La pizzeria, la pasticceria, la caffetteria… oh scusate, volevo perdermi di proposito tra i sapori di Napoli, la città che ha girato il mondo attraverso i suoi cavalli di battaglia, la pizza prima fra tutte.
Al di là della mia voluta ironia, per nulla sadica, sia chiaro, la ricerca dei sapori napoletani è la tappa imprescindibile a cui non si deve mai, e scrivo mai, rinunciare.
Diamolo per scontato e chiediamoci cos’altro ci sia, pronto a stupire chiunque voglia perdersi tra le bellezze di questa città dalla caratteristica di essere viva, vivace e ricca di tradizioni e storia.

Spaccanapoli e le vie del centro storico
Spaccanapoli, che altri non è che Via San Biagio dei Librai, divide esattamente a metà la città di Napoli così da distinguere nettamente la parte collinare da quella marinara.
Spaccanapoli non è solo il cuore del centro storico ma è una delle arterie monumentali della città, dove storia, arte e tradizioni si fanno tutt’uno.
E’ nel centro storico che si possono ammirare Piazza del Gesù, Santa Chiara, Palazzo Filomarino, la Cappella di San Severo o la Cattedrale in Via Duomo, solo per citare alcuni tra i siti d’interesse.


San Gregorio Armeno
Un altro tra i fiori all’occhiello del centro storico di Napoli è San Gregorio Armeno, la stretta via animata dalle botteghe degli artisti del presepe (ne ho parlato qui).

Il Cristo velato
Se chiedete a un napoletano cosa si deve assolutamente vedere a Napoli, in cima alla lista ci sarà con buona probabilità “Il Cristo velato”.
Il biglietto (7 euro) non è proprio economico se consideriamo che non c’è molto altro da scoprire all’interno della Cappella San Severo ma il prezzo d’ingresso vale la visita.
Le foto non vanno scattate per nulla al mondo, pena un rimprovero e la “brutta figura” da parte dei ragazzi responsabili che vi tengono bene sott’occhio.
Del resto, vi assicuro, una foto non potrebbe mai rendere giustizia a questa opera d’arte.
Fu Giuseppe Sammartino, nel 1753, a realizzare il corpo marmoreo di un Cristo coperto da un velo talmente sottile e realistico da suscitare una commozione che parte dal petto e arriva agli occhi.
In una zona sottostante la cappella, vi lasceranno a bocca aperta anche le riproduzioni anatomiche del 700.

Le chiese
Quando si visita una città può capitare che la stanchezza faccia desistere dalla visita della prossima chiesa. “Sempre quelle sono!” probabilmente avrete detto più di una volta.
Eppure a Napoli ogni edificio religioso ha il suo fascino e assume un significato personale a seconda di quello che è capace di suscitare in noi.
Non meno importante è il fatto che Napoli sia una delle città al mondo con più chiese, molte delle quali furono distrutte da terremoti e guerre.
Sicuramente una menzione a parte la merita il Duomo di Napoli, il cuore della devozione a San Gennaro le cui reliquie, oggetto della miracolosa liquefazione del sangue, sono qui custodite.

Napoli Sotterranea
Se dico “Napoli sotterranea” immaginate di fare un tuffo nella storia che il sottosuolo napoletano racconta.
I cunicoli sotto l’asfalto sono una città nella città e raccontano cinquemila anni di Napoli, dal tempo dei greci a quello degli antichi romani fino al periodo della seconda guerra mondiale quando gli spazi sotterranei ebbero funzione di rifugi antiaerei.

Il Chiostro del Monastero di Santa Chiara
L’ho visto più volte in TV e resta ancora uno tra i tanti motivi per cui tornerò a Napoli.
Il Chiostro di Santa Chiara è colorato delle maioliche che rivestono il giardino, un angolo di tranquillità nella frenetica vivacità di Napoli.
Non posso raccontarvi di più se non le impressioni che ho avuto scoprendolo attraverso uno schermo televisivo. Prima o poi avrò modo di recuperare questo luogo di una delicata bellezza.
Quartieri spagnoli
Senza doversi necessariamente addentrare, come pure consiglia qualche napoletano, i Quartieri Spagnoli li si intravede già passeggiando per via Toledo.
I vicoli stretti stretti celano l’anima più autentica di Napoli.
Il sole filtra a mala pena, a discapito, probabilmente, dei panni stesi ai balconi.

La funicolare e il Vomero
La Funicolare collega il centro di Napoli con le parti alte della città. Una bella occasione per raggiungere senza fatica le zone più panoramiche fino al Vomero o Mergellina.
Il Vomero è il luogo di Napoli capace di racchiudere in un solo sguardo il centro storico e il lungomare con vista sul Vesuvio. E’ una tappa imprescindibile per una indimenticabile vista sulla città.
Da visitare, sul Vomero, anche il Castello Sant’Elmo e la Certosa di San Martino con la sua preziosa collezione di presepi e i vigneti da cui ammirare Napoli.


Piazza Plebiscito
Insieme alla vista mare con Vesuvio, Piazza Plebiscito è l’altra cartolina di Napoli. Il teatro San Carlo, il Palazzo Reale, la Chiesa di San Francesco da Paola e, appena più in là, la Galleria Umberto I e il Castello Angioino, fanno di questo posto una culla di storia e arte a 360 gradi.
Scopritela lentamente, magari facendo una pausa caffè dallo storico Cafè Gabrinus.

Via Toledo
Via Toledo è la strada dello shopping per eccellenza. Una sosta però va fatta scendendo sotto il manto stradale.
Toledo infatti, è anche una delle fermate della nuovissima metropolitana che da sola vale una visita. L’unica condizione è il prezzo del biglietto di una corsa.
Io ho fatto su e giù per la scala mobile perché proprio non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Avevo voglia di simulare una risalita in superficie nuotando, questa è l’impressione che si ha, dal fondo del mare.

I castelli
Non uno ma più castelli, testimoniano il passato di Napoli.
Castel Nuovo, altrimenti detto “Maschio Angioino”, gode della vista sul porto. Fu per l’appunto fatto costruire da Carlo d’Angiò e in realtà è più una fortezza che un castello.
Castel dell’Ovo suggella la meravigliosa vista del Vesuvio e del mare. Sorge sull’isolotto di Megaride che, si dice, i greci avessero fondato con il nome di Partenope, sirena che si sarebbe uccisa dopo essere stata rifiutata da Ulisse e che nelle acque antistanti il castello sarebbe stata ritrovata. Anche il nome del castello ha le sue radici in una leggenda secondo cui Virgilio avrebbe qui nascosto un uovo da cui dipendeva la sorte dello stesso castello.
Castel Sant’Elmo, sul Vomero, vanta un’affascinate vista sul Golfo di Napoli. Scoprite i panorami da quassù arrivandoci con la Funicolare.

Il lungomare vista Vesuvio
Il lungomare che parte da Piazza Plebiscito e prosegue oltre Castel dell’ Ovo permette di passeggiare deliziati da uno dei panorami più affascinanti di tutta la città: il Vesuvio incorniciato dal Golfo di Napoli.
Borgo Marinaro, alle spalle di Castel dell’ Ovo, è uno dei posti che preferisco. Non è per i ristorantini, per altro non proprio economici, che qui si susseguono l’uno di fianco all’altro, quanto piuttosto per l’atmosfera da “piccolo paese di mare” che pare lontano dalla città.


Napoli non è tutta in questo post. Ci sono tantissime curiosità che andrebbero dette e molte altre bellezze che meriterebbero almeno una citazione.
Leggi anche:
San Gregorio Armeno: la via dei presepi di Napoli
Cosa fare a Napoli per scoprire tradizioni e sapori
Che bel pezzo su Napoli Tiziana! Le tue impressioni coincidono con le mie e come te devo tornare per vedere tutto quello che ancora non ho visto. Ma anche per rivedere le stesse cose con occhi diversi. Che infatti Napoli ha questa strana alchimia che stupisce chiunque anche la seconda, la terza e la quarta volta che ci torna. Perché “vedi Napoli e poi muori” sta per muori dalla voglia di ritornare! 😉 Ti consiglio il Cimitero delle anime pezzentelle alla Sanità!
Un abbraccio, buonanotte! :*
Si Daniela. Avevo letto il tuo post sul Cimitero e non ti nascondo che ho provato ad andarci. Solo che rischiavamo di trovare chiuso. Ma quante cose ho ancora da vedere a Napoli? E la Campania? Uno dei miei sogni è visitarla tutta. E’ un segreto, lo sappiamo solo io e te 😉
Baci Dani
Sono molto vicina a Napoli eppure molti dei posti che hai menzionato io non li ho visti. Forse sono di parte, ma a me Napoli fa impazzire, letteralmente. Con i suoi pro e contro, con le sue meraviglie e le sue fragilità immense. Ma soprattutto con il suo grande cuore. Non vedo l’ora di tornare e stavolta lo farò pensando anche alle tue parole!
Che dolce che sei Simona! Hai una sensibilità meravigliosa e ami la tua regione, è evidente. E come darti torto, è stupenda. Ti ringrazio, mi inorgoglisce sapere che mi penserai quando andrai a Napoli. E io pure spero di visitare i luoghi in cui vivi. Sono un sogno per me già da molti anni!
Ti abbraccio forte forte!