Persone, vetrine, strade affollate da taxi vestiti di giallo, voci intonate all’angolo della metropolitana, tra viaggiatori distratti, in cerca del proprio treno.

Cose newyorkesi
Cose newyorkesi

Quante cose su New York ho messo tra i ricordi accumulati di ritorno dalla celebre città americana.

Lo Skyline… ovunque

 

Davanti a un cielo rosa pastello, lo skyline di New York fu la seconda veduta di lei dall’aeroporto J. F. Kennedy, dopo quella dall’alto dell’aereo ovviamente.

Ho visto e rivisto il profilo newyorkese da ogni prospettiva possibile che potessi immaginare: da Ellie Island, dall’autobus che mi portava a Philadelphia, da Brooklyn. Sagome verticali dalla forma rettangolare tra cui ben si distingue la Freedom Tower, il One Trade Center per intenderci, quello che ha riempito lo spazio vuoto lasciato dalle Torri Gemelle a cui non puoi fare a meno di  pensare quando sei nella Grande Mela.

La gente

 

Le persone, con le dovute, rarissime, eccezioni: socievoli, sorridenti, molto disponibili. Le credevo essere indifferenti, fredde, sempre di corsa.

Il primo newyorkese conosciuto è stato un ragazzo con le treccine alla Bob Marley; ci ha aiutati mentre eravamo alle prese con il treno appena fuori  dall’aeroporto. E poi c’erano i poliziotti che s’impettivano quando avevo bisogno di chiedere loro informazioni a favore di orientamento, il ragazzo che per poco non cadeva alla frenata del treno mentre capiva dalla mia mappa quale cambio sarebbe stato più consono per la nostra destinazione, l’anziana afroamericana che insieme con un ragazzone ci ha accompagnati alla fermata dell’autobus dicendo all’autista di avvisarci quando fossimo arrivati alla giusta stazione della metropolitana… sembravano entrambi usciti da “Otto sotto un tetto”.

Central Park, NY

Come ho già scritto, il modo di essere delle persone è ciò che di più caro ho imparato da New York. Credeteci quando vi dicono che New York è una città aperta. Quella percezione di fiducia negli altri ti pervade dentro convincendoti di quanto siamo uguali a prescindere dal credo o dal colore della pelle.

La Grande Mela è accogliente, amichevole.

High Line, New York

I suoi lati peggiori

 

Costosa, amante dell’aria condizionata, bella ed elegante fuori ma brutta e sporca sotto l’asfalto, dove i treni percorrono la ragnatela disegnata dalla metropolitana.

Mi spiego meglio. La colazione dei newyorkesi inizia con “donutz” e un bicchierone di caffè con ghiaccio mentre  pranzo e cena sono sempre il momento adatto per mangiare panini di ogni specie, poco salutari e tutti generalmente dal costo non inferiore ai 10 dollari. L’unico supermercato visto (che proprio super non è e che, ok, non è proprio l’unico), è stato il Seven, incontrato davvero saltuariamente se  pensiamo che New York è una città grandissima.

La metropolitana è inaspettatamente… pessima. Treni soppressi per i lavori del week end, fermate saltate, topi che corrono festosi sui binari, un caldo terribile, indicazioni sulla destinazione spesso ridotte al “Downtown or Uptown”. Il mio consiglio è di chiedere alla gente del posto sempre e comunque, se non volete rischiare di incartarvi, che ne so, tra Brooklyn Bridge e Canal Street come è successo alla sottoscritta.

L’aria condizionata è un classico. Mi chiedo come abbia fatto a non ammalarmi. “Benvenuta all’ Hotel pinguini” ho pensato spesso.

Subway of New York (14th)

La musica

 

La musica scorre nelle vene di New York attraverso i suoi generi più disparati: il jazz, il gospel, il blues, il rap, il pop.

Di per sè l’accento americano è talmente musicale che qualche autista di metropolitana, gioca a rappare di proposito gli annunci delle singole fermate. Ci sono le messe di Harlem, le note intonate dagli artisti di strada… tutto è un’ispirazione continua per chi ama la musica. Capita anche di “sentire i ritmi” nelle movenze di chi sta gestendo il traffico newyorkese.

NY

Le unità di misura americane

 

Quando chiederete di alzare la temperatura ricordatevi che se la signorina dell’Hotel vi propone di impostare la temperatura sui 10 gradi, potrebbe domandarsi se state parlando in gradi o in Fahrenheit. Nel suo caso più specifico, credo più semplicemente che avesse battuto la testa da qualche parte.

Se chiedete le distanze invece, gli americani faranno riferimento alle miglia e non ai chilometri, per blocchi intenderanno gli isolati mentre assieme ai litri, sulle bottiglie, verranno indicati i quarti.

Le dimensioni di New York

 

Aspettatevi di dover camminare tantissimo per raggiungere metà di un viale che credevate vicino solo perchè era nel vostro campo visivo. New York è immensa, enorme, inaspettatamente grande. Bastano tre sinonimi per rendere l’idea?

Ny

Operai, vigili del fuoco, poliziotti: la vita in strada

 

Di buon mattino code di operai ancora assopiti vanno a fare colazione dalla bancarella di hot dog più vicina al cantiere in cui lavorano. Li riconosci perchè hanno il casco antinfortunistico e le magliette dello stesso colore. La loro presenza ricorda quanto New York continui a cambiare. Palazzi da ricostruire, grattacieli da alzare… e tu ti chiedi quale aspetto avrà lo skyline newyorkese tra qualche anno.

NY

Gli agenti sono un classico di New York. Più ce ne sono in giro, più ti senti protetta e sicura. Non sono per nulla scontrosi. Piuttosto hanno spesso l’aspetto simpatico. Non puoi non pensare che alcuni di loro sembrano venuti fuori da “Scuola di polizia”, il celebre film.

NY

I vigili del fuoco sono sempre a lavoro, magari solo perché è saltato l’ennesimo tombino. Come dimenticare che sono gli eroi dell’11 settembre? E il pensiero vola ancora ai tragici eventi di quel giorno.

NY

Cose Newyorkesi

 

New York è esattamente come la si vede nei film. Può cambiare la percezione di lei, può piacere oppure no ma è proprio quella vista e rivista al cinema.

Time Square, NY

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Things of New York

 

People, storefronts, yellow taxi, singers at the corner of a subway, where distracted travelers are looking for their train.

How many things of New York down memory lane…

The skyline

 

The first time I saw the skyline of New York, I was at the J. F. Kennedy Airport, on a beautiful day whith a pastel pink sky. Then I’ve seen the New York profile from every possible perspective: from Ellie Island, from the bus that took me to Philadelphia, from Brooklyn.

Vertical lines, rectangular shapes… and the Freedom Tower, the One Trade Center, which fills the empty space left by the Twin Towers.

People

 

People are generally friendly and  accepting.

Every person was very available when I needed to ask for informations. Even the police are so nice! But I remember with pleasure an old lady; she’s an African-merican and together with a boy, they accompanied us to the bus stop, telling the driver to warn us when we arrived at the right subway … they were wonderful people.

Believe when they tell you that New York is an open city. I love that perception of equality and trust in others: we are the same regardless of the religious beliefs or color of the skin.

Its worst aspects

 

New York is expensive, air-conditioned lover, beautiful and elegant out but ugly and dirty under the asphalt, where trains run through the path designed by the subway.

Let me clarify. People have breakfast with donutz and a glass of coffee with ice while lunch and dinner are always the perfect time to eat sandwiches of all kinds, not very healthy, that cost about $ 10. The only supermarket I saw (okay, it’s not really the only one) is the Seven… this is not great if we think that New York is a big city.

The subway is unexpectedly … nasty. Train cancelled for weekend jobs, informations about destinations often reduced to “Downtown or Uptown.” My advice is to ask the locals.

Air conditioning is a classic. I wonder how I didn’t get sick.

Music

 

Music runs in New York veins, through different genres: jazz, gospel, blues, rap, pop.

Even American accent is so musical that some workers of subway plays “to sing” the announcements of the subway stops. There’s gospel music of Harlem, the notes intonated by street artists … everything is a constant inspiration for those who love music. It also happens to hear the rhythms in the traffic of New York.

American units of measurement
 

If you ask to increase the temperature, remember that american people may relate to degrees or Fahrenheit.

And also, if you ask how many distant are two places, the Americans will refer to miles and not to kilometres while on the bottles, quarts will be shown together with liters.

New York is very big

 
Even if you believe that a place is near just because it’s in your field of vision, remember that New York is immense, huge, unexpectedly big. Are enough three synonyms to get the idea?

Life on the street 

 

In the morning tails of workers have breakfast at the hot-dog stand. You recognize them because they have the helmet and t-shirts of the same color. Their presence recalls how much New York continues to change thanks to new buildings, new skyscrapers.

Police is a classic in New York. With them you feel safe.

The firefighters are always at work, maybe because of a manhole on the street. How to forget they are the heroes of September 11? And thoughts still fly to the tragic events of that day.

 

18 Replies to “Cose newyorkesi: curiosità e impressioni su New York”

  1. Magnifico articolo Tiziana, mi hai quasi fatto percepire la musicalità degli americani! Mi piace la forma che hai dato alle tue impressioni di NY, da quello che descrivi la gente dev’essere ancora più spettacolare della city stessa! *_*
    Che darei per vedere i famosi pompieri di NY o anche solo la facciata di una delle loro caserme! A proposito, ti ricordi la caserma del film Ghostbuster? Oggi quella casetta è proprio una caserma dei vigili del fuoco, per caso ti sei imbattuta in quel gioiello? Pare che sia meta di pellegrinaggio di numerosi fan 😉
    A presto 😀

    1. Dici? Ma grazieeee! La musica di Ny… la senti, no? Senti il gospel di Harlem, il pop mentre sei seduta a mangiare nel localino vicinissimo alla Quinta Strada, il rap del tipo che ha il comando del treno giù in metropolitana, le movenze degli agenti che gestiscono il traffico… li vedi? E no manca il tipo col sax. Li vedi ora?
      Ghostbuster? Vuoi scherzare? Ho vagato attorno a tre, quattro blocchi a vuoto prima di trovare il ragazzo con tanto di app, perchè a NY si muovono tutti con le app, sapevatelo, che ci ha permesso di trovarlo. Non ci crederai ma c’era l’impalcatura e si vedeva bene solo la porta rossa. E che caspito…tutta quella camminata! I pompieri sono un tasto bellissimo di NY. Li guardi e lo sai che sono eroi. Che eroi sono tutti, tutti i pompieri, anche i nostri italiani. E non se la tirano eh! Mi commuovono tantissimo.
      Ciau Dani. 😉

        1. Ciao Marina. New York è qui e là all’opera. Ci sono diversi cantieri ma non sono invasivi alla vista…che ne so, dello stesso skyline. Sicuramente a Natale sarà resa ancora più interessante dalle vetrine ben decorate. Sono certa che te ne innamorerai.
          Grazie a te per aver apprezzato il mio post.
          Ti abbraccio.

  2. Che meraviglioso e vivido spaccato di vita newyorkese, Tizzi! Ho avuto la sensazione di attraversare gli infiniti spazi della Grande Mela, insieme a te!
    Ancora rido, pensando all’Hotel Pinguino…si, forse l’addetta aveva davvero leggermente battuto la testa, perché dieci gradi una persona sana di mente, non li aspetta nemmeno in inverno. Ma chissà a quale unità di misura si rifaceva 😉
    So che ci sono tante cose di NY, che forse ti hanno lasciata sconcertata, soprattutto i prezzi proibitivi. Ma tutta la mia attenzione e la mia emozione, leggendo questo post, sono andati agli aneddoti riservati alle persone. Che modo stupendo di accogliere! Ne avevo sentito parlare, ma a lungo mi sono chiesta se davvero i newyorkesi fossero così disponibili, perché non te lo aspetteresti da una metropoli come NY. Mi hai fatto scaldare il cuore, in attesa di un viaggio che, a breve, voglio assolutamente fare.
    Ti abbraccio forte,
    Claudia B.

    1. Non sai quanto ti pensavo. Quanto ti invidiavo nel senso più buono del termine. Pensavo alla Thailandia a quanto, senza nemmeno capirlo subito, mi faceva innamorare di sé, giorno dopo giorno. Era sempre bello ricevere i tuoi aggiornamenti e poterti aggiornare. Mi hai tenuta pure compagnia e mi hai fatto tenere i denti stretti come quando ero nel bus alla partenza. Ti ricordi i miei crucci?
      Quando mi hai detto che avevi già sentito da altri del bel carattere della gente di NY mi sono detta che allora non era alterata la mia percezione. Sono proprio gente simpatica e cordiale.
      E ora… NY sarà la tua prossima, grande meta? Chi lo sa. Il mondo è vasto e ci sono tante di quelle destinazioni…
      Ti abbraccio fortissimo. Con tanto affetto. 🙂

  3. Hai dato un quadro perfetto di NY, riuscendo a descrivere perfettamente le cose salienti: da quelle più belle a quelle meno piacevoli (che tortura l’aria condizionata impostata a temperature artiche quando fuori ci sono 40 gradi con il 90% di umidità).
    Spero di tornarci prestissimo, e intanto la rivedo con i tuoi occhi 🙂

    1. Per fortuna le strade di NY non erano soffocate dal caldo o dall’umidità. Senza aria condizionata si stava già benissimo ma con l’atmosfera “po-po-po-polaretti” si poteva anche evitare. Riesci a immaginare la percentuale di ruvidità della mia pelle dopo che i peletti delle braccia hanno tentato di superare il momento “doccia fatta” nella gelida stanza dell’hotel? Qualcosa di indescrivibile, inverosimile.
      Non so, io per ora mi riposo. Poi chissà, se mai ci tornerò.
      Ciao Silvia. Baci baci 😉

  4. quello che mi è rimasto più impresso sono i lati negativi.
    1) un panino 10 dollari?! ma davvero?! morirei di fame!
    2) la metro poco funzionale. In genere tendiamo a lamentarci dei nostri servizi, ma spesso all’estero non è sempre così tutto rosa e fiori, ma da una città con New York non me l’aspettavo!

    1. Purtroppo New York è cara e nemmeno io potevo credere ai prezzi che vedevo. Eppure qualche bel posticino dove mangiare l’ho beccato e ne parlerò prossimamente. In ogni caso, preparati psicologicamente.
      La metro più che poco funzionale fa un pò schifo. E in effetti, dopo le metropolitane eccellenti che mi è capitato di vedere, non ultima quella di Napoli, la rete della metro di New York ha bisogno di una bella aggiustatina. Mettiamola così: è davvero antica!
      Baci!

  5. questo post era proprio ciò che mi ci voleva ora. Sono davvero curiosa di scoprire questa città, manca ancora più di 1 mese ma mi sembra pochissimo a confronto di tutto quello che vorrò vedere e fare. Mi hai dato una gran mano per immaginarla e ora… scalpito 🙂
    Ti abbraccio forte!

    1. Grazie mille! Grazie per l’apprezzamento, grazie per il tuo commento. Sono sempre onorata.. Dopo tutto lo sai, ho adorato il tuo blog sin da quando l’ho scoperto. New York è talmente grande che penso sia normale dover sacrificare qualcosa di lei. Tu prendi il meglio. Tornare con la mente in questa città dove c’è il mondo intero mi dà un’emozione fortissima. Credo sia il suo lato più bello. Del resto, credo che le persone siano quelle capaci di rendere un viaggio indimenticabile. I newyorchesi poi, sono davvero gran belle persone.
      Ti abbraccio forte anche io! 🙂

  6. Adoro New York e l’ho rivista attraverso questo tuo post. La gentilezza delle persone, l’inadeguatezza della metropolitana, i poliziotti ovunque! E lo skyline ❤
    Dopo esserci stata in primavera, il mio sogno è tornare nel periodo natalizio, credo che l’atmosfera sia letteralmente magica!
    Ho appena scoperto il tuo blog, vado a sbirciare un po’ ?

    1. Grazie Silvia! Gentilissima.
      A Natale deve essere ancora più bella. In TV ho sempre visto delle vetrine addobbate con un grande senso di atmosfera magica! E poi mi ricorderebbe tanto il piccolo Kevin!
      Grazie al tuo commento ora scoprirò anche io il tuo blog.
      Ti abbraccio. 🙂

  7. Ahhhh New York New York…
    La sogno da così tanto tempo, che forse (forse) lascerei in secondo piano anche le cose negative che hai elencato. Spero di poterle vedere e sperimentare di persona, nel frattempo ti ringrazio per questo articolo!

    1. Devi tralasciarle quelle cose negative, Celeste. Si superano e si lasciano sorpassare da tutto quello che è più bello di New York.
      Se l’hai mai sognata guardando un film, come è successo a me, ricordati che è tale e quale a come il film te l’ha fatta sognare.
      Rendi reale il tuo sogno.
      Grazie a te per averlo letto.
      😉

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