Complice l’alone di mistero che ancora lo caratterizza, l’Egitto resta uno dei capitoli di storia che più si ricordano dai tempi della scuola elementare.

Immaginate dunque, quali emozioni porti con sé la vista delle Piramidi o anche più semplicemente di uno dei preziosi reperti dell’antico Egitto. Ne sa qualcosa la famosa “sorella”, artefice di un viaggio di tre giorni a Il Cairo, città caotica ma affascinante.

In questo post scritto a 4 mani, vi racconteremo i suoi tre giorni nella parte più a Nord dell’Egitto.

Arrivare a Il Cairo (dove dormire e altre informazioni utili)

Ciò a cui si fa più fatica ad abituarsi, quando si arriva a Il Cairo, è il caos. Nella immensa ragnatela di strade altamente popolate, il traffico sembra quasi inghiottire l’ordine mentale del viaggiatore. Quell’apparente sregolatezza con cui code di auto si muovono costantemente per le vie impolverate dalla sabbia del deserto, disorienta e stordisce.

L’assenza di semafori e il via vai quasi intuitivo di condividere l’asfalto, confondono e a tratti spaventano. La corsa disordinata di macchine rende difficile perfino attraversare la strada. Alla sensazione di pericolo si aggiunge anche lo stress dovuto alle insistenze dei bambini in cerca di soldi. Al di là di tutto questo, i controlli della polizia, un po’ ovunque, tornano a rasserenare l’animo più perso.

In aeroporto

Arrivati in aeroporto, dovrete pagare un visto di circa 25 euro. Il consiglio è di cambiare subito il denaro e acquistare una scheda telefonica (ne esiste una dal nome Orange). Ricordate che 100  sterline egiziane (EGP) valgono circa 10 euro.

Per raggiungere il centro, la “famosa sorella” (come ormai la chiamo nel mio blog), ha utilizzato il taxi, pagando circa 8 euro per una distanza di 20 chilometri.

Muoversi a Il Cairo

I taxi sono il mezzo più adatto per spostarsi in città. I bus, se passano, sembrano mezzi di fortuna che vagano a luci spente con a bordo gente che urla dal finestrino. Esiste anche una metropolitana ma resta comunque meno conveniente dei taxi.

Dormire

Poiché testato, ci sentiamo di consigliarvi l’ Hotel Cleopatra, dove parlano anche italiano. Si trova poco distante dal Museo Egizio, di fronte alla  Piazza Tahrir, dove è attivo un mercato aperto fino alle 4 di notte.  E’ un albergo confortevole e pulito, in cui è disponibile anche la prima colazione.

Il Cairo
L’Hotel Cleopatra
Il Cairo, Egitto
Piazza Tahrir

Tre giorni a Il Cairo

Primo giorno: visitare le Piramidi di Giza e cenare sul Nilo

La Piana di Giza è un sogno che si realizza, un’immagine d’infanzia che prende forma e diviene realtà. Non ci sono parole di stupore mista a gioia che possano rendere l’idea di cosa significhi trovarsi davanti alle Piramidi.

Per raggiungerle dal centro, l’albergo ha fornito il numero di telefono di un taxista che ha chiesto 13 euro circa per coprire la distanza di 20 chilometri  dalla città fino al sito storico e viceversa.

Una volta arrivati, si resta perplessi dal grado di povertà delle zone attorno  alle magnifiche strutture piramidali e dall’incuria che i turisti per primi, riservano a una delle sette meraviglie del mondo antico.

Tra i monumenti della Necropoli sono incluse la Piramide di Cheope, quella di Chefren su cui vigila lo sguardo attento della Sfinge, e la più piccola Piramide di Micerino.

Il Cairo, Egitto
La Piana di Giza

Il biglietto di 10 euro circa consente l’accesso alla Necropoli (per la cui visita occorrono dalle 3 alle 4 ore) e l’ingresso alle due Piramidi più piccole mentre è richiesto un extra per le altre. Rimarrete tuttavia delusi nel sapere che gli interni delle antiche strutture scoraggiano anche il turista meno claustrofobico: i corridoi sono stretti e ripidi. “Sembrano cunicoli senza aria e luce” aggiunge mia sorella.

Il Cairo, Egitto

Ciascuna Piramide era una immensa tomba destinata ad un singolo faraone. Per costruirle vennero utilizzati blocchi di pietre provenienti da cave molto distanti.  Per questo motivo, non stupisce che fossero stati impiegati circa 10 anni soltanto per il trasporto lungo il deserto. Ci vollero altri 10 anni per la costruzione stessa delle Piramidi.

Secondo alcune ipotesi, il faraone dava ordine di  uccidere coloro che ne avessero contribuito alla realizzazione, affinché non restassero prove di come erano nate. Si raccontava, infatti, che le Piramidi fossero state create da Dio a forma piramidale, così da consentire la salita al cielo. Le persone utilizzate per la costruzione delle Piramidi vennero seppellite sotto la sabbia davanti alle Piramidi.
Il Cairo, Egitto

Prima di lasciarvi alle spalle la Piana di Giza, recatevi, appena fuori dal sito storico, in un negozio che vende disegni realizzati su fogli di papiro. Il personale sarà ben lieto di mostrarvi come vengono ricavati i fogli a partire dalla celebre pianta egiziana (guarda il video preso da Instagram, qui sotto).

Per concludere la giornata, potrete anche voi (come mia sorella), salire su una delle navi del Nilo per una cena a buffet con spettacoli di danza tipica inclusi. Nel nostro caso, si è pagato 25 euro a testa, per salire a bordo della  nave “Andrea”.  Servono pesce, carne, riso, verdura, pasta e dolce. Sono invece escluse le bevande (una bottiglia grande di acqua costa all’incirca soltanto 1 euro). La nave Andrea si distribuisce su 3 piani ed è affollata di gente.

Secondo giorno: il Museo Egizio e il Bazar

Il Museo Egizio è, insieme alle Piramidi di Giza, quanto di più bello si possa visitare a Il Cairo. Si trova in Piazza Tahrir, ben nota per essere stata più volte luogo di proteste anche piuttosto violente.

Il biglietto di accesso al museo costa circa 10 euro e sebbene i controlli all’ingresso siano piuttosto severi, meno attenta è la cura che viene destinata ai preziosi oggetti esposti, non tutti, purtroppo, protetti da teche di vetro.

Il Cairo, Egitto
Gli scacchi dell’Antico Egitto

Tra i reperti archeologici del Museo Egizio, spicca il tesoro rinvenuto nel 1923 all’interno della tomba di Tutankhamon.  Il ritrovamento intatto della sua tomba, ha reso celebre Tutankhamon  nonostante fosse stato faraone soltanto dai 9 ai 18 anni, età in cui morì. In realtà non era neanche figlio di un re; semplicemente sposò una principessa.

La sedia pieghevole di Tutankhamon

Il Cairo, Egitto

Nel 2020 è prevista l’apertura di un nuovo, grande, museo egizio, tanto che attualmente ci sono dei lavori in corso.

Per comprendere e apprezzare meglio il Museo Egizio, come pure le Piramidi di Giza, il consiglio è quello di affidarsi al racconto di una guida autorizzata. Data l’esperienza personale, possiamo consigliarvi Sabry El Komaty (mail: sabrinokamaty@yahoo.com e tel. 01006996639) che può accompagnarvi alla scoperta dei più svariati luoghi storici de Il Cairo, spiegandovi in italiano curiosità e aneddoti storici, con prezzi dedicati a gruppi di persone.

Il Cairo, Egitto

Nel pomeriggio visitate il bazar di Khan El Khalili, il suq più grande al mondo dopo quello di Istanbul. Per quanto risulti caotico, è il luogo ideale dove lasciare “esperenziare” i 5 sensi e perdersi tra profumi e oggetti di artigianato locale.

Infine concludete la giornata a bordo di un altro breve giro sul Nilo. Mia sorella ha trovato una sorta di discoteca sull’acqua, alla quale accedere pagando 2,50 euro circa.

Il Cairo, Egitto

Terzo giorno: le Moschee, il Nilo e la Torre de Il Cairo

Sull’isola di Gezira, in un tratto del fiume Nilo poco distante dal centro, sorge la Torre de Il Cairo, uno dei monumenti più importanti d’Egitto, dopo le Piramidi della Piana di Giza. Con i suoi 187 metri, ha detenuto per anni il primato di torre più alta dell’intero continente africano.

Nell’ultimo giorno a Il Cairo, visitate anche la Moschea di Muhammad Alì, la più famosa d’Egitto (si trova nella Cittadella) e la moschea di Al-Azhar, sede universitaria dedicata allo studio della storia dell’Islam. La prima è molto bella al suo interno mentre la seconda, la Moschea di Al-Azhar, vanta degli spazi esterni meravigliasi.

La moschea di Muhammad Alì
La moschea di Al-Azhar

In conclusione, vi consiglieremmo di apprezzare l’ospitalità di una famiglia egiziana ma ci rendiamo conto che non è facile avere la possibilità di varcare le porte delle case per scoprire la quotidianità e l’autenticità del posto. L’esperienza da veri local, tuttavia, è il ricordo più emozionante che possa restare nel cuore.

Alcune curiosità sull’antico Egitto

Visitando Il Cairo, abbiamo scoperto piccole informazioni che non conoscevamo.

  • Il Cristianesimo condivide con gli antichi egizi, alcune credenze; ad esempio, per i Cristiani Gesù ascese al cielo 40 giorni dopo la sua resurrezione. Similmente gli egiziani sostenevano che  l’anima lasciasse il corpo 40 giorni dopo la morte, tanto quanto il tempo impiegato per la mummificazione del defunto.
  •  Venivano mummificati anche gli animali che si desiderava portare nell’aldilà. Vicino la tomba, inoltre, veniva fatta costruire una nave perché pensavano che si potesse navigare verso un’altra vita.
  • I faraoni adoravano gli animali e li identificavano con alcuni simboli. Il gatto per esempio, rappresentava la felicità, gli uccelli erano protezione; il leone simboleggiava forza, tanto che la sfinge veniva rappresentata con la testa di uomo (mente) e il corpo da leone o, viceversa, con la testa da leone e il corpo da uomo.
  • Uno dei faraoni esistito ebbe ben 200 mogli.
  • Prima della sua morte, il faraone veniva raffigurato con la barba lunga  disegnata in un certo modo e in un’altra versione se lo si rappresentava dopo la morte.

 

2 Replies to “Il Cairo: tre giorni alla scoperta di un angolo di Egitto”

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