Uno tra gli itinerari di viaggio più economici, anche quando si ha lo svantaggio di poter viaggiare solo in periodi di alta stagione, è quello da costruire in Polonia.

I voli low cost dall’Italia non mancano e neanche i luoghi a prezzi ragionevoli in cui alloggiare. Anche mangiare in un ristorantino non implica grossi costi.
A tutto questo aggiungete ottimi collegamenti ferroviari, pure quelli a favor di portafoglio.
Dopo il viaggio a Danzica di mia sorella (qui il post che lo riguarda), ho io stessa scoperto e valutato positivamente la bellezza del Nord polacco, concedendomi due giorni a Danzica.
Va precisato che le città della Polonia non sono troppo grandi e neanche dispersive; per questo anche mezza giornata, come nel caso di Danzica, sarebbero sufficienti a intuire la mappa del centro storico, un susseguirsi di edifici tipici ed eleganti, dall’aspetto fiabesco.
Cosa fare allora in due giorni e come arrivare a Danzica?
Arrivare a Danzica
Il treno per Danzica
Come ho già spiegato in un post relativo al mio percorso lungo le città polacche, sono arrivata a Danzica in treno, partendo da Varsavia. Le tariffe sono più economiche quanto più siete disposti a sopportare viaggi lenti.
La stazione di arrivo è Gdańsk Główny. E’ piccola e dista circa 15 minuti a piedi dal centro storico di Danzica, quello dove pure vi consiglio di cercare un alloggio.
Non solo il treno
Il treno non è l’unico mezzo con il quale raggiungere la città. Potrete spostarvi da una località all’altra della Polonia, utilizzando i classici autobus (vedi flixbus) o arrivare dall’estero direttamente in aereo, visto che Danzica ha il suo aeroporto.
Primo giorno: visitare Danzica
Le tracce della storia più recente d’Europa
Nei pressi della stazione Gdańsk Główny, in direzione opposta alla via che porta al centro storico, c’è un frammento del muro di Berlino. Appena fuori dalla stessa stazione troverete anche un complesso di statue in bronzo, raffiguranti dei bambini in partenza quasi certamente per i campi di concentramento.
Dovete sapere, infatti, che Danzica ebbe storicamente un ruolo incisivo nell’inizio della seconda guerra mondiale mentre in tutta la Polonia furono numerose le vittime della Shoah.
Anche le gigantografie poste all’ingresso della città vecchia, proprio sotto la Porta d’Oro, ricordano il devastante peso che la guerra ebbe sulle sorti della città: in buona parte venne ridotta a un cumulo di macerie.



La città vecchia: lungo la Via Reale
Varcando la Porta Superiore prima e subito dopo l’elegante Porto d’Oro, si accede alla Via Lunga (Ulica Długa) o Via Reale, quella che un tempo i sovrani attraversavano trionfalmente entrando in città. Pur essendo breve, racchiude una quantità inestimabile di perle architettoniche; è il vero cuore della città allietato da ristorantini, negozietti e artisti di strada.
Visibile già in lontananza, il Municipio, sede del Museo Storico della Città, si compone di una torre su cui poter salire per ammirare Danzica dall’alto, e 37 campane che scandiscono le ore con melodie musicali anche moderne.
Poco distante, nella parallela Ulica Podkramarska, la Chiesa di Santa Maria è l’altro gioiellino del centro storico. Pagando 10 zloty potrete anche qui avventurarvi lungo i 405 gradini per accedere alle vedute dalla torre.


Nella piazzetta di Dlugi Targ (il Mercato Lungo), ai piedi del Municipio, svetta fiera la Fontana di Nettuno, simbolo della città ed espressione dei momenti storici del Paese, se consideriamo che viene sfruttata per esprimere consensi e dissensi popolari (vedi per esempio la foto che ho scattato nell’agosto del 2018). Alle spalle della statua, la Corte di Artù è il luogo dove un tempo si riunivano i personaggi di spicco per l’economia cittadina.

Poco distante dalla Corte di Artù, potrete aspettare che alle 13:00 in punto di ogni primavera ed estate (meccanismo funzionante permettendo), si affacci la signorina alla finestra della facciata al numero 43 del Mercato Lungo. Codesta signorina è una giovane rampolla innamorata di un marinaio, nonché frutto del romanzo nato dalla mente della scrittrice Deotyma.

La Riva Lunga
Oltrepassata la Porta Verde, al termine della Via Reale, si possono fare piacevoli passeggiate lungo il fiume Motlawa (la Riva Lunga).
Incamminatevi alla scoperta delle bancarelle di street food tipicamente polacco, ammirate l’enorme gru (Zuraw) che un tempo permetteva di caricare e scaricare le navi, oltrepassate il Ponte mobile per cercare altri scorci sul lungofiume e infine tornate indietro fino a imboccare Ulica Mariacka.


Da Ulica Mariacka verso Kościół św. Katarzyny
Proseguendo lungo l’acciottolata Ulica Mariacka, alla scoperta di scorci sulle belle case in stile vittoriano, tornerete alla Chiesa di Santa Maria, passando per la Cappella Reale.
Cartina alla mano, dirigetevi in direzione della Chiesa di Santa Caterina, per scoprire il Grande Mulino (in Kościół św. Katarzyny), un tempo il più grande d’Europa.


Secondo giorno: Sopot, Oliwa e Westerplatte
Mattinata a Sopot
Approfittate del soggiorno a Danzica per visitare i suoi dintorni. Tornate in stazione e acquistate un biglietto giornaliero di andata e ritorno per Sopot, presso le macchinette o nella piccola biglietteria che trovate accedendo da un ingresso laterale (lato KFC).
Primo pomeriggio alla Cattedrale di Oliwa
Trascorrete la mattina passeggiando per la località balneare del Nord della Polonia e tornate in stazione, direzione Danzica.
Con lo stesso biglietto di ritorno potrete usufruire della fermata presso Oliwa, senza dovervi preoccupare di riprendere il treno in orari prestabiliti.
Poco lontano dalla stazione di Oliwa, attraversate i verdi viali all’interno di Oliwa Park fino all’omonima chiesa (la Cattedrale di Oliwa). Fate caso agli orari in cui ammirare l’organo in funzione per lasciarvi sorprendere dai movimenti delle piccole statue sull’enorme organo e dai suoni meravigliosi di questo incanto musicale. Non so se al mondo esiste qualcosa di così stupendamente simile!
Westersplatte
Ammetto di aver preferito rilassarmi camminando lentamente per le vie di Danzica. Tuttavia, potrete scegliere di rilassarvi ugualmente a bordo di uno dei battelli in partenza dal lungofiume della città, fino ad arrivare a Westersplatte, zona di mare dove nel 1939 iniziò la Seconda Guerra Mondiale.
In alternativa, dalla stazione potrete prendere uno degli autobus di città. Per informazioni aggiornate sui numeri legati alla destinazione d’interesse, recatevi all’Ufficio turistico, presso la Porta Superiore.

Posticini a Danzica
Acquistare l’Ambra
Il Nord della Polonia è celebre per la sua ambra, una resina fossile che viene ritrovata sulle spiagge del Mar Baltico.
Numerosi sono i luoghi in città, in cui comprare un gioiello in ambra. Tuttavia fate attenzione alle truffe. Lungo il fiume e nella Via Lunga, ci sono numerose gioiellerie (decisamente più affidabili dei negozietti di souvenir). La commessa ci ha gentilmente mostrato come riconoscere la vera ambra tra una serie di falsi.

Mangiare
Approfittate delle bancarelle e dei piccoli negozietti del centro storico, per assaggiare lo street food. Quella polacca sembra essere una cucina decisamente pesante ma anche molto saporita.

Tra i ristorantini dove mangiare io ho letteralmente adorato Restauracja Kresowa.
Una rilassante musica di d’altri tempi fa da sottofondo mentre le gentili cameriere in abiti tipici servono nel graziosissimo giardino e negli interni dalle atmosfere ottocentesche. Consiglio di provare i pierogi al vapore.


Mi ispira tantissimo Danzica! Dopo aver visto Cracovia – per poco tempo, purtroppo – ho la curiosità di vedere altre città della Polonia, tra cui sia Varsavia che Danzica ma devo dire che quest’ultima mi ispira di più. Forse per il mix di vecchio e nuovo, forse perché la vicinanza al Baltico le conferisce quell’aria “nordica” che mi piace tanto. Purtroppo non riuscirò a tornare in Polonia quest’estate, ma magari in autunno…
Tra l’altro quel formaggio lo conosco bene perché nella mia città ogni due anni viene organizzata una fiera internazionale dedicata ai formaggi e c’è sempre uno stand della Polonia.
Io pensavo addirittura che fossero biscotti. Pensa tu la sorpresa quando ho scoperto, al palato, che in realtà era formaggio!
Varsavia mi è piaciuta più di Cracovia e Danzica, così piccina, è un gioiellino. Alla fine piccolo e carino fa il suo effetto.
Grazie Silvia, che passi spesso dal mio blog!
Auguriamoci sempre tanti viaggi! 🙂