Lentamente la fine di agosto mi riporta alla realtà di ogni giorno, quella fatta di voglia di scrivere, di costruire progetti sempre nuovi, quella dove i viaggi torno a fantasticarli in attesa del giusto periodo in cui si possano realizzare come quando si riprendono i sogni chiusi nel cassetto di fianco al letto.
I viaggi… quelli che concretizzandosi rendono sopportabile il soffocante caldo estivo, gli sforzi al lavoro, il senso di spossatezza.

Chi mi ha seguito sui social conosce già la destinazione del viaggio che attendevo da mesi, anni se consideriamo che New York mi incuriosiva da quando iniziai a seguire le avventure del piccolo Kevin McCallister in “Mamma ho perso l’aereo”.
Quante aspettative: New York vista in un numero esagerato di films, New York che desidera di essere vissuta sin dai tempi delle ondate migratorie degli anni passati.
Ero a caccia della sua energia ma, ammetto, è talmente immensa che spesso mi sono sentita sopraffatta dalla stanchezza. Tuttavia non ho mai mollato, non ho mai ceduto al passo lento e si, alla fine ho ancora adesso i piedi doloranti.
Avrò modo e tempo di raccontarvi com’è andata. In generale posso dirvi che ho sofferto gli eccessi dell’aria condizionata, il cibo poco salutare e la vita costosa… con un normale stipendio da italiano non si arriverebbe nemmeno a metà del mese.
I newyorchesi, ad eccezione fatta per i quattro gatti della reception del mio hotel, sono persone socievoli e tanto, tanto disponibili. E’ incredibile ma a New York c’è il mondo intero. Le code sono un susseguirsi di volti che si possono identificare con i Paesi di ogni dove. La percezione dello straniero è capovolta e i neri, che in Italia si ammassano al di là di una bancarella, ciascuno con il proprio fardello, sembrano venuti fuori dalle puntate di “Otto sotto un tetto”. Qui tutti fanno i lavori di tutti, a prescindere dal colore della pelle. Questo è quanto di più bello mi sono portata dietro al ritorno da New York.
Il mio agosto oltre gli Stati Uniti
A un certo punto ho sentito fame di Italia. Il cibo, i profumi, i piccoli vicoli bianchi della mia Puglia, il blu del mare, gli spazi aperti che lasciano posto all’immenso del cielo.
Dopo anni sono tornata a Napoli. Mi chiedevo dove fosse finita la città di cui mi ero follemente innamorata: le aree attorno alla stazione sono tappezzate di cartacce, gli extracomunitari bivaccati sui muretti mi convincevano di quanto fosse meravigliosa la sensazione di fiducia nella gente che New York mi aveva da poco fatto vivere, i napoletani che come nonni e genitori mi consigliavano di tenere d’occhio la borsa, l’albergo degno di una puntata di “hotel da incubo” che mi ha perfino fatto pentire del breve soggiorno a Napoli.
Sarei disonesta se vi dicessi di voler tornare presto nella città campana. Ci vorrò tornare ma non ora, non fino a quando sarà così ferita dall’incuria.
A dispetto di tutto la sola pizza vale un viaggio a Napoli. Ci sono il lungomare, la bellezza che non può essere scalfita nemmeno da un mucchio di carte sporche. E poi c’erano Orso e Orsa. Non potete immaginare quanto sono stata felice di incontrare, conoscere e stringere la mano ad una persona che attraverso la sola schermata del mio PC lascia trasparire tanta dedizione nell’aiutare gli altri. Daniela è proprio il mondo che vorresti, pieno di cuore. Io le auguro ogni bene. Spero davvero di rivedervi presto, Orsa e Orso. Vi aspetto nella mia Puglia.


Puglia… dove alla fine del viaggio sono tornata. Ogni volta la trovo più bella. Non c’è luogo che possa competere (se non fosse per la mancanza di lavoro). Il candore dei centri storici, il mare cristallino, i profumi e i sapori del cibo italiano…
Fine agosto. Sono di nuovo qui, nella terra dei trulli. Disfo le valigie, rimetto in ordine i ricordi, le fotografie e ricomincio da settembre, piena di speranze e tanta voglia di tornare presto a lasciarmi incantare da nuove destinazioni di viaggio.

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My August: travels, sea, people
The end of August brings me back to the reality of every day: the desire to write, to need new projects, to fantasize other journeys as dreams closed in the drawer next to the bed.
Travels … those that make the stifling summer heat bearable, the work, the exhaustion.
I shared my last destination with my followers.
I dreamt about New York since the time of the adventures of Kevin McCallister in “Home alone 2”.
I tried to find its energy but, I admit, it’s so immense that I’ve often been feeling overcome by tiredness. However, I’ve never stopped walking and I still have my aching feet.
I’ll be able to tell you what happened. Now I can write that I suffered the air conditioning, the unhealthy food and the expensive life: a normal salary of an Italian would not be sufficient to get in the middle of the month.
With the exception of receptionists of my hotel, New Yorkers are sociable and available people.
It’s amazing, but in New York there is the whole world and the foreigner’s perception is different compared to Italy. Here everyone works, regardless of skin color. This is my fondest memory of New York.
Not just the United States of America
At some point I missed my Italy; the food, the scents, the white streets of my Apulia, the blue of the sea, the immense space of the sky.
After years I returned to Naples. I wondered where the city was, despite the first time I was in love with it.
I didn’t feel safe in that streets full of dirty papers. As parents, the Neapolitans told me to keep an eye on my bag and the hotel, worthy of an episode of “nightmare hotel”, made me regret the brief stay in Naples.
I would be dishonest if I said I’d like to go back to the Naples. I’ll go back but not now, not until it will be so wounded.
Despite everything, my lovely pizza is worth a trip to Naples. There are the waterfront, the beauty that can’t be damaged even by a lot of dirty papers. And there was Daniela with her husband. I’m so happy to have met them. She’s the world you want, full of heart. I wish them well. I really hope to see you soon and I’ll expect you in my Apulia.
My Puglia … when I coming back from every trip, it’s more beautiful than before.
The candor of historic centers, the crystal clear sea, the flavors of Italian food …
The end of August: I’m here again, in the land of trulli, to order all memories, all pictures of this summer and start again from September, full of hopes, projects and dreams of new travel destinations.
E non sai quanto mi abbia fatto piacere a me Tizzi!
Dare un volto ad una persona con cui ci si confronta spesso via internet è come quando ci si rivede dopo tanto tempo…non a caso quando ci siamo incontrate mi è scappato un lapalissiano “CIAO DA QUANTO TEMPO!” 😀 invece di dire “ciao finalmente ci incontriamo”! Proprio perchè mi sembrava di conoscerti da anni!
Tanto che anche Orso mi ha confidato che eravate due volti conosciuti, pensa te!
Quanto a NY ti ho seguita via social durante tutto il viaggio, addirittura sul sito che mostra il volo in tempo reale sulla cartina 😉 Ma poi l’hai fatto bonificare il contenuto della valigia? hhaaha chissà dove l’avevano fatta cadere 😛
Devi dare una seconda occasione a Napoli, credo che quelle scene si possano tranquillamente vedere anche a Roma, Torino o Milano in prossimità di stazioni o quartieri in con presenza “intensiva” di immigrati. E poi c’è la: “Napul’ è na’carta sporca” che fa parte anche quello del pacchetto.
Ti ringrazio per aver sacrificato quel paio d’ore e per averle passate con me Tizzi, spero davvero di rivederci presto.
Un bacione grande quanto il golfo di Napoli! :*
Ma noooo! Che sacrificio d’Egitto??? Io sarei stata tutta la giornata insieme a voi! Vero, che poi ci pare di conoscerci da una vita.
Napoli lo so, merita sempre un’altra possibilità. Io ero proprio stanca quei due giorni. Credo di essere arrivata lì con poche ore di sonno. Questo ha influito non poco sulla percezione della città ma se penso a come si stanno riducendo le nostre bellissime città italiane, vedi Napoli o la stessa Roma, mi viene un coccolone al cuore. Non si possono trascurare così tanto questi nostri luoghi. Poi sai, volevo essere ultra sincera e scrivere di come ho davvero sentito lo stato delle cose. La pizza comunque si supera sempre. E quel lungomare… una fiaba.
New York… idealizzata, infinita. Auguro a chiunque di andarci prima o poi anche se non ha smosso Londra dalla prima posizione della mia “città preferita”.
Spero anche io di rivedervi presto. Uè, io voglio venire presto nella tua provincia ma anche tu, torna in Puglia che io ti aspetto!
Un bacio grande…quanto il golfo di Taranto!!! 😉
Le tue parole su NY mi hanno fatto pensare al mio ultimo viaggio là: aria condizionata troppo fredda, botta in faccia del caldo e dell’umidità quando esci dai locali, i piedi gonfi e le gambe stanche, e la gente gentile e disponibile, che in un paio di casi ci ha anche accompagnati per un tratto di strada.
Non vedo l’ora di leggere i tuoi racconti di questa città che amo, ma anche quelli di Napoli, dove sono stata una volta sola e per poco tempo, senza riuscire a innamorarmi di questa città.
Un bacione ?
Ah, se avessi trovato aria umida e calda (cosa successa solo a Washington) avrei anche potuto capire l’aria condizionata a palla. La tipa alla reception insisteva che l’aria condizionata in stanza fosse automatica e che non si potesse spegnere (meno male che poi è venuto in stanza il tecnico e ce l’ha spenta) ma addirittura alla nostra richiesta di alzare la temperatura, la tipa ci ha consigliato che dovessimo tenere a 10, dico 10, gradi! Da sotto la porta entrava l’aria gelida che stava in corridoio. Sono pazzi!!!! Vogliamo parlare dell’autista del bus “Megabus” (così sputtano un pò)? Alla richiesta di ben due persone di spegnere quella cappero di aria gelida, si prendeva gioco facendo il coglione al microfono “volete che la spenga?” Ma se in due ti hanno chiesto il piacere, spegnila cavolo! Alla fine a fine serata ha tamponato pure un’auto lasciandoci pure nel mezzo del Bronx a tarda serata. Guarda, lasciamo stare l’aspetto “vita da pinguino a New York”.
Per il resto la gente è stupenda. Mi hanno sorpresa, non me l’aspettavo. Sin da quando ho messo piede a New York e fino alla fine si sono dimostrate persone carinissime.
Napoli…io amo Napoli ma m’ha fatto male al cuore trovarla cambiata in peggio. Resta il fatto che ci sono anche là persone stupende, che il cibo continua ad essere un capolavoro e che la sua bellezza è sorprendente, problemi a parte.
Sono ancora alle prese con la mole di foto fatte a NY ma appena finisco mi metto a scrivere.
Grazie Silvia che passi dal mio blog, ancor più per la stima che nutro nei tuoi confronti.
Bacioni! 🙂
che agosto pieno di viaggi! Ti ho seguita sui social, mentre io stavo a casetta vedevo tutte le tue bellissime foto e un po’ di sana invidia c’era. 🙂
Non sapevo avessi anche incontrato Orsa! La voglio conoscere anche io! E vorrei conoscere anche te! Insomma, qua bisogna organizzare un meeting! 🙂
Ah ma che cara! Anche a me piacerebbe proprio tanto conoscerti. Speriamo presto.
Poi mi lusinghi, magari più che bellissime foto, diciamo pure che NY è bellissima. E immagino la sana invidia. Va vista almeno una volta nella vita.
Ti ringrazio per avermi seguita sui social e anche per essere passata qui, sul mio blog.
Ti abbraccio forte! 🙂
Prima di tutto, bentornata amica mia. Noi abbiamo seguito da due emisferi diversi, i nostri viaggi di agosto, riuscendo persino a comunicare, nonostante ci separassero, quanto?, undici ore di fuso orario? Magia dei social!
Mi soffermo sulle tue riflessioni, che hanno un gusto così fortemente settembrino. Il rientro, ritrovare la propria terra dopo un viaggio, prepararsi per un nuovo inizio, perdersi con malinconia nei ricordi. Capisco appieno ognuna di queste situazioni, perché le sto vivendo anche io.
Ma, sopra ogni cosa, mi collego alla tua bellissima frase: “Daniela è proprio il mondo che vorresti, pieno di cuore”. Non avresti potuto dire una cosa più vera e bella, al tempo stesso.
Anche io ho ampiamente sperimentato l’altruismo della nostra Orsa, credo che il suo modo di fare, così come il tuo Tizzi, mi abbiano sbloccata tanto in uno dei periodi in cui avevo smesso di credere nel blog. Vabbè, ci ricado costantemente in questi momenti no, ma sono le belle persone come voi, che mi rendono forte e mi fanno credere che, dietro ad uno schermo, c’è anche tanta meravigliosa verità.
Vi abbraccio entrambe con affetto,
Claudia B.
Siamo fortunate ogni volta che le persone belle ci onorano della loro amicizia. E tu pure mi onori della tua. Si, sono proprio fortunata!
Vi abbraccio tutte e due voi con tanto affetto.
🙂