Treviso è finita nel mio itinerario di viaggio per un fortuito caso di comodità negli spostamenti in autobus verso Cortina d’Ampezzo.
Forse per la scarsa pubblicità che la interessa, le aspettative basse, tali per cui ho creduto sino all’ultimo di stare per scoprire una città poco interessante, sono state superate.
Il centro storico di Treviso non è troppo grande da risultare dispersivo, né è mai noioso.
Questa sorprendente città veneta non è solo stupenda, ma può tranquillamente concorrere con la bellezza di città come Bruges, nelle romantiche Fiandre del Belgio.

Treviso in 3 parole
Se devo riassumere Treviso in tre caratteristiche che la definirebbero alla perfezione, penserei alle seguenti tre parole: portici, canali e quiete.
I portici sono in ogni dove, contribuendo a deliziare gli stretti viali acciottolati, e consentendo al contempo passeggiate al riparo da sole e pioggia, quand’anche ci fossero.
Gli scorci sui canali sono il tocco da pittore sugli angoli trevigiani. E’ qui che la bellezza della città esplode e sorprende. Inaspettatamente ci si imbatte negli scorci incontrati dal tragitto dei fiumi presenti: il più importante Sile, il Cantarane e il Botteniga che si ramifica a sua volta nel Cagnan Grande, nel Roggia e nel Buranelli.
Quelle acque silenziose, i salici piangenti, i fiori o l’eleganza dei cigni, sono i dettagli che rendono Treviso un contesto romantico, fiabesco e tranquillo.
La quiete, appunto, è la caratteristica da cui sembra non prescindere Treviso. E questo, oltre a quell’aspetto da fiaba, lo si deve evidentemente anche all’impegno dei cittadini, sulla cui collaborazione si mantiene la ricerca di tranquillità.
L’itinerario per scoprire Treviso in un giorno
Nelle righe a seguire vi suggerisco, tappa per tappa, cosa vedere a Treviso in un giorno.
1. La Stazione ferroviaria è stata, per me, la prima tappa in città. Da qui si osservano le mura cittadine all’interno del quale è custodito il centro storico, tanto che nei dintorni vi si trova la Porta Altinia, una delle tre presenti sul territorio (Porta san Tomaso e Porta Santi).
2. Proseguendo verso il centro si incontra il tempio di San Nicolò.
- Da Piazza Vittoria, caratterizzata dal Monumento ai caduti, si può imboccare Via Armando Diaz per proseguire fino a Piazza dei Signori attraverso Corso del popolo.
- Piazza dei Signori la si riconosce per la Torre Civica che svetta alta e fiera dal Palazzo del Podestà, sede comunale. La Piazza è anche il punto di riferimento attorno al quale si può percorrere un percorso “ad anello”, utile a scoprire i luoghi più belli del centro. Oltre ai numerosi negozi e ristoranti, tutt’attorno si fanno notare il Palazzo del Podestà, già citato, il Palazzo del Trecento, la Pinacoteca, la Biblioteca, la Loggia dei Cavalieri e il Palazzo Pretorio.
Fontana delle tette - Il percorso può proseguire attraverso Via Calmaggiore, deviando a destra in Calle del Podestà per far visita, nel Cortile di Palazzo Zignoli, alla Fontana delle tette, icona di Treviso, sebbene l’originale sia custodito in Loggia dei Cavalieri. Si può temporaneamente deviare nella vicina Piazza San Vito e a breve distanza, verso la Fontana dei tre visi, da cui deriva il nome della città.
- Riprendendo Via Calmaggiore, sotto i cui portici si trovano numerosi negozi, si procede verso Piazza Duomo, dove si trovano il Battistero di San Giovanni e il Vescovado Canoniche, il Monumento dell’Indipendenza e la Cattedrale di San Pietro Apostolo. Quest’ultima vanta la presenza dell’ Annunciazione Malchiostro, dipinta dal pittore Tiziano.
Posticino ai Buranelli - Dalla Cattedrale si prosegue per Via Cornarotta fino a Posticino ai Buranelli, nell’omonimo vicolo. E’ uno degli angoli più suggestivi della città, con le case affacciate sul canale Buranelli abbellito da fiori, salici piangenti e dal murales dedicato allo scrittore trevigiano Giovanni Commisso. Qui, dove un tempo vivevano i pescatori di Burano e le donne lavavano i panni, si possono osservare i lavatoi sospesi con le catenelle.
- Seguendo il corso del canale Buranelli, sarà facile arrivare al Ponte San Francesco che permette di attraversare il Canale Cagnan. Insieme al Posticino ai Buranelli, è il luogo che più ho amato di Treviso. Romantico, delicato, di una pace che ti invita a restare a lungo. Se siete attenti troverete anche due mulini.
Uno dei mulini di Treviso - Un terzo molinetto si trova oltre l’Isola della Pescheria, un vero e proprio isolotto, al centro del Cagnan Grande, che dalla seconda metà del 800 ospita il mercato del pesce. Tra cigni e paperelle che nuotano tutt’attorno, le bancarelle si animano di buon mattino, dando un assaggio di quotidianità del territorio.
- Una piccola deviazione, prima di proseguire oltre l’Isola della Pescheria, porta alla ricerca del Ponte della Malvasia, un angolino sul Buranelli.
Ponte della Malvasia - Val la pena salire in direzione Piazzetta Mario Botter, con il complesso di Santa Caterina (costituito dai Musei civici e dalla Chiesa di Santa Caterina dei servi di Maria), fino alla Porta San Tomaso, le cui mura sono bagnate dal fiume Botteniga. A poca distanza si trova la Chiesa di San Francesco, custode delle spoglie dei figli di Dante e Francesco Petrarca (rispettivamente Pietro Alighieri e Francesca Petrarca).
- A questo punto si può riscendere verso Ponte Dante. I vicoli acciottolati, di tanto in tanto, incrociano delicati scorci sui piccoli canali che, silenziosamente, attraversano la città.
“Là dove il Sile e Cagnan s’accompagna”.
Dedicato ai 600 anni dalla nascita del sommo poeta, Ponte Dante è il punto in cui il Cagnan si unisce al Sile. Da qui si osserva anche il Bastione San Paolo, una sorta di castello che si erge dalle acque del Sile mentre, verso Piazzale dell’Università, si trova il Mulino Quartiere Latino.
Arrivati in questa zona, si può proseguire verso la Stazione o tornare indietro verso Piazza dei Signori, provando a scoprire i vicoli del quartiere universitario.
Dormire, mangiare e muoversi
Tra le possibilità offerte da Treviso, di seguito indico i posti che ho frequentato per soggiornare in città. Per la notte, la scelta è ricaduta sull’Hotel B&B Hotel Treviso, un posto senza troppe pretese ma neanche poi così male.
Tra i posti in cui mangiare, ho provato la Pizzeria Da Pino, proprio sotto la Torre Civica in Piazza dei Signori.
Acquistate in tabacchino i biglietti degli autobus per gli spostamenti urbani ed extraurbani. Potete consultare gli orari sul sito ufficiale MOM. Il consiglio? Agitate le mani e mettetevi bene in vista; pare che alcuni autisti abbiano l’abitudine di non fermarsi nonostante la gente in attesa davanti alle fermate!