Ogni volta che cerco nuovi angoli della mia Puglia, resto sempre sorpresa da scorci da cartolina mai visti prima. Spesso la bellezza la riscopro semplicemente in modo diverso o magari credevo soltanto di sapere abbastanza per poi ricredermi.

Come in una frase cantata da Ermal Meta, sento di amare la mia “casa” anche quando non c’è il mare, quell’infinita distesa di azzurro che mi porta ad attendere l’estate con ansia e felicità.

Quella casa è la mia Puglia.

Casamassima
Casamassima, Puglia (Italia)

Capita di percorrere le stesse strade per anni senza mai soffermarsi davvero a guardare, senza lasciarsi incantare dalla storia, dalle origini e dai cambiamenti che narrano la bellezza di ciò che ci circonda.

Casamassima è uno di quei luoghi pugliesi che attraversavo alla svelta senza ascoltare, senza sapere che un giorno mi sarei lasciata sorprendere dai suoi contorni.

Leggevo il suo nome su di una insegna andando a Bari o in una delle tante volte in cui ammetto di averla raggiunta per il suo noto centro commerciale.

Casamassima
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Un giorno percepì un fondo di dispiacere camuffato tra le righe di un post trovato in internet. Si raccontava di un paese blu per nulla conosciuto anche a chi, proprio come me, ha sempre identificato Casamassima con la sua galleria di negozi che da anni richiama gente da tutto il Sud della provincia.

Era da molto tempo che mi incuriosiva l’immagine fantasticata di un borgo azzurro, anziché bianco, come da consolidata tradizione pugliese.

Poi, finalmente, i vicoli di Casamassima si sono lasciati incorniciare dall’obiettivo della mia macchina fotografica.

Casamassima
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Casamassima
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Casamassima: il Paese azzurro che in pochi conoscono

 

Per una innamorata della forza del blu di Chefchaouen, nota località marocchina, rivalutare un borgo che credevo anonimo, mi ha lasciato dentro un’emozione che non riesco a spiegare.

Il centro storico di Casamassima è un fiore all’occhiello che merita di tornare all’antica bellezza che la volle di azzurro dipinta. Una cittadina, infatti, ci spiega che nel 1600 fu interamente tinta del colore del velo della Madonna, per ringraziarla di averla risparmiata dalla peste che afflisse la Puglia.  Negli anni, il bianco avrà preso il sopravvento per gli stessi motivi per cui i classici borghi pugliesi sono di candido vestiti: tenere pulite e fresche le abitazioni.

Di per sé questo mi ha portata a ricredere quel tentativo in corso di riportare Casamassima al suo splendore originario. Credevo che fosse un modo per attirare turisti con l’idea di distinguersi da altri centri storici di Puglia, invece, nascosto sotto il bianco delle pareti, ci sono ancora tonalità di azzurro che mi hanno richiamato alla mente il ricordo della bellissima Chefchaouen.

Casamassima
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Il progetto di rievocare una bellezza antica

 

Innamorandomi di quegli scorci da cartolina, ho riscoperto una Casamassima che desidera essere conosciuta attraverso la sua storia e la cura che i suoi cittadini hanno capito di saperle dare.

Trovo che l’amore che si può avere per il posto in cui si vive, sia l’ingrediente più funzionale per renderlo incantevole. La dedizione dimostrata nel tenere pulite e decorate di fiori e dettagli ciò che ci appartiene, è qualcosa che è sempre in grado di ridare vigore a ciò che credevamo fosse destinato a restare nascosto nel proprio anonimato.

Casamassima
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Casamassima
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Sebbene molte abitazioni siano state tinteggiate di un timido azzurro, punte di blu appena nascoste sotto il bianco dell’intonaco, sembrano impazienti di tornare in primo piano. Lentamente i vicoli del centro storico paiono risvegliarsi da un lungo tepore che ha tenuto nascosta la sua storia.

Sono certa che tra non molti anni, l’impegno di chi può affiancare i cittadini nella cura della propria terra, aiuterà Casamassima a ritrovare una bellezza rinnovata secondo la storia che l’ha saputa distinguere dai classici borghi pugliesi.

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Casamassima
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2 Replies to “Casamassima, il paese azzurro della Puglia”

    1. Anche io non lo conoscevo davvero come potevo immaginare. In più sta investendo su un ritorno al colore originale per cui crescerà ancora in bellezza.
      Grazie per essere passato dal mio blog e per aver commentato.
      Ciao Andrea!

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