Grazie all’Hashtag Guardacomeviaggio di Anna, blogger di Profumodifollia (follemente innamorata dei viaggi), ho l’occasione di raccontare un po’ di me, di come viaggio.
Vi lascerò sbirciare nella mia vita, mostrandovi le mie abitudini di viaggio in 5 semplici punti.
Dove dormo
E’ incredibile quanto il viaggio sia capace di incidere sul mio modo di essere… esigente.
Insomma, da una che è in lotta continua contro germi e batteri, voi ve lo aspettereste che è capace di dormire ovunque, ma proprio ovunque? Parola d’ordine “essere in viaggio” perché altrimenti il mio essere schizzinosa non si schioda da me.
Orbene, pur di inseguire la tendenza al risparmio, a favore di un giorno di viaggio in più, mi accontento di passare la notte in aereo (scegliendo, quando possibile, i voli notturni), in aeroporto, nel camerone di un convento di suore, in un hotel o in una guest house di qualunque ordine e grado purché non manchino finestra e bagno in camera.
Ovviamente, tutto ciò comporta il rischio di non sapere mai a cosa andare incontro.
In uno dei più recenti viaggi, per fare un esempio, nel mio letto si è intrufolata una blatta che mi camminava sul fianco (e sotto la maglietta, mica sopra). La sensazione di “tic tic tic” delle sue zampettine, mi fa ancora venire la pelle d’oca. Voglio precisare che la guest house in questione non lasciava affatto a desiderare in quanto a pulizia. Evidentemente la blatta (e vi dico che il paesello ne era pure pieno), sarà entrata di certo da un bucherello nel muro del bagno, fatto apposta per far defluire all’esterno l’acqua della doccia. Una volta tappato, gli incubi sono finiti.
Il più bel posto dove abbia dormito? In uno spazioso bungalow a Chiang Rai, in Thailandia.

Dove mangio
Quando sono in viaggio, cerco di fare attenzione. Temo i virus intestinali come non immaginereste, io che già coi mal di testa metto a soqquadro l’equilibrio precario del mio stomaco. In genere sono out i ristoranti, che sarebbero un’ottima alternativa ai supermercati. Tuttavia con il “take away” alias “compra, vai e mangia” riesco a fare un salto nei posti più carini.
Lo Street Food? Se intendete quelle bancarelline improvvisate in strada, sappiate che mi danno l’idea di cibo e padelle lavate nella bacinella con la stessa acqua da 24 ore. Anche se, a dir la verità, quando è fame, è fame. In quel caso, sappiate, non aspettatevi piogge o nevicate.
In quanto ai piatti tipici del posto, dove non arrivo a trovar coraggio io, ci pensa mio marito. Se so che il Durian ha il sapore di cipolla lo devo a lui (ovviamente non posso confermare).

Come mi muovo
Metro, bus, tuk tuk, barca, camminata, auto, e… aereo.
L’aereo è il mezzo che più preferisco. E’ così bello stare tra le nuvole e vedere il mondo da lassù, che un viaggio da 12 ore lo percepisco lungo quanto una sola ora.
E poi c’è la metropolitana, veloce e così semplice da capire. A fermata corrisponde luogo, più facile di così!


Le attrazioni che scelgo
I monumenti principali, i luoghi naturalistici più gettonati sono le attrazioni che non voglio perdere. Adoro gli angoli più curiosi tipo la casa più piccola, la via più stretta, il posto dove è stato girato un film o dove è stata ambientata una celebre storia. Ancora, i negozi con i prodotti tipici, le librerie, i giardini, i luoghi per bambini, quelli dove respirare la cultura del luogo, i musei di Storia Naturale e quelli gratuiti.
Come Anna, anch’io spulcio le informazioni su TripAdvisor.

Strane abitudini
Svegliarsi presto al mattino e fare un pranzo a colazione sono due abitudini di viaggio su cui non transigo. Davvero trovo inutile spendere fior di quattrini per fare un viaggio e restare a dormire solo per il piacere d’essere pigri.
Come faccio a non andarmene in giro con la faccia da zombie? Lo devo alla (breve) pennichella pomeridiana fatta rigorosamente, quando possibile, sull’erbetta di un parco.
Altra mania è l’attrazione per le spille comprate da Hard Rock Cafe e negozietti in genere. Di spillette ne ho la borsa piena!

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Guardacomeviaggio: 5 ways to travel
Thanks to the hashtag Guardacomeviaggio by Anna, blogger for Profumodifollia (madly in love with travel), I can write something about me, about my way of being traveler.
I’ll let you peek into my life, showing you my travel habits in 5 simple points.
Where I sleep
It’s incredible how the journey is able to affect the way I am … so picky.
Despite my constant struggle against germs and bacteria, I’m able to sleep anywhere; watchword “be on travel”.
To save money in favor of one more travel day, I prefer sleep on the plane (choosing, whenever possible, night flights), at the airport, in the dormitory of a convent of nuns, in a hotel or in a guest house of whatever order and degree as long as there’s a window and a private bathroom.
Obviously, there’s the risk of not knowing what’s coming.
In one of my most recent trips, for example, in my bed, there was a cockroach that walked on me (and under my shirt!). The feeling of its little paws on mys skin, still gives me goosebumps… I want to clarify that the guest house was clean but, evidently, the cockroach (and the village was full), will certainly entered through a small hole in the bathroom wall, to drain outside the water. Once closed, the nightmares are over.
The most beautiful place where I’ve slept? In a spacious bungalow in Chiang Rai, Thailand.
Where I eat
When I travel, I try to be careful. I fear intestinal virus considering that also my headaches give me trouble with the precarious balance of my stomach.
In an attempt to save money, the restaurants are generally out (even if they are a great alternative to supermarkets). However, with the “take away” (so “buy, go and eat”), I can buy something to eat in the loveliest places.
Street Food? If you intend those little stands improvised in the street, you should know that they give me the idea of food and pans washed into the bowl with the same water since 24 hours. Although, to tell the truth, everything is good when you’re hungry.
Talking about local cuisine, when I don’t have courage to taste something, there’s my husband. Thanks to him I know that Durian has the taste of onion (but I can not confirm).
How I move
Metro, bus, tuk tuk, boat, walking, car, and … by plane.
The plane is my favorite. It ‘so nice to stay in the clouds and see the world from up there!
And then there’s the subway, fast and so easy to understand.
The attractions that I choose
The main monuments and the most popular natural attractions are those that don’t want to miss. And then there are the more curious corners: the smallest house, the narrowest street, the place where it was filmed a movie or where a famous story was set. And then also shops with typical products, bookshops, gardens, areas for children, the ones where you can breathe the local culture, the museums of Natural History and the free ones.
As Anna, I read TripAdvisor.
Strange habits
Waking up early in the morning and to have a lunch for breakfast, are two travel habits very important for me.
If it’s possible, I just try to rest some time onto the lawn of a park.
Another craze is the attraction for the pins of Hard Rock Cafe and shops in general. My purse is full of them!
Ah mamma mia la blatta che ti cammina addosso, che paura! Come dici tu a volte purtroppo capita anche nei posti non infimi: io una volta a New York mi sono ritrovata un bel topo in camera, hai presente quelli che rovistano nella spazzatura? Lui invece rovistava nella mia valigia 😉
Anche io amo svegliarmi presto al mattino in viaggio, in modo da vedere più cose.
Grazie per aver condiviso le tue abitudini, è sempre bello sapere come viaggiano gli altri ed eventualmente trovare ispirazione.
Buona domenica 🙂
Il topo è l’incubo peggiore di mio marito. Se fosse stato al tuo posto, sarebbe scappato dall’hotel in men che non si dica.
Grazie a te per aver letto questo post.
Buona domenica anche a te! 😉
Io volevo cambiare hotel ma purtroppo avevo già pagato per le notti successive, quindi con molta insistenza – e qualche lacrima – ho convinto la ragazza della reception a darmi una stanza qualche piano più su 😉
Si però una rattizzazione, che ne so, pure loro! Maronn però. Dopo di questa sei pronta a tutto in viaggio!
Ciao Tiziana anche il mio must have è il bagno in camera. Ma più per Orso che per me, non ci provo neppure a proporgliela una camera con bagno condiviso: c’è il rischio di non partire affatto!
Bellissima la foto dell’aereo che sorvola il deserto giordano! *_*
In merito all’HR anche io dovrò virare sulle spillette, mi piacciono di più le magliette ma hanno subito un’inflazione tale che con quei soldi ci paghi un volo A/R.
Hhahah scusa ma non posso fare a meno di notare i 7 cm di distanza dallo spider volto! Hai fatto bene, germi&batteri a gogo!
Saluti!
Ps: perchè non carichi un plugin di quelli che ci possiamo registrare così da ricevere una notifica quando pubblichi un post? 😉
Guà se fosse stato quello del film (reale, intendo) ai germi non ci avrei pensato proprio! Bè, quando viaggio mi rassegno comunque a non pensarci.
Sul plugin… ci penserò, anche se, in genere, pubblico il fine settimana. Vale questa notizia al posto del plugin?
Saluti a te, sorella Orsa.
Proprio stanotte ho sognato casa mia invasa dalle blatte! Ma addirittura addosso mentre dormi AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!! Se succedesse a me finirei in una casa di cura, ne sono sicura! @_@
Pure io colleziono spille dell’Hard Rock, però le tengo chiuse in un cassetto. Sullo zaino ho troppa paura di perderle o di rovinarle, anche se adoro il tuo! Mi piacerebbe trovare un modo per metterle in un quadro, ma non ho idee.
Grazie per aver partecipato cara 🙂
In effetti ho anch’io paura di perderle quelle costosissime spillette, Ecco perché la borsa l’ho infilata in un’altra di plastica trasparente e la uso pochissimo. Diciamo che è più da esposizione e diciamo pure che anche io ho pensato di metterle in un quadro, disponendole in modo da creare una chitarra, proprio come sono esposte negli Hard Rock.
Le blatte… non pensavo ma sono sopravvissuta. Ora mi tocca trovare il coraggio di cibarmi di vermi e sono pronta a tutto. 😉
Grazie a te per aver creato questa iniziativa!
Baci baci.
hahahah come sai io e le blatte invece siamo grandi amiche! 🙂
Mi ha fatto sorridere quando dici che un volo da 12 ore è come fosse 1, anche per me è così!
Eee si. Io adoro stare in aereo. Mi piace guardare fuori dal finestrino, guardare i miei vicini di posto, parlarci (un po’ meno svegliarli se devo andare in bagno), ascoltare le hostess, volare tra le nuvole, atterrare, l’aereo che prende la rincorsa per decollare, alzarsi in volo, sentirmi frastrornata quando l’aereo fa le sue curve in cielo. Adoro, adoro, adoro. Le blatte invece non credo mi saranno mai simpatiche quanto le formiche, ma dopo la battaglia nel letto, finita 1 a zero per me, forse ci penserò a essere meno schifata (sensi di colpa in agguato).
Ciao Cris! Bacissimi!
Un post simpaticissimo!! Io invece in viaggio sto diventando sempre più esigente, sarà la vecchiaia!! eheheh…