Cosa fare e vedere a Venezia (prima parte)
Cosa fare e vedere a Venezia: eccovi la prima parte dell’ itinerario che mi ha guidata alla scoperta della straordinaria città italiana.
Scoprirete strade di acqua ed edifici che ritraggono panorami che sembrano dipinti su antichi quadri.
Cosa fare e vedere a Venezia: la Stazione Santa Lucia
La più nota zona di ingresso alla città, a meno che non si decida di utilizzare un vaporetto in partenza dall’aeroporto, è il punto stesso in cui termina il lungo Ponte della Libertà, circondato da ambo i lati dal paesaggio lagunare, lo stesso su cui nei secoli si è lasciata adagiare la Serenissima.
Sia che decidiate di arrivare in macchina o in autobus, magari partendo dall’aeroporto, sia che abbiate utilizzato il treno, la Stazione Santa Lucia è il primo punto di riferimento che segnerete sulla mappa. Poco distante dal Ponte della Costituzione, recente opera in vetro e acciaio progettata da Calatrava per unire Piazzale Roma alla stessa stazione, si lascia notare subito il Ponte degli Scalzi, uno dei 4 ponti che attraversa il Canal Grande, insieme a Rialto, al già citato Ponte di Calatrava e al Ponte dell’Accademia.

Il Canal Grande di Venezia
Con la sua caratteristica forma di una S rovesciata, le acque del Canal Grande che, pare, siano profonde circa 5 metri, dividono in due parti i 6 quartieri o sestieri della città veneta.
Il Canal Grande merita di essere ammirato lungo tutto il percorso, anche a bordo di un vaporetto, per scoprire gli edifici storici che puntellano queste verdi acque. Chiese ed edifici noti, ad esempio Cà D’oro o Fondaco dei Tedeschi, testimoniano l’architettura e la storia veneziana, affacciandosi direttamente là dove, tra regate e feste di Carnevale, la quotidianità si rinnova, ad ogni nuova alba, pur restando quasi immutata. Se non fosse per gli abiti e le usanze con cui si incontrano le mura, sarebbe difficile definire in quale epoca Venezia si trovi davvero.
Dalla Stazione di Santa Lucia verso il Ponte di Rialto
Lasciata alle spalle la Stazione Santa Lucia, fiancheggiata dal Ponte degli Scalzi, la mia direzione obbligata verso il mio hotel, è stata la Strada Nuova. Senza che neanche un’auto possa intralciare il percorso, dalla stazione fino a Strada Nova, c’è un lungo viale con negozi e stradine in cui svoltare per conoscere gli angoli più nascosti di questa parte della città… il Ghetto Ebraico, per esempio.
Il Ghetto Ebraico di Venezia
Situato nel sestiere di Cannaregio, il Ghetto è il quartiere abitato dagli ebrei ai tempi della Repubblica veneziana. Tra le viuzze del Ghetto Vecchio e Nuovo, vi si trovano 5 sinagoghe e il Panificio Volpe, l’unico in tutta la città, in cui acquistare bontà kosher.


Strada Nuova
Tornando a percorrere la via principale che conduce a Strada Nuova, non si può non notare il piccolo Teatro Italia. Pur essendo oggi un supermercato, è in realtà un vecchio teatro. Entrandovi (occhio che per uscire dovrebbe servire lo scontrino consegnatovi dopo l’acquisto di una qualunque cosa), percepirete forte la funzione originaria dell’edificio. Ci sono perfino le luci che illuminano la zona del palco.
Nel proseguire verso l’ormai citata Strada Nova, all’incrocio con un canale, svolterete a sinistra per dare un’occhiatina al Ponte del Chiodo, caratteristico perché non possiede i muretti che delimiterebbero altrimenti i lati.
Nella zona di Strada Nova Alta, là dove il palazzo Cà D’Oro sembra sorgere dalle acque scure del Canal Grande, fate attenzione al punto di accesso al Traghetto di Santa Sofia. E’ qui che potrete avere un assaggio di ciò che significa stare su una gondola. I veneziani utilizzano le gondole di Santa Sofia, per attraversare il Canal Grande con sole 2 euro a testa. Sembrerà di essere cullati dallo scivolare lento e silenzioso della gondola, fino ad arrivare all’altra sponda dove c’è il Mercato del Pesce, luogo in cui i passi dei veneziani si confondono a quelli dei turisti.
Poco distante, Ponte Rialto sembra abbracciato nella poesia di Venezia: baci di innamorati, sguardi stupiti, viaggiatori incantati, gondole… tutto sembra un romantico dettaglio della città, vivace e unica di giorno, magica e surreale sotto il cielo trapuntato di stelle.



Dal Ponte di Rialto alla Libreria Acqua Alta
Dopo aver attraversato Rialto, dal 1593 il primo Ponte che collega le due sponde del Canal Grande, sarete a T Fondaco dei Tedeschi, un edificio adibito a centro commerciale. Prenotando attraverso il sito ufficiale dfs.com, sarà possibile salire gratuitamente sulla terrazza per ammirare il Canal Grande dall’alto.
Da Fondaco dei Tedeschi, e prima di dirigervi in Piazza San Marco, centro nevralgico della città veneta, tornate verso i vicoli che portano a Strada Nova. Tra le prospettive che si susseguono durante il cammino, cercate Calle Varisco, nota, con i suoi 50 centimetri di larghezza, per essere uno dei vicoli più stretti al mondo.
Libreria Acqua Alta
Camminando ancora, c’è Libreria Acqua Alta, consacrata dagli scatti su Instagram, come una tra le librerie da non perdere. Le suggestioni date dalle pareti di libri, si alternano all’immagine dell’acqua alta, affrontata attraverso oggetti come gondole o, addirittura, vasche da bagno. Ci sono anche dei gatti che, pur sonnecchiando sopra le copertine dei libri, sembrano essere i custodi delle trame narrate su quei fogli di carta, accatastati qua e là.
Se vi domandate cosa fare e vedere a Venezia, la risposta sarà “scoprire i mille scrigni di cui è composta”.

Non vedo l’ora di partire! Il quartiere ebraico è un sogno! E le sinagoghe….io nesono innamorato!
E’ davvero un quartiere suggestivo. Ci sono una calma e un’autenticità particolari.
E’ la loro cultura che lo permette. E trasmette. Meravigliosi.
Riconfermo 🙂 alla prossima!