Chi acquista un volo di andata e ritorno per New York e si sta domandando se sia possibile fare un salto  a Washington D.C. distante 345 chilometri circa, può rincuorarsi. Visitare il centro della capitale governativa degli Stati Uniti partendo da New York e tornandovi in giornata, è certamente cosa possibile.

Washington D.C.
Washington D.C.

Un giorno a Washington D.C. partendo da New York

Da Capitol Hill al National Mall

Gli autobus da New York (ne ho parlato qui) arrivano alla Union Station di Washington D.C., ottimo punto di partenza per visitare i 3 chilometri lungo cui si snodano i centri d’interesse da Capitol Hill al National Mall.

Quando uscirete fuori dall’ampio salone della stazione, se mai fosse agosto come nel mio caso, troverete ad aspettarvi un  tasso di umidità allucinante. Per fortuna la Reflex, la fotocamera Bridge Panasonic (gentilmente concessami da mia sorella) e anche io, non abbiamo per nulla sofferto l’inaspettata temperatura.

Washington map
Immagine da commons.wikimedia.org

La zona tra Capitol Hill e il National Mall, sebbene vista su una cartina non ne dia l’impressione, è talmente immensa che dovrete evitare il passo lento se volete esplorarla da capo a capo.

Ricordatevi che l’area è servita dagli autobus di città, che tutti i musei hanno l’entrata gratuita e che non ci sono molte possibilità di trovare punti ristoro a meno che non vogliate fare riferimento alle vie parallele. Questo implica che la cosa migliore da fare sia quella di portare con voi un po’ di spuntini. Se non fosse che…

Capitol Hill: da Union Station al Campidoglio

Dopo aver osservato l’interno e l’esterno della Union Station, avrete già nel vostro campo visivo la bianca cupola di Capitol.

Ma che fortuna! L’edificio governativo del Campidoglio prevede l’accesso gratuito dall’ingresso sotto East Plaza. Passate i controlli di sicurezza e recatevi subito al banco informazioni dove vi consegneranno il biglietto per la visita guidata all’orario segnato. Ah, peccato solo per quegli spuntini di cui parlavo nel paragrafo precedente. In massa li troverete belli e puliti nel cestino più vicino all’entrata. In effetti non è consentito accedere all’interno con viveri e bevande. Qualcuno li getta, qualcun altro fa il rifornimento.

La visita sembrava andare per le lunghe e dopo essere quasi sul punto di iniziarla ho ceduto e sono uscita. Temevo che durasse troppo così da portarmi via l’intera mattinata.

Washington D.C.
Il Campidoglio
Washington D.C.
Capitol

Vicine di “quartiere” del Campidoglio sono la Corte Suprema (come tutto il resto anche qui l’accesso è gratuito), il Folger Shakespeare Library (le ho saltate entrambe per questione di tempo) e il Library of Congress, una tra le biblioteche più grandi del mondo dove osservare la Bibbia di Gutenberg (risalente all’incirca al 1445) e la stanza da studio di Thomas Jefferson.

Le anziane signore al banco delle informazioni vi consegneranno la National Map e vi aiuteranno e realizzare che fare l’intero percorso a piedi… bé, “it’s very far!”

Washington D.C.
Il Library of Congress

Il complesso museale dello Smithsonian

L’ampia aerea dove sono concentrati i musei dello Smithsonian dovrebbe essere l’ambizione di ogni città. Mai vista tanta cultura tutta così “vicina vicina”: ben oltre dieci musei e tutti a ingresso gratuito (ok, non lo ripeto più) aperti all’incirca dalle 10:00 alle 17:30.

Si presume che prima di essere arrivati a Washington D.C. abbiate deciso quali musei visitare.

Avendo un sol giorno a disposizione sarebbe impossibile vederli tutti.

Io ho scelto di esplorare il National Air and Space Museum, il cui pezzo forte, secondo i miei gusti, è l’aeroplano rosso di Amelia Earhart, i giardini del National Sculpture Garden e il National Museum of Natural History dove è esposto il diamante Hope, noto per aver portato sfortuna perfino alla Regina Maria Antonietta di Francia.

Washington D.C.
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Washington D.C.
National Air and Space Museum

Ultimo ma primo in classifica per preferenza rispetto ai musei appena citati, è il National Museum of American History. Togliete tempo agli altri musei affrettandovi nella visita pur di lasciare sufficiente spazio per questo luogo. Ci troverete la riproduzione dei veicoli che si sono evoluti nel tempo, le scarpette rosse di Dorothy nel film del Mago di Oz o la cucina di Julia Child. Le food blogger avranno certamente visto il regno della celebre chef, alla fine del film Julia and July, quando la protagonista (la blogger di cucina) visita l’area museale dedicata alla sua beniamina.

Washington D.C.
La cucina di Julia Child nel National Museum of American History
Washington D.C.
National Museum of Natural History

Il Washington Monument  e la White House

L’intera giornata avrà sempre due costanti punti di riferimento, utili sopratutto a potervi orientare. Mi riferisco alla già citata cupola del Campidoglio e al Washington Monument, l’obelisco alto 170 metri che si trova a metà del nostro itinerario.

Poco distante c’è la Casa Bianca, visitabile solo se avete prenotato per tempo facendo le opportune richieste al consolato americano e, cosa non meno importante, se non avete un solo giorno a disposizione per visitare la città.

In alternativa si può pensare di visitare la White House Visitor Center.

Washington D.C.
La Casa Bianca
Washington D.C.
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Washington D.C.
Wahington Monument e National Christmas Tree

Verso il Lincoln Memorial

Tornando al Washington Monument, continuerete a procedere dritto (dritto è la direzione che seguirete sin dalla Union Station) fino a raggiungere il National WWII Memorial, dedicato ai soldati che furono impegnati durante la seconda guerra mondiale. Da qui procederete verso il Reflecting Pool, specchio di monumenti da immortalare con le vostre macchine fotografiche,  fino al Lincoln Memorial.

La vista dal memoriale dedicato ad Abraham Lincoln spazia fino al Campidoglio.

Le voci si disperdono nella vastità del luogo e nella pace che riecheggia assordante, penserete a quanti discorsi, quante manifestazioni si sono succedute nel tempo.

“I have a dream” diceva Martin Luther King.

Mai nessun sogno diventò talmente reale da rivivere nelle parole “Yes, we can” che pronuncerà anni dopo il primo Presidente di colore della storia degli Stati Uniti d’America.

Washington D.C.
Il Reflecting Pool e alle spalle il Wahington Monument
Washington D.C.
Lincoln Memorial

Oltre il Potomac River

Alle spalle del Lincoln Memorial c’è il fiume Potomac.

Chi ha ancora tempo potrà attraversare il ponte, girare subito a destra e proseguire fino al Marine Corps War Memorial, passando nei pressi del Cimitero Nazionale di Aarlington dove è sepolto il Presidente John Kennedy.

La fermata della metropolitana (Aarlington  Cemetery Metro) è a poca distanza da questa tappa finale. Effettuando un solo cambio in “Metro Center” tornerete in breve tempo alla Union Station per fare ritorno a New York.

Washington D.C.
Il Marine Corps War Memorial

Info e costi

Essendo gratuito ogni ingresso a musei e centri culturali, gli unici costi sostenuti per la visita di un giorno a Washington D.C., sono stati quelli relativi ai trasporti. Bevande e viveri li abbiamo portati con noi da New York, dove avevamo fatto spesa al Seven (sì, non gli abbiamo fatto fare brutta fine nel cesto perché durante il “mio” ingresso al Campidoglio, c’era mio marito ad attendermi fuori).

L’autobus New York – Washington D.C. – New York

Come ho già spiegato, ho raggiunto Washington D.C. in autobus. Mezzi alternativi, probabilmente più rapidi ma anche più costosi, sarebbero stati il treno o l’aereo. Il noleggio auto lo escluderei a priori se si considera che poi il quattro ruote va pure parcheggiato.

Il biglietto di andata e ritorno New York/Washington D.C. è costato 35 dollari in due,  compreso di tasse e posti a sedere. I prezzi variano quotidianamente ma in generale costano di più solo nel fine settimana.

Di seguito vi elenco orari e luoghi di partenza e arrivo della compagnia Megabus, quella con cui ho scelto di viaggiare.

-Partenza da New York (tra la 34th St b/t 11th Ave e la 12th Ave) alle ore 5:00 e arrivo a Washington D.C. (Union Station) alle 9:15.

-Partenza da Washington D.C. (Union Station) alle 20:00 e ritorno a New York (tra la 7th Ave e la 27th St) alle ore 00.40.

La metropolitana

L’acquisto dei biglietti della metropolitana va fatto agli sportelli automatici. Non è stato affatto semplice se non fosse stato per la gente che ci ha aiutato. Non provo nemmeno a spiegarlo perché, in verità, non ho capito niente nemmeno io. Cercare chi vi possa aiutare è la soluzione ideale.

Noi abbiamo pagato 4,50 $ a testa da Aarlington Cemetery alla Union Station.

La tariffa cambia a seconda del percorso.

Washington D.C.
Union Station

 

2 Replies to “Cosa vedere a Washington D.C. in un giorno”

  1. Ma belli gli interni del Campidoglio! E soprattutto meraviglia delle meraviglie, hai visto il cucciolo di Amelia!!! Ma è autentico o è una copia? E il memoriale di Lincoln mammamia i brividi! Ma cavoli, sembra che negli ultimi due post tu abbia rincorso il ciuffo ROSCIO prima casa sua e poi il suo ufficio! 😀 😀 😀 😉

  2. E’ verooooo Daniè. In realtà quando eravamo a Washington degli italiani dicevano che “ciuffo da gatto spennacchiato” (madò ci denuncia) stava a NY. Manco a dirlo il giorno dopo abbiam trovato casualmente tutto bloccato per il signorotto. Mè va, pensa a fare tutte le volte così solo per uscire di casa!
    Sapevo che ti sarebbe piaciuto l’aeroplano di Amelia. Credo di si, che sia originale. Almeno così capisco dal sito dello Smithsonian. C’erano tanti di quei pezzi originali in quel museo. Ah ma poi tu ti divertiresti da matta nel complesso museale. Washington è proprio la città per te.

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