Danzica è la città che non ti aspetti. Forse perché, turisticamente parlando, non è molto conosciuta.

Colorata, piccola, romantica, pulita, illuminata, bella.

Tornano i “reportage” di mia sorella che nel suo ultimo viaggio ha visitato Danzica.

“Chissà cosa c’è da vedere” ha pensato mentre confermava il volo per questa città al nord della Polonia.

Danzica
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Danzica nella storia più recente

 

“Una e trina”, Danzica è la città tripla, essendo unita alle sorelle Sopot e Gdynia

Storicamente fu una nota città mercantile, tanto che il suo porto ha rivestito notevole importanza nel commercio marittimo. Quello che non tutti ricordano è che Danzica ebbe anche un ruolo decisivo nell’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Hitler, infatti, era deciso ad avere il dominio della città per controllare i collegamenti tra Prussia Orientale e Germania.

Così, nel 1939, sulla penisola di Westerplatte, non molto distante da Danzica, i tedeschi attaccarono un deposito militare polacco. I 180 soldati polacchi resistettero alle truppe naziste per ben sette giorni.

L’invasione della Polonia, tuttavia, segnò l’inizio del conflitto mondiale.

Danzica
Monumento di Kindertransport, stazione ferroviaria di Danzica

La Polonia fu duramente colpita dalla guerra. Città come Varsavia e Danzica furono rase al suolo e oltre un milione di polacchi furono deportati.

Considerate, infatti, che in quegli anni, soltanto la metà degli ebrei europei, viveva in Polonia.

Sopot
Cigni a Sopot

Sopot e Gdynia

 

Se Danzica si lascia attraversare dal fiume Motława, le sorelle Gdynia e Sopot vantano la presenza delle fredde acque del Mar Baltico. La  prima è sostanzialmente la sede di cantieri navali, la seconda ha una lunga spiaggia, con tanto di molo da record, popolata da cigni affamati, pronti ad inseguirvi pur di raccattare qualche briciola.

Tra Sopot e Danzica fa da spola perfino una sorta di nave da pirati a cui si accede pagando un biglietto d’ingresso.

Imperdibile la bizzarra architettura della Casa Ubriaca (Krzywy Domek). La Casa Danzante di Praga deve essere una sua lontana parente.

Sopot
LA casa ubriaca (detta anche “casa curva”)
La nave dei pirati
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Danzica

 

Danzica è il cuore pulsante della città tripla. E’ nota come città dell’ambra tanto che Via Mariack è la via per eccellenza dei venditori di gioielli d’ambra.

Antico viale reale, la “Via Lunga” (Ulica Długa) di Danzica è un susseguirsi di colorate case dalle facciate romantiche.

La Piazza del Mercato, attigua alla Via lunga, è animata da locali e ristoranti. E’ qui che troverete la Fontana di Nettuno, simbolo della città, la Corte di Artù, uno dei più importanti musei della città, e il Golden Gate.

Sopot
Il funanbolo a Sopot

La Chiesa di Santa Maria di Danzica si caratterizza per essere la più alta della città in mattoni rossi. Pagando un biglietto potrete anche salire i 400 gradini che portano in cima al campanile.

Se cercate le altezze, non fatevi mancare un giro sulla ruota panoramica.

Danzica
Danzica

Danzica ama la natura. Oliwa Park (Oliwiski) è una immensa distesa di verde con fiori, laghi e piccole cascate. Chissà, potrebbe capitare che vediate passare una volpe a pochi passi da voi, come è successo a mia sorella.

Alle spalle del parco di Oliwa, non perdetevi la Cattedrale. In determinati orari sarà possibile assistere alle dimostrazioni musicali del suo organo meraviglioso. Non credo che al mondo ce ne sia uno uguale!

Se tuttavia al verde dei Giardini preferite quello di un campo di calcio, andate all’ PGE Arena Gdańsk, lo Stadio costruito appositamente per ospitare gli Europei di calcio del 2012.

Lungo il fiume Moldava fate caso a un altro dei simboli di Danzica. Crane è la ricostruzione di un’antica gru portuale.

Infine vi segnalo, tra le specialità gastronomiche della città polacca, i Pierogi, simili a ravioli ripieni.

Danzica
Danzica
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Altre informazioni utili

In Polonia vi toccherà mettere da parte gli euro a favor di zloty.

In città non c’è la metropolitana. I soli mezzi pubblici sono bus, treni e tram. E ovviamente ci sono i taxi. Le distanze sono però tranquillamente percorribili a piedi.

Leggi anche: Due giorni a Danzica, nel Nord della Polonia

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What to see in Gdansk 

 

Gdansk is the city you wouldn’t expect. Maybe because it is not very well known from the tourist point of view .

Colorful, small, romantic, clean, enlightened, beautiful.

Here’s the “reportage” of my sister on her last trip to Gdansk.

Gdansk in its recent history
 

Gdansk is the triple city. Sopot and Gdynia are its sisters.

Historically it was a well-known Merchant city. Its port has been very important in maritime commerce. But not everyone remembers Gdansk had a decisive role in the beginning of World War II. Hitler, in fact, was determined to have the domination of the city, to control the connections between East Prussia and Germany.

In 1939, on the Westerplatte peninsula, not far from Gdansk, the Germans attacked a Polish military depot. The 180 Polish soldiers resisted Nazi troops for seven days.

The invasion of Poland, however, marked the beginning of the world conflict.

Poland was severely affected by the war. Cities like Warsaw and Gdansk were flattened and over a million Poles were deported.

Consider, in fact, that in those years, only half of the European Jews lived in Poland.

Sopot and Gdynia

 

If Gdansk is crossed by the Motława River, the sisters Gdynia and Sopot boast the cold waters of the Baltic Sea. The first is the site of shipyards, the second has a long beach populated by hungry swans, ready to chase you for few crumbs.

In Sopot there is even a pirate ship, visitable paying a ticket and the bizarre architecture of the Drunken House.

Gdansk
 

Gdansk is the pulsating heart of the triple city. And it’s the land of the amber: in Mariack Street there’re amber jewelry sellers.

Ancient royal avenue, the “Long Street” (Street Długa) of Gdansk is full of colorful houses with romantic facades.

The Market Square, adjacent to the Long Street, is animated by people and restaurants. It is here that you will find the Fountain of Neptune, symbol of the city, the Court of Arthur, one of the most important museums, and the Golden Gate.

The Church of Saint Mary is the highest of the city. With a ticket you can climb the 400 steps leading up to the bell tower.

If you are looking for heights, don’t miss a ride on the ferris wheel.

Gdansk loves nature. Oliwa Park (Oliwiski) is wonderful for its flowers, lakes and small waterfalls. Who knows, you could see also a fox, walking not far from you, as happened to my sister.

If you prefer the green of a soccer field, visit the PGE Arena Gdansk, the Stadium built to host the European Football Championships in 2012.

Along the Moldava River, there’s another of Gdansk’s symbols: the reconstruction of an old port Crane.

Finally I’d like to mention The Pierogi, a gastronomic specialties of the Polish city, similar to stuffed ravioli.

Remeber that the money of Poland is the zloty and that there is no subway in the city but just bus, train and tram. And of course there are taxis.

 

 

 

 

11 Replies to “Danzica e dintorni: cosa vedere nella città polacca”

    1. Mi piacerebbe molto ma no, io non sono mai soddisfatta. Se lo sono non succede mai niente. Però ti ringrazio moltissimo.
      Doppio grazie perché in questo post ci sono soprattutto i tuoi, i vostri ricordi. 😉

  1. Solo qualche settimana fa avevo letto di Danzica e mi era subito piaciuta: forse perché è ancora una destinazione poco nota, o forse perché c’è stato subito feeling con questa città. Magari prima della fine dell’anno…

    1. E’ senz’altro una meta economica oltre che interessante. Ignoravo completamente la sua esistenza e pure la sua storia. Non è proprio vicina alle più note città del Sud della Polonia ma, avendo tempo, si potrebbe anche pensare di abbinare il Nord alla più nota parte meridionale.
      Fammi sapere quando ci vai! Mi piacerebbe conoscere il tuo parere.
      Ciao Silvia!

  2. Cioè io vado su Google, cerco Danzica e mi esce il tuo blog! Mi sono subito fiondata a leggere! Cavoli mi ero persa questo post Tizzi, che meraviglia di città!
    Già che si trova all’estremo nord, affaccia sul Baltico, ha queste architetture pazzesche e in più è economicissima! Mi piace da matti!
    Sto cercando di percorrere una sorta di tour delle città anseatiche (se ci riesco) e Danzica era quasi quasi la prossima meta. Sai che quando sono tornata da Cracovia non ho cambiato gli zloty che mi sono avanzati apposta per ritornare un giorno? Chissà! 😉

    1. Davvero???????????
      Di Google intendo.
      Comunque si, Danzica è economica. Ah, questa è tappa di mia sorella che, per fortuna, mi aiuta ad allargare gli orizzonti. Tra l’altro le è piaciuta molto. Forse proprio perché la sottovalutava. Pensa, ha speso solo 130 euro per cinque giorno (volo e hotel).

  3. Da quanto tempo punto la Polonia! È una meta che ho in mente da tanto. Ti ringrazio (e ringrazio tua sorella), per avermi fatto conoscere Danzica, perché non l’avevo presa in considerazione.
    Invece è stupenda, allegra, colorata, ricca di storia! Ma poi non so, mi ha trasmesso una bellissima sensazione ?! E che foto ragazze, complimenti!
    Un abbraccio,
    Claudia B.

  4. Ciao Tiziana, mi confermi quello che avevo già sentito riguardo a questa città. Mi piacciono questi luoghi dove sembra che il tempo si sia fermato!
    Sarebbe bello includerla in un viaggio che comprenda anche Breslavia e Cracovia, anche se sono distanti!

    1. E si, in effetti, Pietro, distano un pò. Però se si ha disposizione più del week end si può allungare. Io ormai adoro i viaggi che comprendono più tappe, diciamo che amo concentrare. Però mia sorella, protagonista del viaggetto a Danzica, a furia di farsi i classici tre.4 giorni, si sta girando l’Europa!

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