Sono tornata dalla Thailandia con addosso la sensazione di essere sotto l’effetto di un incantesimo. Mi sento più rilassata e guardo i posti di sempre con uno sguardo nuovo, difficile da definire… è come se stessi ancora sognando.

Ci sono tante cose che ho apprezzato della Thailandia, come pure altre cose mi hanno lasciata perplessa.
La Thailandia mi ha regalato mille ricordi e mille sorrisi
Le persone sono quelle che mi hanno dato più di tutto: i sorrisi, la gentilezza, la disponibilità. Il loro ringraziare, il loro salutare solo perché gli si passa di fianco.
Il rovescio della medaglia sono i tassisti thailandesi, affamati di soldi tanto da farti fare il doppio giro prima della fermata, tanto da manomettere il tassametro a fine corsa, da fingere di dimenticare di darti il resto, tanto da mentire sugli orari di apertura di Wat Pho e Palazzo Reale e consigliarti di ingannare il tempo con un giro per i Klongs.

Sentirmi inglobata nella lentezza dei thailandesi è ciò che più in assoluto mi mancherà. In Thailandia sembra che nessuno abbia fretta. E’ così contagioso quando tutti intorno a te sono così rilassati che farsi fare un massaggio sarebbe solo la ciliegina sulla torta. Aggiungete le musiche tipiche e bellissime ballerine con begli abiti che si muovono sinuose e leggiadre come alghe cullate dalle onde del mare.

A tanta leggiadria fa contrasto il Muay Thai, altrettanto tipico. Non è inusuale notare Thailandesi ai Night Bazar mentre seguono gli incontri in diretta TV. “Good” ti dicono orgogliosi dello sport Nazionale. Queste lotte imparentate con la boxe iniziano con un rituale tutto particolare e non disdegnano nemmeno la presenza di atlete donne. Si faranno male davvero?

Quando vado in un posto non posso fare a meno di accendere la TV. Ecco finalmente un talent del genere X Factor ma Made in Thailandia, le soap opere stile “CentoVetrine” italiano in cui capisci che a volte i thailandesi chiudono nei cassetti i sorrisi per far posto a lacrime e tragedie sentimentali e, dulcis in fundo, i film indiani degni del più ambito dei premi per la categoria (uff, Talent e Film Indiano non si lasciano importare, sono stati rimossi da youtube).

Musicalmente parlando, dopo averli visti ad un loro concerto, ho deciso di importare in Italia i “25 hours”, talmente famosi, evidentemente, che hanno una loro linea di abiti. Da notare la prossima moda delle maniche extra-lunghe.

In tendenza anche la passione per i Pokemon. Per le strade di Bangkok, in molti erano alle prese con telefonini e animaletti venuti dal mondo dei cartoon.
Togliersi le scarpe per entrare nei templi e pure nelle guesthouse. Nulla di complicato per me che adoro stare a piedi scalzi.
Parlare con i thailendesi non è mai stato più facile. Non mi spiego come facessimo a capirci anche quando non ci capivamo!
La cucina Thailandese: deve essere il pane che mi fa ingrassare. Loro, nonostante carne e frittura, sono magri come acciughe.

I monaci buddisti sono timidi, simpatici, socievoli, portano pace. Cercano loro stessi di poter chiacchierare.
La religione può essere “l’oppio dei popoli” ma quando c’è rispetto reciproco è solo la pagina di uno stesso libro.
In Thailandia vivi il qui e ora nella maniera più assoluta possibile. Il tempo poi, puoi inquadrarlo da due punti di vista diversi. Così sui cibi, puoi trovare le etichette di scadenza che riportano date “apparentemente” lontane; il 2559, per esempio.

C’è sempre un momento per celebrare la patria con l’Inno Nazionale. Alle 8 di mattina i canali TV trasmettono simultaneamente il canto patriottico mentre, fosse pure tardo pomeriggio, se vi trovaste in un luogo pubblico non vi resta che alzarvi in piedi e restare immobili. Una sorta di Flash Mob.
Ai Thailandesi piace fare sport tutti insieme a suon di musica, tanto quanto noi amiamo dilettarci in zumba e balli di gruppo. Eccomi mentre mi cimento tra di loro (scusate la qualità di video, al buio si aggiungono gli scherzetti di youtube).

La Thailandia è traffico, caldo, umidità, natura, risaie, fiori, templi, animali in pessime condizioni, animali amati e coccolati, pacatezza, educazione, sporcizia, pulizia, finzione, verità, ospitalità, contrasti.
Ed è avventura pura. Notate il mio terrore alla partenza sul fiume Mekong (Triangolo d’Oro): una barchetta a pelo d’acqua su un fiume enorme e grigio-marrone.

La Thailandia, lì per lì, non mi pareva potesse entrarmi nell’anima. Ora che le sono lontana capisco tutti coloro che se la portano nel cuore. Un viaggio talmente bello che mi pare di aver sognato tutto.
ขอบคุณ ประเทศไทย
Grazie, Thailandia

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The spell of Thailand
I came back from Thailand with the feeling I’m under an enchantment. I’m more relaxed and I take a new look at the places where I live. It’s like I’m still dreaming.
I appreciate a lot of things about Thailand; other things have left me puzzled.
People are those who gave me so much: smiles, kindness, availability, their thanks.
The downside are the Thai taxi drivers so desperate for cash that drive round the block twice, tampering with the meter, pretending to orget to give you the change, lying that Wat Pho and Royal Palace are closed so it should be better if you go through the Klongs.
I was overcome with the slowness of the Thais: this is what I will miss the most. In Thailand it seems that nobody is in a hurry. Well, when all around you are so relaxed, a massage could be just the icing on the cake. Add the typical music and beautiful dancers with beautiful clothes that move sinuous and graceful as seaweed rocked by the waves.
The opposite is the Muay Thai, also typical. At Thai Night Bazaar you can see people who are watching the matches on TV. “Good,” they tell you, proud of their national sport. These struggles related with boxing begin with a charateristic ritual and don’t disdain even the presence of female athletes.
On the TV there are also Talent Show Made in Thailand, soap opera like our italian “Centovetrine” ( so you realize that sometimes the Thais close in the drawers their smiles to make way for tears and sentimental tragedies) and Indian movies, worthy of the most important awards in their category.
Musically speaking, after seeing them at their concert, I decided to import in Italy the music of “25 hours”, so famous that they have their own clothing line. Look at the extra-long sleeves, maybe it will be trending tomorrow.
In trend there’s also the passion for Pokemon. On the streets of Bangkok, many people were struggling with phones and animals come from the world of cartoons.
Take off your shoes to enter in temples and even in the guesthouse. Nothing complicated to me that I like taking off my shoes.
To talk with thai people has never been so easier. I can’t explain how we did understand even when we didn’t understand!
The Thai food: I think the bread makes me fat. Despite meat and frying they are lean as anchovies.
Buddhist monks are shy, friendly, sociable.They love talking with other.
Religion can be “the opium of people” but when there is mutual respect is just the page of the same book.
In Thailand you can live “here and now” in the most absolute way. And you can frame the time into two different points of view. So on food boxes, you can find the expiration labels with “apparently” distant dates: 2559, for example.
There’s always a time to celebrate the Country with the National Anthem. At 8 A.M., all TV channels simultaneously broadcast the patriotic song while, even in the late afternoon, if you are in a public place you just have to stand up and stand still. A sort of flash mob.
Thai peolpe like playing sports with music, all together.
Thailand is traffic, hot, humid, nature, rice, flowers, temples, animals in poor condition, pampered animals, calmness, good education, dirt, cleaning, fiction, truth, hospitality, contrasts.
And it’s pure adventure. Notice my terror at the start of the Mekong (watch the video): a little boat on a big and gray-brown river.
I didn’t think that Thailand could be enter in my soul. Now I understand all those who have it in their hearts. At the end of this wonderful journey, I think I have dreamed it all.
ขอบคุณ ประเทศไทย
Thanks, Thailand
Non riesco a caricare i video!!! Mi sa che mi tocca aspettare domani mattina in ufficio, sperando in un momento tranquillo.
Comunque dev’essere stato un viaggio fantastico ?
Il clima com’era, caldo e afoso o sopportabile?
Si, fantastico lo era a tal punto che faccio fatica a tornare alla quotidianità. No, non svegliatemi!
In certi momenti della giornata faceva un caldo umido che un qualsiasi negozio con aria condizionata era un sollievo. Mi chiedevo spesso se senza tanto smog sarebbe stato meno afoso. In generale le nuvole della stagione delle piogge (e pioveva a dirotto ma per circa mezz’ora all’incirca tutti i giorni) allietavano parecchio perché col sole… Il nord thailandese è più fresco. Tutto sopportabile, comunque.
Bentornata! 😉
Ti è proprio entrata nel taschino la Thailandia, eh! Che belle parole che hai usato per descriverla, proprio di pancia.
E come darti torto: a parte il cibo, i paesaggi con i templi, l’elefantoterapia ecc quello che rimane nel cuore è proprio la gente! Soprattutto quando è accogliente poi!
Coinvolgente la musica del ballo di strada, scommetto che non hai proprio resistito ^_^
Hahahah non ci posso credere che hai guardato le telenovelas asiatiche! Com’era la versione di Grecia Colmenares con gli occhi a mandorla!?
E adesso devo andare su Aliexpress a cercare assolutamente quella maglietta! Ma guardalo lui…l’atteggiamento depresso, la scritta NEVER e le maniche! hahahahahh ho riso per 10 minuti 😀 😀
Aspettiamo gli altri post!
Un bacio Tizià e bentornata ancora!
Grazie Daniela! Con quel “bentornata” mi ricordi tutta l’accoglienza ricevuta durante il viaggio. Poi ci scriverò su qualcosa. Il musicista dalle maniche lunghe stava così perché imitava i modelli che poco prima avevano sfilato. Ci fosse stato uno che sorrideva appena appena! Mammmmma mia!
La musica in strada? No, non ho resistito proprio! Grecia Colmenares è proprio la mamma delle telenovelas… sempre tristi, sempre alle prese con i problemi stavano!
Guà, non vedo l’ora di raccontare tutto il resto!
Un bacio a te, Daniela.
Ciauuu 😉
Bello, bello!
La Thailandia è magica, anche io non credevo mi avrebbe stregata a tal punto, e invece sono tornata innamorata.
I tassisti di Bangkok hanno fatto innervosire anche a me: tra quello che ci ha portato dall’altra parte della città (“non aveva capito”, dice) a quello che mi dà 30 bath in meno e – quando protesto – mi fa anche cenno di non rompere tanto.
Un bacione cara!
Questa cosa del resto mancante è successa anche a me. Alla fine ce lo davano, ma ci provavano sempre a fare “gli gnorri”. Per tutto il resto, si, è amore. Non colpo di fulmine, nel mio caso, ma quando l’ho lasciata, l’ho apprezzata di più e l’ho amata anch’io.
Ciao Elisa, ti do quell’abbraccio che mi sarebbe piaciuto darti lì, a un giorno di distanza dall’incontro con gli elefanti! 🙂
Caspiterina che faticaccia scrivere in italiano e in inglese. Lo facevo anche io ma ci ho rinunciato… Spero di non aver fatto male :/ Mi ha colpito quello che dici sulla gentilezza dei thailandesi: noi italiani non ci siamo abituati!
Ciao Roberta. In verità faccio la faticaccia per me stessa, per ampliare il mio vocabolario povero di parole inglesi. Se funziona? Dopo tanto, si, inizia a funzionare!
Concordo con te, noi italiani non siamo proprio abituati alla gentilezza (eccezioni a parte). Vedere chi urla, chi litiga in pubblico… loro sono più discreti, più educati, più pazienti.
Un bell’esempio. 😉
Sto meditando sulla Thailandia, perciò recupero tutti i tuoi post che mi sono persa. In realtà avrei già scelto la meta per la prossima estate, ma tra il tuo reportage sulla Thailandia del Nord e la preview di Donnavventura, ho avuto un arresto momentaneo. E ho seriamente iniziato a pensare a questa nuova possibilità.
Con le tue riflessioni molto vere su questa terra, mi stai ancor più incuriosendo!
Claudia B.
Non so dove avevi intenzione di andare ma la Thailandia, per quanto piaccia o meno (questo è vero soprattutto per Bangkok) è da visitare. Quello che più mi manca dei thailandesi sono il loro sorriso, la loro calma e la loro buona educazione. Ti aiutano ogni volta che ne hai bisogno. Solo truffatori e taxisti lasciano pensare. Ma il resto è stato un insegnamento di vita. La Thailandia sa essere anche una meta economica (aereo a parte). Il volo lo avevo prenotato mesi e mesi prima e con 100 euro in più (il totale sarà stato un 600 andata e ritorno, a persona) ho fatto anche una sosta di due giorni in Giordania, dove avevo fatto scalo. Meglio di così non potevo andare. E ovviamente ringrazio sempre mio marito che mi regala viaggi meravigliosi.
Scoprire la Thailandia con i tuoi occhi e le tue parole ha un senso di poetico e delicato che non è facile da spiegare. Credo proprio che ti sia entrata nell’anima e che ora tu riesca a raccontarne l’essenza con naturalezza.
Come camminare a piedi scalzi in un prato. ?
I piedi al fresco, a contatto con il pavimento… Mi ha lasciato qualcosa dentro la Thailandia. La calma, la pazienza, l’educazione che pure fanno la lotta con i contrasti.
Grazie per essere passati di qui! Vi abbraccio 🙂