La Polonia è la classica meta economica dove scoprire i luoghi e il passato di tutta l’Europa. Le città sono generalmente visitabili in non più di due giorni, ragion per cui in due settimane potrete creare un itinerario ricco e interessante, come trovo che sia stato il mio.

Da Varsavia a Cracovia passando per Danzica, graziosa cittadina del nord della Polonia, ho notato le somiglianze e le differenze con le capitali europee già visitate, ho ammirato lo stile architettonico degli edifici, cercato i significati dei luoghi, riflettuto sugli anni più bui delle pagine della storia più recente.
Molte sono state città rase al suolo durante la seconda guerra mondiale, ferite dalla brutalità umana che ha sterminato una larga parte della popolazione polacca e infine ricostruite per il desiderio di ricominciare ma senza mai dimenticare quello che è stato.
Le tappe del mio itinerario in Polonia
Varsavia
A Berlino avevo visto un video della devastazione che la guerra mondiale aveva lasciato a Varsavia. Fu letteralmente ridotta a un cumulo di macerie. Poi con attenzione certosina il volto del centro storico è stato ricostruito e oggi è la capitale che non ti aspetti.
A Varsavia riecheggia una romantica musica, quella di Chopin, affascina l’aspetto classico del lungo viale reale e la calma dei numerosi spazi verdi.
La metropolitana copre solo una parte della città mentre tram e bus pubblici collegano anche i luoghi più turistici. Le distanze sono comunque tali da essere percorse facilmente a piedi.
Dalla Stazione di Warszawa Centralna ho poi raggiunto la seconda destinazione, l’incantevole Danzica.

Danzica
Danzica, altrimenti detta Gdańsk dai polacchi, capaci di stravolgere perfino il nome della nostra Italia (la chiamano Włochy) è stata la rivelazione della mia intera estate 2018. Avevo già scritto un post a riguardo riportando però l’esperienza di mia sorella che, rimasta entusiasta, me l’aveva assolutamente consigliata.
Riconfermo tutto quello che avevo già scritto. E’ una piccola città rilassante e rilassata, una meta che assolutamente merita di essere considerata se avete intenzione di stilare un itinerario in terra polacca.
Con un biglietto di 24 ore per nulla costoso, dalla stazione centrale di Danzica (Gdańsk Główny) ho anche raggiunto il più distante quartiere di Oliwa e la località balneare di Sopot.

La cattedrale di Oliwa
Dalla stazione di Oliwa potrete arrivare all’omonima cattedrale passando per i verdi vialetti di un grazioso parco.
La cattedrale è stata una sorpresa. Non è per la struttura esterna o quella interna, è semplicemente il suo organo che mi ha conquistata!
Nei giorni previsti per la dimostrazione, quasi ogni ora, fedeli e visitatori assistono a un piccolo concerto in cui ammirare i suoni e i movimenti dei piccoli strumenti musicali annessi alle statue che circondano l’organo.
Una meraviglia nella meraviglia che potrete capire davvero solo se avrete la fortuna di essere lì durante uno di questi concerti.

Sopot
Lo stesso treno che passa per Oliwa, raggiunge anche Sopot, una graziosa cittadina meglio conosciuta per le sue terme. Quale piacere poi ammirare il molo in legno (il più lungo di tutta l’Europa) e bagnare i piedi nelle acque del mar Baltico?

Cracovia
Da Danzica a Cracovia il viaggio è durato 5 ore.
Lo stile è differente da quello di Danzica mentre ho trovato che fosse più simile a Varsavia.
Sebbene mi abbia sorpresa meno di quello che avrei immaginato, posso assicurarvi che Rynek Główny è assolutamente una tra le piazze più belle che abbia mai visto.
Esplorate le stradine del centro storico, raggiungete il castello e passando per il quartiere ebraico, proseguite verso il ghetto. Potrà sembrarvi poco interessante ma inizierete a riflettere sugli anni della seconda guerra mondiale ancora prima di arrivare ad Auschwitz, il più noto tra i campi di concentramento.

Auschwitz e Birkenau
Oświęcim è l’originario nome della piccola cittadina di Auschwitz ed così che oggi è tornata a chiamarsi.
Per una che era già alla visita del terzo campo di concentramento (dopo Sachsenhausen e Terezin) avevo già in mente cosa aspettarmi.
Ho visitato il campo sia in autonomia che con la guida e sono del parere che quelle pareti non direbbero molto se non fossero associati alla produzione cinematografica, alle testimonianze dei sopravvissuti viste in tv e al racconto della guida in generale.
Non lo so se smetteremo mai di essere increduli davanti alla capacità umana di fare tanto male, non so se il male smetterà mai di saper essere tanto crudele.

Il numero dei visitatori che hanno accesso al museo è limitato. Diverse settimane prima potrete assicurarvi l’ingresso acquistando i biglietti per la visita (gratuita o con guida in italiano) sul sito ufficiale o potrete rivolgervi ad uno dei tantissimi uffici turistici di Cracovia non appena sarete in città. In alternativa provate a recarvi presso il museo di Auschwitz di buon mattino.
Il campo di Birkenau si può visitare in autonomia senza necessità di biglietti o prenotazioni (a meno che non vogliate usufruire della guida, la stessa che vi guiderà per il museo di Auschtwitz)
Le miniere di sale di Wieliczka
Mettete da parte il cielo per mezza giornata e scendete nelle viscere della terra alla scoperta delle miniere di sale di Wieliczka. Entrerete nel mondo dei minatori e vi lascerete stupire dalle sorprese che questo luogo “salato” ha in serbo per voi.

Quanti giorni
Il tempo a mia disposizione è stato di dieci giorni che ho così suddiviso:
- Partenza per Varsavia
- Varsavia
- Partenza in treno per Danzica
- Sopot e Oliwa
- Danzica
- Partenza in treno per Cracovia
- Cracovia
- Oświęcim
- Visita alle miniere di Sale
- Ritorno in Italia
I costi e la moneta locale
Nonostante il periodo di alta stagione (parliamo di agosto) il totale tra voli, treni e alloggi non è stato neanche di 400 euro a testa. Un prezzo assolutamente abbordabile per così tante cose da vedere.
Ricordatevi che la moneta polacca è lo zloty. Uno zloty corrisponde a circa 25 centesimi di euro. Per fare prima, potrete sommariamente calcolare a quanti euro corrisponde una cifra, dividendo il numero di zloty per 4.
Dove dormire
A Varsavia ho alloggiato in un albergo nei pressi della stazione centrale in quanto da lì saremmo partiti alla volta di Danzica.
Per le destinazioni successive ho scelto degli appartamentini. Un prezzo invitante, una posizione centralissima ma assolutamente una scelta da non rifare se i proprietari non hanno uffici aperti per 24 ore nelle vicinanze, come invece accade per gli hotel che hanno la loro reception.
A Danzica siamo rimasti un’ora fuori dalla porta all’indirizzo segnato su Booking finché siamo riusciti a rintracciare la responsabile. Potete immaginare come abbia fulminato con lo sguardo la signora posto che, comunque, avevo precedentemente avvisato via mail dell’ora in cui saremmo arrivati. Nell’appartamentino a Cracovia invece il proprietario ha iniziato a inviare messaggi di sollecito a soli 5 minuti di ritardo dall’orario stabilito (che caspita, aspetta!) tanto che alla nostra partenza ci siamo vendicati e al suo ritardo gli abbiamo lasciato le chiavi nel posto che poi gli abbiamo indicato usando WhatsApp.
Mezzi di trasporto
In Polonia i treni locali sono quelli SKM. I biglietti si possono acquistare alle biglietterie o ai distributori automatici delle stazioni ( talvolta anche all’interno dei treni o chiedendo ai controllori) e collegano anche gli aeroporti con le città di Danzica e Cracovia.
Per coprire distanze lunghe come quelle Varsavia-Danzica o Danzica-Cracovia, ci sono tre tipologie di treni che vanno dal più veloce e costoso (EIP) al più lento ed economico (TLK). L’alternativa intermedia è l’ExpressinterCity (EIC).
Per la tratta Varsavia-Danzica ho viaggiato con il TLK al prezzo di 44 zloty a testa (il viaggio è durato 4 ore) mentre in 5 ore ho raggiunto Cracovia partendo da Danzica, con l’ExpressInterCity Premium (EIP) al prezzo di 138 zloty cadauno (tè o caffè a scelta incluso).
Tutti i biglietti del treno (esclusi quelli SKM) sono stati acquistati sul sito ufficiale.
Il bus per Aushwitz
Ci sono diverse alternative per raggiungere Oświęcim a partire dalla Stazione centrale di Cracovia. Nel mio caso ho acquistato il biglietto online per viaggiare con la compagnia Lajokonik bus. Il biglietto si può acquistare anche a bordo.
Cosa mangiare
Ad ogni angolo troverete piccoli negozi di alimentari, pasticcerie e localini dove acquistare del cibo.
Un classico della cucina polacca che però non potete non assaggiare sono i pierogi, altrimenti detti dumplings. Esistono nella variante fritta o al vapore e i ripieni fanno invidia al fantasioso Giovanni Rana.
I miei preferiti sono certamente quelli al formaggio.


Ecco finalmente le tue prime impressioni a caldo (nel senso che oggi fa di nuovo caldo 😛 ) A parte l’aspetto low cost, lo sai che adoro questa parte d’Europa perché impazzisco per le sue architetture. Se poi ci aggiungiamo che sono ricche di storia, si mangia bene e ci si muove comodamente anche con i mezzi allora è facile capitolare! *_* 10 giorni in pieno agosto in Italia sarebbero costati un occhio. E pure un rene! Ti ho seguita su IG, che vita e che vitalità quella delle piazze europee vero? Ma a proposito…becchi sempre cortei e manifestanti? 😉
Si, mi sono dimenticata di scriverlo questo fatto delle manifestazioni ma mi ripropongo di scrivere un post di sole impressioni! Lo so che mi seguivi Dani. Io a te ti pensavo perché per tutta la parte di Cracovia e dintorni per me sei stata fondamentale. Ho appena finito di rileggere il tuo post su Auchwitz, dopo aver scritto il mio a tal proposito. Avevo bisogno di esternare questa visita ma non volevo leggere nient’altro prima di aver finito. Prima o poi lo pubblicherò.
Si, molto economica la Polonia. Si mangia tanto e per me è stato un urgente bisogno di potermi rilassare in queste città più raccolte. Dopo New York non mi ero ancora ripresa!
Che bello il tuo itinerario dal nord al sud della Polonia, sei riuscita a vedere tutte e tre le città principali del paese in un unico viaggio! Noi ci siamo stati la scorsa estate (ma concentrandoci sulle regioni del nord) e ce ne siamo, inaspettatamente, innamorati… tanto da tornare dopo pochi mesi. Di Varsavia anche noi abbiamo apprezzato molto gli spazi verdi, e per Danzica hai perfettamente ragione dicendo che è rilassata e rilassante.
Complimenti ancora per il viaggio, un abbraccio.
Anche voi siete rimasti incantati dalla Polonia eh! Come non innamorarsene!
Grazie per aver apprezzato il viaggio amici Lemuri! Vi abbraccio!
Un itinerario ricco e al tempo stesso non estenuante. Mi ripropongo spesso di andare in Polonia e poi inevitabilmente opto per mete calde. Ma entro l’anno prossimo vorrei davvero visitarla, sopratutto Cracovia. Inoltre i costi sono davvero contenuti e non c’è davvero più scusa che tenga!
Esatto, non estenuante. Era quello che cercavo per questo agosto e le mie aspettative non sono state deluse. Se poi hai intenzione di andare in Polonia la prossima estate, ti farà piacere sapere che non ho trovato freddo, piuttosto fresco contro il caldo tipico della mia Puglia quando è agosto. Lato economico? Vai proprio tranquilla!
Grazie per essere passata di qui Simona!