Napoli è la città del presepe per eccellenza.
Nel cuore del suo centro storico, la gente accorre a San Gregorio Armeno per ammirare le botteghe di artigianato con i più vari personaggi da aggiungere alla rappresentazione della natività.

San Gregorio Armeno è una stretta via capace di raccontare tantissimo in ogni piccolo dettaglio dove il sacro si confonde al profano: credenze popolari, tradizioni, religione, fatti del nostro tempo.
Così, di fianco ai classici figuranti del presepe, quelli che tradizionalmente richiamano le atmosfere di un settecento senza pretese, in grado di accogliere con semplicità la nascita del Bambino Gesù, troviamo la narrazione della contemporaneità e della cultura più strettamente legata al mondo napoletano.
Tutto è racchiuso nell’arte della terracotta, magistralmente plasmata dai maestri napoletani.
Ci sono Trump e la rivale Hillary Clinton, Paolo Gentiloni e Renzi. Ci sono le sculture di William e Kate Middelton con i principini, vari personaggi pubblici, l’amatissimo Pino Daniele e i compianti Paolo Villaggio e George Michael.





C’è di tutto a San Gregorio Armeno o almeno tutto quello che serve per il presepe, dalle strutture che rappresentano capanne e villaggi, in ogni dimensione le si desideri, ai personaggi che secondo la tradizione vengono sistemati attorno alla Sacra Famiglia (il pastorello, la contadina, il fruttivendolo…)
La minuziosità dei dettagli è sorprendente. Arredi, oggetti, utensili, frutta, verdura e carne con cui allestire case e botteghe del presepio, sembrano veri.




San Gregorio Armeno non è solo la via dei presepi per eccellenza. In questa strada piccina emerge il carattere scaramantico del napoletano e le figure della tradizione. Il corno è ovunque come pure immancabile è Pulcinella.


I cortili nascosti, l’omonima Chiesa di San Gregorio Armeno, il Convento delle Monache… oltre i presepi c’è la storia celata dietro l’angolino in cui svoltare.
Napoli sa essere caotica, a volte antipatica, altre di una straordinaria accoglienza. Ma non si può negare che la sua bellezza sia proprio nel caratteristico attaccamento alle tradizioni popolari.
Napoli è un mondo a sè per la storia che rivive nella sua quotidianità, nel dialetto così tante volte cantato, nei sapori invano imitati in tutto il mondo.
Napoli è Napoli e non c’è niente che sia una meta natalizia talmente azzeccata quanto possa essere la sua via dei presepi.




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San Gregorio Armeno: the street of cribs in Naples
Naples is the city of the cribs par excellence.
In the heart of its historic center, people visit San Gregorio Armeno to admire the shops of craftsmanship where to buy a wide variety of characters to add to the representation of the nativity.
San Gregorio Armeno is a narrow street where sacred and profane are one and the same. There are popular beliefs, traditions, religion, facts of our time.
So, in addition to the classic figures of the nativity scene, those that traditionally recall the atmosphere of the 18th Century, we can see the narration of contemporary.
There is Trump and Hillary Clinton, Paolo Gentiloni and Renzi. There are the sculptures of William and Kate Middelton with their children, various public figures, Pino Daniele, Paolo Villaggio and George Michael.
There is everything in San Gregorio Armeno or at least everything that is useful for the cribs: the structures that represent huts and villages, in every dimension you want, and a lot of characters that are around the Holy Family, according to the tradition (the shepherd boy, the peasant, the greengrocer …)
The minuteness of the details is amazing . Objects, tools, fruits, vegetables and meat seem so real!
San Gregorio Armeno is not only the way of the nativity scene. It tells of the superstitious character of the Neapolitan and of figures of tradition. The horn and Pulcinella are everywhere.
And then the hidden courtyards, the homonymous Church of San Gregorio Armeno, the Convent of the Nuns … beyond the cribs there is the story in every corner.
Naples is chaotic, sometimes unpleasant, often friendly. But its beauty is always linked to the popular traditions.
Naples is a world of its own for the history, for its dialect so often sung, fot its food so imitated.
Naples is Naples and there is nothing that can be a Christmas destination so apt as its street of the cribs.
Ma perché quando sono stata a Napoli non mi hanno portata in questo posto? Per carità, ho avuto pochissimo tempo a disposizione e mi hanno portata a mangiare la pizza, ma non mi sarebbe dispiaciuto vedere anche San Gregorio Armeno. Eh, ci devo proprio tornare a Napoli ?
Eh, diciamo che secondo me San Gregorio Armeno merita di essere messa nella lista del “the best” di Napoli. Per fortuna Napoli è una meta tutta italiana, sono certa che presto avrai modo di recuperare e che sarai tu a farmi scoprire un aspetto di lei che io stessa non ho avuto modo di conoscere.
Tranquilla, sono proprio sicura che ci torni.
Baci baci Silvia. 😉
Sai che io amo questo accostamento di sacro e profano? Non posso negarlo, mi affascina. Sono per la tradizione, ma sono anche per la contemporaneità. E’ una cosa che fa proprio parte del mio modo di essere. Per cui trovo straordinario San Gregorio Armeno, così caratteristico, ma anche fuori dagli schemi.
E che foto Tiziana, lasciano a bocca aperta…
Claudia B.
E si, questa via ce li ha tutti e due. E’ una chiave di lettura del mondo moderno legata alla tradizione.
Grazie che apprezzi Claudia. 😉
Tiziana ma come fai a cambiare le date dei post? Io quando ho letto il post su Locorotondo questo qui mica c’era? O forse sono io che assumo troppe sostanze stupefacenti hahahaha 😛
Comunque hai speso delle splendide parole per questa città. Napoli è vero che è una città piena di ladruncoli ma è lei stessa capace di rubarti il cuore!
L’hai vista pure la statuetta di Bebe Vio? Tu non puoi immaginare la calca che c’è ora sotto natale in questa via, un delirio! O_O
Dani, mi dispiace dirtelo, sti giorni stai alzando troppi bicchieri di vino ;)! Non saprei dirti come cambiare date ai post ma certamente so come trascurare la newsletter (questo si).
Immagino il delirio che c’è ora. Me la sono goduta proprio con calma perchè diciamolo che San Gregorio Armeno c’è tutto l’anno, non solo nel periodo natalizio!
Bebe Vio? Si, l’ho vista pure io.
Baci Dani.