Bruxelles in due giorni è un’idea concreta e fattibile. Tutto quello che c’è da vedere, infatti, si concentra tra le architetture del centro storico e la zona del Parlamento Europeo. Discorso a parte va invece fatto per l’Atomium, una sorta di molecola gigante, che trovandosi in periferia, richiede l’aiutino dei mezzi di trasporto.

Come sarebbe facile aspettarsi, ho voluto esplorare il cuore di Bruxelles, fin dal mio arrivo in città.
Dopo aver sistemato i bagagli in hotel, sono sgattaiolata fuori, presa dalla grande curiosità di scoprire anche gli angolini più nascosti.
Nelle prossime righe stilerò una lista di quello che assolutamente dovreste fare e visitare.
Cosa vedere a Bruxelles
Il Parlamento Europeo
Ho trovato entusiasmante vedere il Parlamento Europeo di Bruxelles. E non è solo per il modo in cui è organizzata la visita, ben integrata con la volontà di informare il viaggiatore. Ciò che più mi ha stupita è stato il cambio di prospettiva, la visione, per dirla breve, di ciò che è il Parlamento visto…dal Parlamento.
La parte più interessante è quella dell’Emiciclo, sede degli incontri dei parlamentari europei. All’ingresso (superati i controlli e fatto visionare il proprio documento d’identità), vi verrà consegnata un’audioguida utile a comprendere la funzione del Parlamento e degli ambienti visitabili.
All’interno del Museo di Storia dell’Europa, che ha sede nel Parco fuori dall’Emiciclo (Parc Léopold), potrete visitare gratuitamente una mostra temporanea e quella permanente. Il tablet messo a disposizione del visitatore, aiuterà ad approfondire l’esposizione. Tornando in direzione Emiciclo, il Parlamentarium (anche qui potrete utilizzare un’audioguida), aiuterà a fare incetta di ulteriori informazioni.
ll Berlaymont non è visitabile se non dall’esterno. Poco distante dalla fermata Shuman della metropolitana, è quella zona che spesso si vede nei TG quando a Bruxelles ci sono riunioni politiche importanti.
Gli ingressi consentiti sono gratuiti e non necessitano di prenotazione (se non per i gruppi). Per altri dettagli, quali gli orari di apertura, consultate il sito ufficiale www.europarl.europa.eu.

La Grand Place
Un’icona di Bruxelles è senza dubbio la magnifica Grand Place. Per quanto io l’abbia trovata un tantino claustrofobica, è innegabile che rappresenti l’identità stessa della città. Le belle facciate di quelle che un tempo erano le residenze signorili e le sedi delle corporazioni dei mercanti, sono un fiore all’occhiello per tutto il Belgio.
Oltre ai tocchi di dorato che danno luce alla Piazza, peraltro Patrimonio Mondiale dell’ UNESCO, spicca fiera l’alta guglia del Municipio.
Personaggi storici come Karl Marx o Victor Hugo, trascorsero in Grand Place, i periodi del loro esilio.

Manneken Pis and friends
Quello che ho ribatezzato amorevolmente con l’appellativo di “Pipino”, ossia Manneken Pis, è il simbolo di Bruxelles. “Piccolo ometto, grande ego”, mi verrebbe di pensare. Infatti, nonostante le sue piccole dimensioni, il bambino intento a fare pipì, è riuscito a diventare una vera e propria celebrità belga.
Una delle leggende più note, racconta che un tempo la città venne salvata da un incendio, grazie alla pipì di un bambino. Da qui l’idea di Duquesnoy di realizzare una statua.
Nel Museo GardeRobe Manneken Pis è in esposizione una collezione di abitini con il quale il bambino viene frequentemente vestito.
Poco distante da Grand Place, in Impasse de la Fidélité (nei pressi del Delirium Cafè), troverete anche la versione femminile di Manneken. Si tratta di Jeanneke Pis, bambina realizzata negli anni ’80, che richiama curiosi al pari del collega.
Zinneke Pis, tra Kartuizersstraat e Oude Graanmark, è la versione canina delle due statuine intente a soddisfare uno dei bisogni primari.


Le gallerie ottocentesche
Le gallerie di Bruxelles sono eleganti corridoi d’altri tempi. La presenza di Boutique, negozi e pasticcerie di alto livello, donano loro un’atmosfera romantica e tipicamente europea.
Le Galeries Saint Hubert sono le più note e le più frequentate.

La street art, i Puffi e Tin Tin
A Bruxelles esiste il percorso della Street Art. Inaspettatamente troverete facciate dipinte di quei bei colori accesi che sono tipici dei fumetti. Del resto, non sorprenderebbe troppo il fatto che proprio il Belgio abbia dato i natali ai Puffi e a Tin Tin.
Se siete amanti dei fumetti come me, vorrete spendere una fortuna da La boutique Tin Tin, negozietto a tema dove, tra libri e e oggetti vari, sarete attratti da qualunque cosa sia esposta. Si trova in uno dei vicoli di Grand Place.
Per chi non si sentisse ancora sazio di fumetti, c’è anche il Museo Belgian Comic Strip Center. In alternativa arrivo io e, pastelli alla mano, m’impegno a disegnare qualcosina di decente insieme a voi!


Waffle, cioccolato, birra e patatine
Conoscere la gastronomia di una destinazione di viaggio, fa sempre parte del gioco; un Paese lo si conosce per la sua architettura, la sua storia e la sua tradizione fatta di specialità tipiche per cui naso e palato rappresentano i principali canali sensoriali da utilizzare.
Di cioccolato e pasticcini è pieno il Belgio. Sovente vi capiterà di assaggiare dolcetti gentilmente offerti dai negozianti.
Tra tutte le delizie zuccherose, io ho particolarmente amato i Waffle. Li trovate nella versione base o nelle varianti ricoperte da creme, panna e frutta che chi più ne ha, più ne metta.
Altre specialità tipiche sono le cozze, di cui io non sono per nulla amante, le birre (il Delirium Cafè ha perfino il guinnes dei primati per la quantità di bevande offerte) e le patatine belghe, la cui carattatteristica è quella di essere fritte due volte (una di queste nello strutto).
Deludente l’assaggio di patatine da un celebratissimo chioschetto che a detta di molti siti meritava una visita (salvo poi aver scoperto che utilizzano le classiche patatine congelate che si trovano nei supermercati). Per fortuna Angelica e Christian (blogger di DestinazioneMondo20) mi hanno consigliato di andare a “Cafè Georgette”. Ci tornerei altre centomila volte!


Le Chiese di Brussel
La Cathédrale Saints-Michel-et-Gudule merita di essere una tappa obbligata. E’ il luogo sacro dove si tengono i matrimoni e i funerali reali; ed è assolutamente magnifica sia all’esterno che al suo interno.
Una sezione della cattedrale dedicata a San Michele Arcangelo e Santa Gudula, protettori della città di Bruxelles, espone una reliquia della Vera Croce e il teschio di Santa Elisabetta d’Ungheria. Tuttavia l’accesso al Tesoro è a pagamento.
Fate caso alle belle vetrate, all’organo sospeso e alla vertiginosa altezza di pareti e soffitto.

Mont des Art
Mont Des Art è il pendio che divide la Città Alta dalla Città Bassa.
Una scalinata offrirà una bella vista sulla guglia di Grand Place (vedi il panorama nella prima foto del post) mentre salendo su per il viale, vedrete il Parc de Bruxelless, il Palais Royal (residenza ufficiale ma non ufficiosa dei reali) e, in lontananza, il palazzo di Giustizia.
L’architettura moderna
Qui e là vi capiterà di trovare stravaganti architetture ma è certamente l’Atomium che merita il podio per la categoria “strutture fuori dal comune”. Costruita in occasione dell’Expo del 1958, la sua forma richiama la molecola di cristallo di ferro. Per quanto non abbia particolarmente amato fare molta strada per arrivare ad ammirarla (la fermata della metropolitana più vicina è Heysel), l’Atomium è una delle icone della città di Bruxelles.
A pochi passi si estende il Parco Laeken. Tra quegli immensi spazi verdi (troppo immensi), ho cercato scorciatoie che mi facessero arrivare ai Padiglioni più noti del Parco: quello cinese e quello giapponese. Sebbene mi fosse stato spiegato che li avrei raggiunti a piedi in dieci minuti, in realtà ho più volte pensato che avrei fatto prima a prendere un volo per Cina e Giappone. In compenso mi sono ritrovata davanti allo Chateau Royal, la residenza dei reali del Belgio, senza neanche volerlo.


Informazioni utili sugli spostamenti a Bruxelles
Per raggiungere Bruxelles Midi dall’aeroporto Charleroi, ho utilizzato il bus della compagnia Flicbo. Da Gare du Midi è possibile raggiungere la fermata di vostro interesse, utilizzando i bus pubblici, la metropolitana o il treno stesso. Nel mio specifico caso ho proseguito in metropolitana (una singola corsa costa 2,10 euro) fino a Rogier, dove avevo prenotato il Max Hotel, utilizzando Booking.com.
I biglietti dei mezzi pubblici a Bruxelles durano 1 ora ma ci sono anche biglietti che hanno validità per più ore o pacchetti di corse.
Da Gare du Nord ho utilizzato i treni nazionali e i bus della Flixbus, per raggiungere i dintorni della città (Bruges, Anversa, Rotterdam…)
Non dimenticate mai che nelle stazioni belghe ogni fermata viene indicata con il nome francese e il corrispondente in fiammingo.