Dedicato a Daniela, per la sua sezione di #ilmiobagaglioper …
Capiamoci. Per fare una valigia non c’è una lista ufficiale di cose da metterci dentro. Tutto dipende da dove state andando, quanto tempo starete via e quanti anni avete.
Se decidessi di partire per spiagge assolate non mi verrebbe in mente di portarmi dietro l’attrezzatura che mi occorrerebbe se andassi in montagna. Il viaggio dura una settimana? Mica mi porto dietro l’intera casa! E se poi mi chiamassi Marcolino e avessi quattro anni, in valigia ci metterei solo trenini, spazzolino da denti, cappellino, un giornalino, il leoncino e il costume (da un’intervista realmente realizzata eh!). Si, insomma, avete presente la valigia del protagonista di “Nicolas e i suoi genitori”? Ecco, a una certa età puoi pure pensare di poter fare a meno della biancheria.
Al di là di tutto, non si può non ammettere che ci sono alcune cose essenziali a prescindere da dove avete deciso di andare.
Cosa metto in valigia quando viaggio
Documenti, biglietti per le partenze, carte di credito, medicinali, cellulare, macchina fotografica e rispettivi ricaricatori, il cambio nonchè punto dolente capace di aumentare, da solo, peso e volume della valigia.
Poniamo il caso che abbiate bagaglio da stiva e bagaglio a mano. Vi dirò la verità, io metto in conto (e faccio corna) di poter perdere la prima. Che ne so, fa che sbaglia destinazione e s’imbarca su un altro aereo… Allora, almeno un cambio cerco di infilarlo nel bagaglio a mano.
Ne potete dedurre che il mio bagaglio a mano, per quanto piccolo possa essere, contiene l’indispensabile, perchè tutto il resto, dopo tutto, potrei eventualmente acquistarlo all’arrivo.

Indi, iniziamo dal bagaglio da stiva, quello carico di.
- un paio di scarpe, ciabattine, due asciugamani, pigiama, un maglioncino, calzini, biancheria intima, ricambio, qualche molletta e uno spago (di quelli che mio padre usa per impacchettare i suoi scatoloni) e, per completare la serie “la bella lavanderina” una confezione di detersivo per capi, una di quelle da viaggio, intendo. Si, si, ce ne sono e sono comodissime.
- Poi c’è il recuperabile: doccia schampoo, crema solare, salviettine rinfrescanti, fazzolettini di carta, dentifricio, spazzolino, spazzola per i capelli, disinfettante, i miei trucchi pro bellezza, una forbicina, taaaante buste (senza esagerare) un ombrellino richiudibile e una scorta tollerabile di alimenti che vedi se arrivi a destinazione a tarda sera e poi muori di fame. In genere io prediligo i crackers. Tanto per mettere qualcosa sotto i denti.
Il mio bagaglio a mano è a matriosca. Consiste di uno zaino che all’occorrenza ha spazio a sufficienza per la borsetta con l’assoluto indispensabile, non si sa mai che all’aeroporto rompano i secchietti considerando il mio “taschino a tracolla” come secondo bagaglio a mano.
Nella suddetta borsetta c’è il “kit di sopravvivenza”. Credit card, passaporto e biglietti, un pacco di fazzolettini per il moccio improvviso.
Attenzione allo zaino che praticamente dopo il primo furto nella hall dell’hotel madrileno, complice la mala suerte, praticamente diventa una cosa sola col mio corpo. Me ne stacco solo e soltanto quando la hostess mi impone gentilmente di riporlo nel fatt’ apposta ripiano dell’aereo. Dentro ci tengo cellulare, macchina fotografica, telecamera, rispettivi caricabatterie, gomme da masticare (di quelle che si spacciano come alternative a spazzolino e dentifricio), la guida del posto dove andrò, copia di biglietti e documenti, quelle cose che le donne usano nei giorni particolari (l’ultima volta ho dovuto chiedere soccorso alle signore presenti in aeroporto), uno, ma dico, un cambio che non sia mai la valigia da stiva vada dispersa, il cappellino, la giacchetta impermeabile, uno spuntino anti-brontolii dello stomaco affamato e i medicinali, per me essenziali tanto quanto i documenti. Paracetamolo, termometro digitale, antinfiammatorio, antibiotico, antistaminici, farmaci contro problemi di stomaco (si, insomma, quando non vi potete staccare dal water), garze e cerotti (disinfettante e farmaci liquidi vanno per forza in stiva),
Ah, io sono il “terzo bagaglio”. Per le tratte in aereo indosso le scarpe da ginnastica più pesanti (quelle che se piove non imbarcano acqua) e, conforme alla “cipolla style”, maglietta, maglioncino e giacca. All’aeroporto sono quella che ce li ha sulle spalle, mentre in aereo, dove ho sempre un freddo cane, ce li ho addosso come una seconda pelle.

Ah, la valigia è quasi pronta. La chiudo, la sistemo sulla bilancia e… noooooo, pesa troppo! Ok, rifacciamo. In genere mi tocca ridurre la scorta di cambio e gli spuntini. Come caspito è… mica l’avevo riempita assai!

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What to pack
Dedicated to Daniela, for her section #ilmiobagaglioper
Understand, there’s no an official list of packing for our trip. It all depends on where you are going, how long you are going away and how old you are.
If I chose to leave for sunny beaches, I wouldn’t take the equipment for a climbing with me. Is my holiday a week? I don’t carry around the entire house! And if my name were Marcolino and I was four years, in my suitcase there’d be toothbrush, hat, a magazine, the fluffy lion and the bathing suit (from a real interview eh!). Well, do you know the suitcase of the protagonist of “Nicolas and his parents”? So, at a certain age you can think you can do without underwear.
Apart from anything else, I think there are some essential things regardless of where you decide to go.
Documents, tickets for your travel, credit cards, medicines, cell phones, camera (and respective chargers), underwear to change, capable of increasing weight and volume of the suitcase.
Do you have hold baggage and hand luggage?
I’ll tell you the truth, I prefer to assume that (I hope not) I can lose the first.
If does it embark on another flight? So, I try to insert an underwear to change into my hand luggage. It can be deduced that my hand luggage, however very small, contains the essential, because I can always buy everything else on arrival.
Then, let’s start from hold luggage; Here’s mine:
- a pair of shoes, slippers, towels, pajama, a sweater, clothes, underwear, some clips and a string (of what my father uses to pack up boxes) and, to complete the series “the beautiful washerwoman “, a small detergent , one of those that are travel-sized, I mean. Yes, yes, there are, and are extremely useful.
- Then there are the recoverable things: shower gel, sunscreen, wipes, paper towels, toothpaste, toothbrush, hairbrush, disinfectant, my makeup bag pro beauty, scissors, a lot of envelopes (no exaggeration) a foldable umbrella and some food if I’m late (at night).
My hand luggage looks like a Russian nesting doll. It’s a backpack that has enough space for the purse with the absolute essential, so it won’t be considered the second carry-on luggage.
In the small purse there’s the “survival kit”. Credit card, passport and tickets, a package of paper towels.
I pay attention to the backpack that, after the first theft in an hotel lobby in Madrid, thanks to the mala suerte, becomes part of me. It never leaves me exept when the hostess graciously obliges me to put it in the shelve for hand baggages. It contains: cell phone, camera, respective chargers, chewing gum (in alternative to toothbrush and toothpaste), the travel book of the place where I’ll go, copy of tickets and documents, those things that women use in special days (last time I had to ask for help to the women waiting at the airport), a dress, the hat, the jacket waterproof, a snack and medicines, essential as much as the documents for me. Paracetamol, digital thermometer, anti-inflammatory, antibiotic, antihistamine, medicines against stomach problems, gauze and patches (disinfectant and liquid medications go in the hold).
Ah, I’m the “third baggage“. On the plane (where it’s cold) I usually wear the heavier sneakers (so if on holiday it rains they don’t embark water) and I dress warm but in “onion style”: T-shirt, sweater and jacket.
Ah, I just finish packing. Then I close it, I put it on the scale and … oh no, it’s too heavy! O.K. I start again. Usually I remove some dress or snack. How is it possible? Yet it was not so full.
Ciao Tiziana quella pics è bellissima ho fatto subito tasto dx-salva immagine con nome 😛
Grazie per avermela dedicata e per aver partecipato alla rubrica!
Il detersivo da viaggio è una trovata comodissima, considerando che in questo modo possiamo portarci meno cambi lavando quelli in dotazione. Tra l’altro la tua destinazione ha un clima caldo no? Si asciugherebbero subito.
Si, alcune compagnie considerano la tracolla (anche il taschino) come “pezzo”…a me l’hanno fatto chiudere nello zaino! 🙁
Tutto sommato dai il tuo bagaglio è abbastanza contenuto…paradossalmente ci sono più spuntini che cambi haahahah!
Carinissime le pin personalizzate e pure i comics! 😀
Buon viaggio ci sentiamo al tuo ritorno e grazie ancora! :*
Ps: quanto ti invidio (in senso buono) per quella seconda guida che fa capolino fra i cambi….
Fai due foto al “Tesoro” anche per me 🙂
E lo so. Io non ci sto a dormire la notte pensando al “teSSSoro”. E penso e ripenso pure a Indiana Jones, a tutte le volte che lo vedevo davanti a tanta meraviglia. Il resto non so davvero come catalogarlo. Le faremo sapere. Visto che belle le spille? Guarda, l’idea è scopiazzata dai tuoi gadget. Un plauso lo faccio a chi me le ha realizzate. E la valigia? Dici che sono riuscita a contenermi, dunque… eppure il mio obiettivo è imparare a viaggiare ancora più leggera. Che poi, a pensarci, la mia valigia arriva sempre più leggera di come è partita. E saranno proprio gli spuntini che fanno peso!
Torna più leggera? hahhaha allora si è il cibo! 😉
A presto
Si, decisamente metto a dieta la valigia. E’ più brava di me a rimettersi in forma, visto?
Detersivi da viaggio? Non sapevo che esistessero… In effetti mi tornerebbero proprio comodi visto che di solito uso la saponetta dell’hotel ma non è che sia il massimo! La prossima volta che vado al supermercato devo guardare se li trovo.
Ma che carina la spilletta, davvero una bella idea ?
Visto? Piace anche a me.
Il detersivo da viaggio che ho io è un tubetto di detersivo liquido. Comodo, si. Se non dovessi trovarlo puoi sempre rimediare un piccolo contenitore e riempirlo con quello delle maxi-confezioni che abbiamo tutti nelle case. Prima facevo così.
Baci Silvia!
Vero, forse il travaso in un contenitore più piccolo è la cosa più comoda!
Si, la soluzione c’è sempre. Quante ne pensiamo noi! 😉