Non si smette mai di imparare dai mercati thailandesi. Cibo, oggetti tipici, stranezze, curiosità. Ce n’è sicuramente per tutti i gusti e tutte le ore.

Vediamo alcuni dei mercati dove fare tappa.
I mercati più famosi a Bangkok, Chiang Mai e Chiang Rai
Bangkok
Tra i mercati di Bangkok c’è il profumatissimo mercato dei fiori, non molto lontano dal Palazzo Reale.
Con precisione certosina c’è chi sistema i fiori in fili sottili in modo da realizzare collane con cui i credenti onorano ciò che per loro è sacro.
I mercati del pesce, lungo la zona del fiume oltre il quale si osserva il Wat Arun, è un misto di prodotti probabilmente essiccati. Ma quegli strani bidoni con cui le donne trattano i frutti della pesca, cosa saranno mai?
All’incirca le stesse “specialità” le ho viste nella conosciutissima Chinatown. Tanta strada e, a mio parere, niente di più di quello che avevo già visto.

Assai curioso è il mercato notturno di Patpong. Orologi spacciati per originali, magliette talmente economiche da fare la scorta, oggetti bellissimi e altri degni dell’appellativo di “cianfrusaglie”. Tra una bancarella e l’altra vi disturberanno quelli che vi invitano agli spettacoli delle signorine thailandesi che si intravedono avvinghiate ai pali dei locali, quello che proprio non è di mio gradimento.


Tra i mercati che non ho visitato e che nonostante questo voglio citare, appena fuori Bangkok, c’è il Mercato galleggiante di Damnoen Saduak. Chi ci è stato mi ha raccontato che, per quanto caratteristico, in questo mercato visitabile stando seduti in barca, i sorrisi dei thailandesi vengono dimenticati nel comodino vicino al letto. Pare che non siano soddisfatti se non chiedano continuamente soldi. In alternativa a questo mercato, se avete più giorni, c’è il mercato galleggiante di Amphawa, conosciuto anche per le lucciole che a sera accendono di magia l’atmosfera. Vi segnalo il post di VocedelVerboPartire che spiega come raggiungerlo e cosa vedere.
Caratteristico deve essere anche il mercatino di Maeklong Train Market, quello improvvisato sui binari e temporaneamente disfatti all’arrivo del treno. Per assistere a questo momento dovrete essere fortunati ad essere qui nel momento giusto. Per informazioni più dettagliate, vi rimando al post di Valentina alias Guenda’s travel.
Chiang Mai
Se il mercato diurno di Talat Warorot è tra i più conosciuti in città, ogni sera il Night Bazar è un richiamo irresistibile per tutti i turisti presenti a Chiang Mai. Oltre alle solite bancarelle troverete pittori intenti a dipingere e ballerine in abiti tipici che danzano rilassanti melodie tradizionali.




Di giorno dovreste assolutamente aggirarvi tra i venditori del Mercato del Sabato o quello della Domenica. Approfittatene per assaggiare il Durian e osservare le facce non proprio soddisfatte dei thailandesi quando chiederete loro se gradiscono questo frutto dallo strano sapore. A causa del forte odore, dicono i thai, è esplicitamente vietato in alcuni hotel.




Chiang Rai
Come Chiang Mai, anche Chiang Rai ha il suo Night Bazar, allietato, per altro, da spettacoli di danza e musica che si alternano su due palchi dislocati su due piazzette dove gustare anche i ricercati insetti. Io non ne ho avuto il coraggio. Figuriamoci, non voglio sentir parlare nemmeno di lumache!



E voi, conoscete altri mercati thailandesi?
Fatemi sapere tra i commenti.
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Thai Markets
Thai markets are the ideal to see all kind of thai food, typical objects, oddities, curiosity.
Let’s see some of the best-known markets in Bangkok, Chiang Mai and Chiang Rai.
Bangkok
One of my favorites is the fragrant flower market, not far from the Royal Palace of Bangkok.
With precision thai people arrange the flowers in thin threads to make necklaces for believers.
Fish market, along the river area beyond which you can observe Wat Arun, is full of probably dried products. But what are those strange bins with which women treat the fish?
I saw the same “specialties” in the well known Chinatown even if, in my opinion, it’s nothing more than what I had already seen.
The night market of Patpong is very curious. Watches not original, T shirts very cheap, beautiful objects and other worthy of the name of “junk”. Between a stall and the other, you will be disturbed by those who invite you to see the performances of the Thai ladies clinging to the poles of the night clubs (that I don’t like).
There other markets that I didn’t visit but that I want to mention.
Just outside Bangkok, there’s the Floating Market of Damnoen Saduak. Someone told me that, although it’s characteristic, in this market the smiles of the Thais are forgotten in the bedside table near the bed. It seems they aren’t satisfied if they don’t continually ask for money.
If you have more days, the Amphawa floating market is a good alternative to that of Damnoen Saduak. It’s also known for the fireflies that light up the atmosphere in the evening. You can read the post of VocedelVerboPartire that explains how to achieve it and what to see.
The market of Maeklong Train Market is also very characteristic. It’s improvised on the tracks and unmade at the arrival of the train. To watch this moment you will have to be lucky to be here at the right time. For more detailed information, read the post of Guenda’s travel.
Chiang Mai
If the daytime market of Talat Warorot is one of the best known in the city, every night the Night Bazaar is an irresistible attraction for all tourists in Chiang Mai. In addition to the usual stalls, you will find painters and dancers in typical clothes that dance relaxing traditional melodies.
You should visit also the Saturday Market or Sunday market . Take the opportunity to taste the Durian and observe the unsatisfied faces of the Thais when you ask them if they like this strange fruit. Because of the strong smell it’s forbidden in some hotels.
Chiang Rai
Chiang Rai, as Chiang Mai, has its Night Bazaar, enlivened by dance and music performances that alternate on two stages in two small squares where you can also taste insects.
Do you know other Thai markets?
Let me know in the comments.
Quando si parla di Thailandia, io non capisco più niente. Ma cosa mi hai fatto Tizzi? Perché sei stata tu lo sai? Quando mi è arrivata la notifica del post, mi sono precipitata a leggerlo, anzi ti ringrazio per avermi citata, per aver pensato al post scritto sulla mia giornata magica ad Amphawa. Quella a cui vado col pensiero ogni mattina, quando mi sveglio…
La Thailandia è anche questo: mercati, cibo, colore. E posso dirti una cosa: mi manca da star male. Ho una nostalgia che mi lacera.
Grazie per avermi riportato da lei, con questo frizzante post!
Bacioni,
Claudia B.
Frizzante. Mi piace da matti questa definizione. Mi dai sempre troppa gioia Claudia. Solare e bella.
Ammappa però, sei stata da record a venire a commentare! Mizzeca.
Lo so, anche a me manca la Thailandia. Quando mi piglia il nervoso penso sempre ai thailandesi e mi dico “un thai non si altererebbe mai”. E mi torna il senso di pace e il trionfo della lentezza e della pazienza.
Io adoro la Thailandia. Semplicemente l’adoro.
ma grazie per avermi pensata! si, il mercato del treno è davvero bizzarro ed al tempo stesso interessante ed unico! Da vedere! 🙂
Ma no! Grazie a te che mi hai permesso di completare il post completandolo con le tue informazioni. Ci sarei voluta andare e già lo scorso anno ho fatto tanto riferimento al tuo blog. Sono sicura che la prossima volta recupero! 😉
Tanta roba! Io non saprei dove guardare e dove dirigere il muso per quanti colori e odori!
Certo quello dei binari è proprio insolito, l’ho sempre guardato con tanta curiosità nei documentari e nelle riviste di viaggio! *_*
Ora però mi hai messo voglia di cibo thai, dove la recupero un po’ di cibaglia speziata?
Ci sono! Vado a fare un salto a Lidl provo lì! 😉
Io l’altro giorno ho provato a fare gli involtini primavera. Ce la puoi fare a farli da te!
Mò mi sta a venire fare pure a me.
Che bellezza! Mi ero già innamorata della Tailandia con i post di Claudia e ora anche tu mi fai venire una voglia incredibile di vedere questo paese ?
No Silviaaaa. Ci devi andare. Se non ci vai non puoi capire quanto un thailandese sia capace di contagiarti con la sua calma infinita. E’ qualcosa che cerco di ricordare tutte le volte che mi piglia il nervoso. E poi mi passa. Questo paese è una medicina per l’anima. E poi si mangia pure bene. Vabbò, bancarelle per la strada a parte.