“Il mare da una parte, le montagne alle spalle, il paesaggio meraviglioso.”

E’ quello che deve aver pensato l’imprenditore Stefano Rivetti, quando ebbe voluto che anche Maratea, come Rio, avesse il suo Cristo Redentore.

Maratea, Cristo Redentore
Maratea, Basilicata

Fu così che nella seconda metà del 1900 iniziarono i lavori per la costruzione della statua, inferiore, quanto a dimensioni, solo a quella della città brasiliana.

Christ of Maratea
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La festa di San Biagio, il 14 maggio, non mi consente di avvicinarmi con l’auto sulla cima del Monte che porta lo stesso nome del Santo.

Dal complesso di casette salgo i tornanti a piedi senza nemmeno accorgermi della fatica. Una lunga processione accompagna festosa la statua del Protettore fino alla chiesetta di San Biagio.

Mi inerpico insieme agli abitanti attraverso una scorciatoia tra case abbandonate fino alla piazzetta.

Maratea
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Maratea
La chiesa di San Biagio
Maratea
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I fuochi d’artificio in pieno giorno, la gente in festa, i canti rivolti al Santo nonché “avvocato” di Maratea (secondo il testo cantato dagli abitanti lucani). Le bancarelle, la piazzetta piccina con l’albero sotto cui cercare riparo dal sole. E poi il Cristo con le braccia distese che, di spalle al belvedere, guarda proprio alla Comunità in festa.

Maratea
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Maratea
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Il Cristo di Maratea

Mi avvicino al Cristo che ad ogni passo mi appare nelle sue dimensioni reali. Sembra che voglia toccare il cielo. Abbasso lo sguardo e il panorama è immenso. Un mare infinito con le montagne dietro la lunga costa.

Da qui Calabria, Campania e Basilicata sono tutte insieme in un solo sguardo. E’ incredibile.

Penso a Rio e mi chiedo quando la lascerò entrare tra la lista delle prossime mete di viaggio.

Maratea
Dal belvedere di Maratea, lato Calabria…
Maratea
… e lato Campania.
Maratea, Cristo
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Maratea
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Una spiaggia nera

Cambio prospettiva. Dall’alto del belvedere scendo sulle spiagge dalla sabbia scura.

La “spiaggia del Macarro” è davvero suggestiva. La si raggiunge percorrendo un breve percorso all’ombra di una pineta, non molto distante dal Monte San Biagio.

La spiaggetta, nera per via dell’origine vulcanica, è incantevole nonostante io sia abituata alla costa dorata del mio Adriatico, dall’altra parte degli Appennini per farla breve.

Maratea
La sabbia nera di Maratea
Maratea - spiaggia nera
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Siamo a maggio. La spiaggia di Maratea non è per nulla affollata e gli accessi non si pagano ancora. Si respirano pace e tranquillità.

Giusto un appunto vorrei fare. Trovare le indicazioni stradali per tornare sulla Sinnica, la strada che attraverso il Parco del Pollino concede di tornare in Puglia, non è stato semplice.

Abbiamo fatto non poche ore di viaggio per arrivare fino a qui ma, vi posso assicurare, ne è valsa la pena.

Maratea
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Maratea: the Italian town that dreams Rio

“The sea on one side, the mountains on the other side, a scenic landscape.”

The entrepreneur Stefano Rivetti must have thought about this when he wanted that Maratea was like Rio: a town with its Redeemer Christ.

So, in the second half of the 20th century, Basilicata started the construction of the statue.

Now it’s second only to the Christ of the Brazilian city.

On 14 May, at Maratea it’s traditionally the feast day of San Biagio.
A long procession accompanies the statue of the Protector to the little church of San Biagio, on the top of the Mount with the Christ.

I follow the inhabitants through a narrow street with abandoned houses towards the square.

The Christ of Maratea

Fireworks in daylight, the people, the songs for the Saint, the “lawyer” of Maratea (according to the text of their song). The stalls, the little square with the tree under which find some shelter from the sun. And then the Christ with open arms that, with his back to the sea, looks at the community and the church.

I get close to the Christ. At every step it appears to me in its real dimensions.
From here the view is immense. An infinite sea with the mountains behind the long coast.

Calabria, Campania and Basilicata are all together in one look. It’s incredible.

I think of Rio and I wonder when it will be my next travel destinations.

Then I change in perspective. From the top of the belvedere I go to the beaches of dark sand.

A black beach

The beach of Macarro is really impressive. It is near a pine forest, not far from the Mount of San Biagio.

The beach, black because of the volcanic origin, is enchanting, although I’m used to the gold sand of my Adriatic, on the other side of the Apennines.

We are in May. Maratea beach is no full of people and the accesses are not still behind paywall.
There’s quiet.

Just a note I would like to do. It’s not easy finding directions to the Sinnica, the road that through the Pollino Park allows to return to Puglia.

For the rest, I can assure you, Maratea is worth visiting.

 

 

 

8 Replies to “Un giorno a Maratea: il borgo italiano che sogna Rio”

    1. Non posso darti torto. La Basilicata ha il mare, le montagne e pure Matera che è una delle città più belle al mondo.
      Piccola ma talmente ricca!
      Maratea ha dei panorami stupendi. Sono felice di vivere in Puglia e poterla raggiungere con frequenza.
      Grazie per aver lasciato qui la tua opinione su quella che è anche la tua regione.
      Ti abbraccio.

  1. Tizzi non mi vedevi mentre mi sbracciavo per salutarti nello scatto che inquadra la Campania? 😛 Quanti bei posti che abbiamo dietro l’angolo vero? Maratea d’estate si riempie di gente da ogni parte d’Italia: la sagra di paese, gli abitanti e i fuochi *_* hai fatto bene a visitarla fuori stagione. Comunque era una splendida giornata di sole dalle foto!
    Ho capito bene Rio nella tua to-do-list? Che bel viaggione! 😉
    Buon WE!

    1. Si Daniela, sebbene non ti abbia vista sappi che ti ho pensata là, dietro quelle montagne!
      Era un bel giorno di sole. Nonostante avessi un cappellino mi sono pure scottata la mia delicata faccia. Ora sfido il sole a farmi altri danni: ho comprato un ombrellone al posto del cappello.
      Rio per ora dovrà aspettare. Prima viene il Nord America. Poi tornerei in Asia, poi l’Africa, poi ancora l’Australia e finalmente il Brasile. Spero di campare abbastanza per vedere tutti questi luoghi.
      Buon WE anche a te Sorella Orsa!

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