti delle donne.
Opatovina
Tra un localino e l’altro, in Via Tkalčićeva si scorge un piccolo viale acciottolato in salita. Incorniciato da piante rampicanti, è anche la scorciatoia per raggiungere Opatovina, il mercato delle pulci che ha come sfondo la Chiesa di San Francesco. Si tratta di un piccolo parco pubblico che amerete se siete appassionati di street art.
Kaptol
Passando da Opatovina al Dolac, si arriva a Kaptol, la cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, visibile da vari punti della città. Sorvegliata dalla fontana con la colonna raffigurante Maria e i 4 Angeli, Kaptol fu costruita in stile neogotico e si presenta con due guglie gemelle, alte 108 metri.

Tornando nella città Bassa
Tornati in Pazza Bano, val la pena seguire la tratta parallela al verde viale in Trg Josipa Jurja Strossmayera.
Da Piazza Petar Preradović a Ilica
Bancarelle di fiori, locali e artisti di strada animano Piazza Petar Preradović , dall’anima giovane e frizzante. Di sera è particolarmente frequentata; è un posto piacevole in cui intrattenersi ed è abbastanza raccolto da non sembrare caotico o dispersivo.
Alla Piazza fa da eco Via Illica, l’ideale per gli amanti dello shopping. Pare che sia particolarmente bella con le luci del tramonto che invadono la via. Da queste parti ci sono la già citata Funicolare e il Museo delle Illusioni.

Piazza Repubblica di Croazia
Il percorso che porta a Piazza Repubblica di Croazia è una lontana parallela del famoso “verde viale alberato”, come devo aver denominato poche righe più su. Tornerete quindi diretti alla Stazione Centrale, passando da questa magnifica Piazza su cui erge fiero il meraviglioso Teatro Nazionale. A fare da cornice ci pensano l’Accademia di Musica, l’Università, il Museo Scolastico Croato e il Museo dell’Arte e dell’Artigianato.
Il viale Trg Marka Marulića
Dal Teatro alla Stazione, se seguite il Viale Marka Marulića, si passa per almeno altri tre edifici di non poca importanza. Sono il Museo Etnografico, l’Archivio Statale Croato , entrambi dalla tipica architettura della Secessione, e l‘Orto Botanico.
Curiosità
Dopo avervi descritto l’Itinerario che mi è stato utile per concentrare la visita di Zagabria in un sol giorno, svelo qualche curiosità scoperta qui e là.
Dal 1877, ogni giorno, a mezzogiorno in punto, un colpo di cannone ricorda la leggenda secondo cui i turchi si ritirarono dalla città dopo che la ebbero invasa. La verità, tuttavia, è che il colpo di cannone permetteva alle chiese di sincronizzare i loro orologi.
Nell’ottobre del 1917 un raid aereo jugoslavo bombardò Palazzo Dvori. Il giorno dopo la Croazia dichiarò l’indipendenza.
A mezzogiorno, in ogni giornata e solo in alcuni mesi dell’anno, in Piazza San Marco si può assistere al cambio della guardia.
Dove dormire a Zagabria
Posto che io sia arrivata e ripartita dalla città in autobus, ho trovato davvero comodo soggiornare a 2 minuti dalla Stazione dei Bus, sebbene questa disti anche 32 minuti a piedi da Kaptol. L’ Hotel 9, dove sono stata, è davvero curato, pulito e confortevole. Assolutamente consogliato!
Mangiare a Zagabria
Non posso dire di aver mangiato in un particolare locale della città. Posso però consigliarvi di provare la birra locale, la Tomislav (dal nome del re croato) e di assaggiare il Burek o börek. Si tratta di un impasto salato tipico dei Balcani, ripieno alla carne o al formaggio. Lo si può acquistare a prezzi economici in tutti i panifici.
Per la pasticceria, a poca distanza da Kaptol, c’è Amelie, un posticino dove leccarsi i baffi alla sola vista delle tortine esposte. Occhio che ad agosto 2021 era possibile pagare solo in contanti.
La moneta croata
Sebbene sia in corso il lungo passaggio all’euro, al momento la moneta locale è la kuna croata.
Una kuna equivale a circa 13 centesimi.
Pagare con carta di credito non è poi così scontato e questa non sarà una buona notizia per i viaggiatori solo di passaggio in Croazia. Dai piccoli locali alle più discrete caffetterie, in molti vi risponderanno di non poter accettare le carte che ovvierebbero al bisogno del cambio di danaro. Tuttavia, vi consolerà sapere che gli euro son ben accetti anche se il resto, quasi certamente, vi sarà dato nella moneta croata.
Siti web utili
Posto che ho trovato davvero ben fatta la cartina recuperata alla Torre Lotrščak, segnalo volentieri il sito in cui reperire ulteriori informazioni turistiche. Lo trovate cliccando qui.