Esigere che l’arte sia di tutti permettendole di essere un rivalutato tratto decorativo delle strade, quelle sulle quali ci si incammina distrattamente per recarsi a lavoro o diretti verso una qualsiasi commissione.

Dimenticate i colori tenui di un Botticelli racchiuso tra gli Uffizi o la fotografatissima Monnalisa di Leonardo Da Vinci. Per godere dell’arte nelle sue molteplici forme, basta solo mettere da parte la “fretta” che ci rende schiavi del ritmo con cui “la società liquida” cambia a se stessa i connotati, respirare e guardarsi attorno facendo attenzione ai dettagli.

Fino a qualche tempo fa avrei confuso la street art con le scritte incomprensibili lasciate da ignoti armati di bombolette spray sui fianchi di un treno o sulle mura esterne di una vecchia casa abbandonata. Poi ho scoperto Berlino e la sua voglia di dare valore e nuovi significati a ogni cosa attraverso la creatività di chi sa vedere oltre, di chi vuole comunicare, di chi l’arte la ama e la rende un mezzo di espressione.
Altro che bombolette spray e insignificanti scritte bombate!
Date loro pareti, pennelli, colori (ok, anche bombolette spray) e gli street artist faranno di una immagine un’opera d’arte, un concetto, un simbolo, il ricordo impresso di un attimo o di anni di storia.

Lo sapete, adoro scrivere tanto quanto disegnare.
Amo la potenza e l’efficacia dell’immagine, capace di farsi parola senza alcuna emissione di suoni che necessiti di traduzioni linguistiche.
Adoro l’immaginazione di chi sa avere orizzonti larghi e prospettive multicolori.
Convinta che la fantasia e la creatività siano ricche di potenziale, ho fortemente voluto creare un progetto unico con Nicoletta di OneTwoFrida. Voi non lo sapete e nemmeno lei immaginava che avessimo in comune la passione per personaggi di verde vestiti, la stessa colonna sonora con cui identificare l’identità della propria creatura, la voglia di viaggiare e la fissa per Amelie e il suo favoloso mondo. Una persona così non capita tutti i giorni, motivo per cui ci tenevo moltissimo a fare “nostro” un progetto da condividere. Ecco dunque l’ approdo alla street art.
Attenta e curiosa all’arte di strada, Frida è stata di recente ideatrice, insieme a Cristiana di Viaggevolmente, del blogtour #Milanoacolori.

Dagli interessi in comune, dalla voglia di collaborare e far rete nasce così l’hashtag #ohmystreetart, con il quale vogliamo raccogliere tutte le opere di strada davanti alle quali vi troverete. Segnalatele su twitter e instagram, aggiungendo #ohmystreetart e specificando la città o il luogo in cui le avete fotografate. A inizio luglio io e Nicoletta…ops, Frida, pubblicheremo 3 delle foto approdate sui social.
Dalla città d’Italia a quella oltre i confini d’Europa, dal paese sperduto nel mondo all’angolo sotto casa… aiutateci a collezionare l’arte di strada.




Tanto per cominciare vi lascio una serie di opere di strada memorizzate dalla mia macchina fotografica.
Ci sono gli scatti a Berlino, che ha inaugurato in me la passione per la street art, quelli a Praga e a Grottaglie, la città pugliese delle ceramiche che qualche tempo fa ha ospitato il Fame Festival.
C’è la poesia di Guido il Flaneur che ha reso Polignano a Mare un salotto per sognatori e ancora Puglia nel blu dipinto presso il porto di Torre Canne, in provincia di Brindisi.
Talmente bella, l’arte di strada, che non posso fare a meno di incollare qui il video con alcune tra le più creative opere in cui ci si possa imbattere. Effetti tridimensionali, la natura che si fa un tutt’uno con la street art… un museo a cielo aperto, vero?
Ohmystreetart: open-air museums
Demanding that art belongs to everyone, revalue it like a decorative part of roads, those on which we walk to go to work or to run an errand. Forget the subtle colors of a Botticelli enclosed in the Uffizi or the photogenic Mona Lisa by Leonardo Da Vinci.
To enjoy art in its many forms you just need to set aside the haste that makes us slaves of the rhythm with which the “liquid society” changes to itself the connotations, breathe and look around, paying attention to details.
Until recently, speaking about street art, I could have it confused with incomprehensible writings left on the sides of a train or on the front of an old abandoned house by unknown people armed with spray cans. Then I discovered Berlin and its desire to give value and new meanings to everything through the creativity of those who love the art and makes it a means of expression. Not only spray cans and incomprehensible writings! Give them walls, brushes, colors (ok, also spray cans ) and the street artists will paint a work of art, a concept, a symbol, the memory of a moment or an historical period.
You know, I love writing and drawing. I love the power and the effectiveness of the image, capable of being word without any emission of sounds that need language translations.
I love the imagination of those who have broad prospects and multicolored horizons.
So, convinced that imagination and creativity are rich in potential, I wanted to create a project with the blog OneTwoFrida, written by Nicoletta. We have in common a passion for “characters in green”, the same soundtrack with which to identify the identity of our creatures, the passion for traveling and the obsession with Amelie and her fabulous world. It’s not every day a person like that! That is why I wanted to make it “our” a project to share. And here we come to the street art.
Attentive and curious to the street art, Frida was recently the creator, with Viaggevolmente (by Cristina), of the blogtour #Milanoacolori.
From the interests in common and from the desire to collaborate through the network, we want to collect all works of street art in front of which you’ll find yourself, using the hashtag #ohmystreetart.
Put your pictures on twitter and instagram, add #ohmystreetart and the name of the city where you’ve photographed them. At the beginning of July we’ ll post 3 photos landed on both social.
Help us to collect the art of the street.
Now I put here a series of street works saved with my camera. There are the photo shoots of Berlin, those of Prague and Grottaglie, the Apulian city of ceramics that, some time ago, hosted the Fame Festival. There’s the poetry of Guido the Flaneur that has done Polignano a Mare like a living room for dreamers and again Apulia with the port of Torre Canne, in the province of Brindisi.
Street art is so beautiful! Then, look at the video of some of the most creative works. Three-dimensional effects, the nature that becomes one with the street art … an open-air museum, don’t you think?
Il murales che apre questo post è di una espressività commovente. L’ho fissato per un quarto d’ora in silenzio. Immagino l’effetto che potrebbe avere Live!
Bellissima iniziativa, ho già partecipato con il murales che ho trovato sulla strada per Colmar e contribuirò con altre street-art che ho visto nella città di Salerno.
Sono murales meritevoli anche quelli, li dovete vedere!
Sfiziosissima anche la tua infografica Tiziana!
A presto!
Bello, vero? Ah, quanto vorrei che lo sapesse chi lo ha realizzato! Il bello è che quel murales non è per nulla abusivo, piuttosto è nato nell’ambito di un progetto scolastico e ha contribuito a rivalutare il territorio, l’ambiente, il mare. Davvero un mondo in quei colori stesi ad arte!
Grazie Daniela, per aver apprezzato l’iniziativa. (oltre che l’infografica) e grazie per aver partecipato sin da subito. Alla fine c’è bisogno di tutti per far conoscere tutto quello che c’è per le vie del mondo. Sono curiosa di vedere le bellezze free di Salerno. A prestissimo, dunque.