Se andaste a Madrid, trovereste l’atmosfera caliente degli spagnoli e un’infinità di cose da vedere (la Mala Suerte, quella vi auguro di non incontrarla).

La Gran Via, per cominciare da qualche parte, è piena così di negozi dove prosciugare il portafoglio (non fatelo, però, sareste solo all’inizio della scoperta di Madrid). La Gran Via, per altro arricchita di dettagli meravigliosi sulle facciate e i tetti degli edifici, vi conduce dritti dritti a Plaza de la Cibeles, dominato dal Palacio de Comunicaciones, il Palazzo delle Poste, bianco come il latte e imponente come i nostri uffici postali si sognerebbero. Poco distante sarete al Museo del Prado, celebre per i dipinti di Francisco Goya
Nei giorni di martedì, sabato e domenica, se avete una invidiabile pazienza, potrete mettervi in fila, dopo le 18:00, ed entrare gratis (verificate che i giorni elencati non siano cambiati). Siete avvisati, però, la coda potrebbe essere davvero lunga.
Una bella siesta pomeridiana, distesa tra l’erbetta del Parque del Buen Retiro, poco distante dal Museo del Prado, io non me la sono fatta mancare. Così, in quegli istanti di viaggio, ritrovi le forze prima di rimetterti in cammino e scoprire che, almeno qui, ci sono un laghetto dove i madrileni fanno un giro in barca, artisti di strada, veggenti del futuro, paperelle (sono un must), e quel “Palazzo di cristallo” che io avrei preferito chiamare “il Palazzo di vetro”.

Se siete a Madrid di domenica, al mattino potete visitare il Mercato El Rastro (la fermata della Metropolitana è la Latina) affollato di gente che si aggira tra le numerosissime bancarelle.
Madrid è Puerta del Sol, il centro nevralgico della capitale spagnola dove farsi fotografare in compagnia dell’orso, simbolo della città, arrampicato su una pianta di corbezzolo, o coi piedi sul punto zero, a partire dal quale vengono calcolate le distanze rispetto al resto della Spagna.
Dopo Puerta del Sol, non posso non consigliarvi di andare a Piazza Mayor, per provare un po’ a immaginare la storia dell’inquisizione in terra spagnola, tra i numerosi tavolini dei ristoranti e gli artisti di strada (quelli non mancano mai).
Da qui siete praticamente a due passi dal Mercado De San Miguel , un luogo imperdibile dove si susseguono banconi pieni di cibi tipici e i cinque sensi trovano pane per i denti tra colori, profumi e sapori.

Plaza de Toros de Las Ventas, con la sua arena, non dovreste assolutamente farvela mancare nell’itinerario, almeno per ammirarla al suo esterno. La corrida? Se gli spagnoli erano assorti, io ho quasi pensato di trovarmi in macelleria (non si offendessero i madrileni).
Se siete a Madrid, non potrete non farvi qualche domanda davanti al tempio egizio (Templo de Debod). Che ci fa qua? Mi sono chiesta. Per non parlare del monumento di Don Chisciotte e Cervantes, in Plaza de España, davanti a quegli edifici che ricordano quelli statunitensi degli anni ’50 (la Torre de Madrid e l’Edificio España).

Non dimenticate che Madrid è la sede (ufficiale ma non ufficiosa) dei reali di Spagna, così, sappiatelo, di fianco al Palazzo reale c’è pure la Catedral de la Almudena dove nel 2004 si celebrarono le nozze tra il Principe Felipe, oggi sovrano dopo l’abdicazione del padre, e la non poco discussa Letizia Ortiz, all’epoca giornalista divorziata.

Siamo in tema di sangue blu, così assolutamente vi consiglio di andare al Centro de Arte Reina Sofía, per ammirare il Guernica, capolavoro di Picasso “non fotografabile”. Il museo, gratuito il sabato pomeriggio e la domenica (verificate che non ci siano state modifiche), si trova nei pressi della Stazione Atocha, anche quello meritevole di una visita non fosse altro per il giardino tropicale che si trova al suo interno.
A proposito. Se vedete statue che ritraggono teste di bambini, pensateci due volte prima di infilarci il dito nel loro naso! In realtà sono stati scolpiti da Antonio Lopez in memoria dell’attentato dell’11 marzo 2004 in cui morirono 191 persone proprio alla stazione di Atocha.

Non da ultimo, potreste curiosare nei negozi di EL Cortez prima che arrivi la sera e vedere se la Chueca è così interessante come dicono o, meglio ancora, buttarvi in qualche festa di quartiere a suon di musica, allegria, profumi di paella e secchielli di sangria. Ah, ecco perché dicono che gli spagnoli sono il popolo della movida!

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To the discovery of Madrid
If you decide to go to Madrid, you’ll find a caliente atmosphere of Spanish people and many things to do ( I hope you’ll not meet the Mala Suerte).
So let’s cut to the chase and let’s discover the beauty of Madrid.
Gran Via, to start somewhere, is full of shops where draining your wallet (but don’t do it, because you’d be just at the beginning of the Madrid discovery). Through Gran Via, where the facades of buildings are enriched with beautiful details, you can go to the Plaza de la Cybele, dominated by the Palacio de Comunicaciones, a wonderful building white as milk. Not far from here there’s also the Prado Museum, famous for its paintings by Francisco Goya.
On Tuesday, Saturday and Sunday, after 6 p.m., if you have an enviable patience, you can get in line for going for free museum visit (check that the days have not changed). However, the queue can be really long.
A nice afternoon nap, on the grass of the Buen Retiro Park, not far from the Prado Museum, would be ideal to save your strength before you discover, here, a lake with boats, street artists, watchers of the future, ducks and the “Crystal Palace”, that I would have preferred to call “the glass Palace.”
On Sunday morning you can visit El Rastro market (the metro station is Latina) crowded with people among the numerous stalls.
Puerta del Sol is the nerve center of the Spanish capital. Here there are a bear, symbol of the city, and the zero point from which all distances are computed.
I advise you to go to Plaza Mayor, to try to imagine the history of the Spanish Inquisition.
Right around the corner from here there’s the Mercado de San Miguel, absolutaly wondweful, full of typical food.
Your itinerary should include Plaza de Toros de Las Ventas, with its arena. What I think about the bullfight? If Spanish people love it, I almost thought I was in a butcher.
In Madrid, you may ask why there’s an Egyptian temple (Templo de Debod) just here. What’s it doing here? I wondered. And not to mention the monument of Don Quixote and Cervantes in Plaza de España, in front of those buildings that resemble American ones of the ’50 (Torre de Madrid and the Edificio España).
Madrid is also the official seat (but not unofficial) of the Spanish royal family. Then, just so you know, next to the Royal Palace there is also the Catedral de la Almudena, where, in 2004, Prince Felipe, today sovereign after the abdication of his father, married Letizia Ortiz, once journalist divorcee.
While we’re on the subject of blue blood, absolutely you should go to the Museum “Centro de Arte Reina Sofía“, to admire Guernica, Picasso’s masterpiece (you can’t photograph it). The museum is free on Saturday afternoon and on Sunday (check for possible changes) and it is located near the Atocha station, which is worthy of a visit for its tropical garden.
By the way. If you see statues representing heads of children, think twice before putting a finger in their nose! Actually they were carved by Antonio Lopez in memory of 191 people who were killed by the terrorist bomb blast on 11 March 2004 just at the Atocha station.
Finally, you can go to the El Cortez shops before it’s too late, when you’ll see if Chueca is as interesting as people say, or, better yet, you’ll go to some block party enlivened by music, merriment, paella and pitchers of sangria. Ah, this is movida!
Sciò-Mala Suerte-Sciò!
Ma il Palazzo di Cristallo è magnifico!
Perchè bisogna pensarci due volte prima di infilare le dita nel naso nelle statue dei bambini?
Io posseggo una meravigliosa collezione fotografica di mio marito che infila le dita nel naso di qualunque statua incontrata sul suo cammino.
Paella&secchielli di sangria…mhhhh posso sentirne il profumo sai?!
Ciao Tiziana!
Daniela
A me era preso il dispiacere a sapere il perché della presenza di quei bambini, in ricordo a quelli non scampati all’attentato alla stazione madrilena.
La sangria, la paella, la musica… la movida madrilena qua è degna di esser chiamata tale! Aridaie, mi è venuta di nuovo fame!!! E figurati ho pure letto il tuo ultimo post!
Uffa mancano ancora 3 settimane alla mia partenza…e dopo questo racconto non posso fare altro che contare i giorni!!!!
Ma si riesce a girare tutto a piedi giusto? (sono un’ottima camminatrice….in viaggio!)
Si, Michela. A differenza di altre città ho usato davvero poco i mezzi pubblici perché è tutto abbastanza concentrato. Goditi il viaggio e cerca di incappare nelle feste di quartiere!
Ho amato tantissimo Madrid, e dalle tue foto è ancora più bella perché l’hai visitata con il sole 🙂
Io mi son persa Atocha e Plaza de Toros, ma devono essere interessanti!
Ciao Elisa. Ammetto di essere stata fortunata a visitare Madrid con il sole… la pioggia rallenta sempre tutto! Ti auguro di rifarti visitando i posti che ti sei persa. Dopo tutto, c’è sempre qualcosa che tutti quanti ci siamo lasciati sfuggire. Grazie per essere passata di qui!