Praga è bellissima. E’ romantica, una fiaba nella quale ti aspetteresti d’incontrare da un momento all’altro le principesse Disney mentre le streghe cattive restano chiuse nella torre così da annullare ogni forza malefica.

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Praga, Repubblica Ceca

Di principesse, in effetti, racchiuse in quella cornice fatta di casette dal sapore antico e surreale, ce ne sono tante: nello sguardo sognante di una ragazza, nella serenità di una sposa, nel sorriso di una bambina che cammina felice, mano nella mano con la sua famiglia.

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Cattedrale di San Vito, Praga
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il Fauno sull’isola di Kampa, Praga

La musica completa la trama di un viaggio che vorresti non finisse mai… le note dei violini, dei violoncelli, la voce di chi canta, riempiono gli angoli di una città piccola e graziosa, dandole l’impressione di essere ancor più speciale.

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Piazza della Città Vecchia (Staromèstskè Namèsti), Praga

I sogni, a Praga, sono fatti di leggende come quella del Golem nato dall’argilla, nella soffitta della Sinagoga Vecchia-nuova, per mano del rabbino Rabbi Lőw e da questi distrutto perché ribellatosi, di storie di famiglie racchiuse in una sola insegna sulla facciate delle case, di promesse d’amore sigillate dai lucchetti sull’Isola di Kampa, dal suggestivo silenzio attorno al fauno (sarà proprio Tumnus de “Le Cronache di Narnia”?), dalle speranze racchiuse nella scritta “The war is over” sul muro di mille colori dipinto in onore di John Lennon.

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“Ciak, si gira” per le vie di Praga
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I Golem nel Quartiere Ebraico di Praga
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il Mulino sull’Isola di Kampa, Praga

Nemmeno mancano l’irriverenza dei bambini di David Černý o le statue del Ponte Carlo, ciascuno narrante una storia come quella di San Giovanni Nepomuceno (la cui tomba si trova nella Cattedrale di San Vito), buttato giù nella Moldava per non aver raccontato al re Venceslao IV di Boemia, geloso, le confessioni della regina. In cerca di fortuna e di promesse di fedeltà, ogni speranza, racchiusa dal tocco di una mano, cambia i colori di quei rilievi, lucenti come se i sogni fossero da soli capaci di accendere il mondo.

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Il “muro di John Lennon” sull’Isola di Kampa, Praga
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Il martirio di San Giovanni Nepomuceno raffigurato sui rilievi del Ponte Carlo, Praga

Di tutt’altro genere è la leggenda che aleggia nel Vicolo d’Oro, una stradina a cui si accede pagando per la visita degli interni del Quartiere del Castello. Si dice che qui, ai tempi di Rodolfo II d’Asburgo, gli alchimisti provassero a trasformare il ferro in oro. Al numero 22 (oggi una piccola libreria), sappiatelo, tra il 1916-17, vi ha abitato, per alcuni mesi, il celebre Franz Kafka insieme con sua sorella. Quella stradina piccina che pare un villaggio fiabesco, sa bene come farsi sentire “ispirati” e infatti Kafka vi scrisse i racconti di “Un medico di campagna”, tradito dalla comunità che ha sempre servito con dedizione (ingrati).

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Vista sulla Moldava, Praga

La talpina, nata nel 1956 per mano di Zdenèk Miller, la incontri spesso e volentieri in giro per i negozietti. Difficile resisterle.

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“The little Mole”, la piccola Talpa (by Zdenèk Miller) nel cartone animato cecoslovacco
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La casa di Franz Kafka, oggi una piccola libreria, al civico 22 del Vicolo d’Oro, nel Quartiere del Castello di Praga

Il tempo, a Praga, scorre sotto il grande Orologio Astronomico, in attesa dell’ora esatta per guardare uno scheletro che tira una fune, gira la clessidra e attende che sulla piazza si affaccino i 12 Apostoli che, altrimenti, resterebbero nascosti dietro delle porticine. E noi, con il nasù all’insù, respiriamo la magia sotto il cielo di Praga.

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L’orologio Astronomico nella Piazza della città vecchia (Staromèstskè Namèsti), Praga

Informazioni utili su Praga

 

-Un euro corrisponde a 26 Kč circa.

– Gli abbonamenti ai mezzi di trasporto possono valere 3 giorni (310 Kč) o un giorno (110 Kč)

-Per raggiungere Praga dall’aeroporto, potete usare l’autobus 119 fino al capolinea e da lì potete prendere la metro (fermata Dejvickà della linea verde A). Per tornare in aeroporto da Praga, invece, l’autobus 119 va ripreso all’esterno della fermata Veleslavin (sempre linea verde A).

– Gli esterni del Quartiere del Castello e l’entrata alla zona d’ingresso della Cattedrale di San Vito sono accessibili gratuitamente. Per visitare gli interni, il celebre Vicolo d’Oro e la zona chiusa ai “non paganti” della Cattedrale di San Vito si può scegliere tra il più completo Itinerario A (300 Kč) o l’Itineraio B (250 Kč). Il permesso a fotografare, a parte, costa 50 Kč. Ogni ora si può assistere al cambio della guardia (a mezzogiorno c’è anche la fanfara).

– Stanchi di stare con la mappa aperta? A un certo punto ho chiuso il libro e mi sono lasciata guidare dalla folla di turisti. Ogni tanto è bello essere come una pecora nel gregge!

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The sky over Prague

 

Prague is wonderful. It’s romantic, where you expect to encounter  the Disney Princesses while the  bad witches remain closed in the tower so that to nullify any evil force.

The princesses, in fact, are everywhere in that frame made of little houses with an antique and surreal flavor: they are in the dreamy look of a girl, in the serenity of a bride, in the smile of a happy child.

The music completes the plot of a trip that you would want it never ended; the notes of the violins, of the cellos, the voice of whom sings, fill the corners of a small and attractive city so it seems still more special.

The dreams, in Prague, are made of legends as that of the Golem created from clay, in the attic of the Old-New Synagogue, by Rabbi Lőw who destroyed him when he rebelled, of  histories of families contained into the insignia on the facades of houses, of promises of love sealed with the padlocks on the island of Kampa,  of suggestive silence around the faun (it will be Tumnus from “Chronicles of Narnia”?), of hopes enclosed in the writing “the war is over” on the wall of John Lennon.

Not even missing the irreverence of three children (by David Černý) and the statues on the Charles Bridge; each of them narrates a story like that of St. John of Nepomuk (whose grave is found in the St. Vitus Cathedral), thrown down in the Vltava because he didn’t want to reveal the confessions of the queen, to the jealous king Wenceslas IV of Bohemia.

The hopes of fortune and promises of loyalty, enclosed in the touch of a hand, change the colors of those reliefs, gleaming as if dreams were able to light the world.

Entirely different is the legend of the Golden Lane, a narrow road to which is entered paying for the visit of the insides of the Castle District.

It is said that, to the times of Rodolfo II of Asburgo, the alchemists tried to turn iron into gold. Franz Kafka and his sister lived for a few months at number 22 (today a small bookstore).

That tiny little road that looks like a fairy-tale village, knows how to make yourself felt “inspired” and in fact Kafka wrote the tales of “A Country Doctor”, betrayed by his community (ungrateful) that has always served with dedication. 

You meet often, around the shops, the “little Mole”(by Zdenèk Miller) who was born in 1956. Hard to resist.

The time, in Prague, flows under the great Astronomical Clock, waiting to look a skeleton pull a rope, turn the hourglass while the 12 Apostles walk that, otherwise,  they would remain hidden behind the little doors . And we, with the nose upward, breathe the magic under the sky of Prague.

 Useful information

 

– One corresponds to around 26 czk.

– There are individual fares for Prague public transport for one day (110 czk) or three days (310 czk)

– For going to Prague, from the airport, you can use the bus 119 to the last stop and from there you’ll take the subway (green “A line” –  station of Dejvická). To return to the airport, from Prague, however, the bus 119 is  outside the station Veleslavin (always green “A line”).

– The courtyards of the Castle District and the entrance area of the St. Vitus Cathedral are accessible for free. To visit the interior, the famous Golden Lane and the area closed to “non-paying” of the St. Vitus Cathedral, you can choose the most complete Itinerary A (300 czk) or the itinerary B (250 czk). The license to photograph is  50 czk. Every hour you can see the changing of the guard (at noon there is also the fanfare).

– Tired of walking with the map? I’ve closed the book and I’ve followed the crowd of tourists. Sometimes it’s nice to be like a sheep in the flock!

 

11 Replies to “Il cielo sopra Praga”

  1. Bellissima Tizzi!!! Praga è nel cassetto da un sacco di tempo, chissà quando verrà il suo turno!
    E complimenti per le foto eh! Ormai sei una street-photography artist! 😉

    1. Ah ah! Grazie anche se io non sono mai contenta! Di Praga si che sono soddisfatta. Sarebbe proprio da starci una vita intera. Poi, figurati, detto da una che vorrebbe un mondo fatto di favole dal lieto fine…

    1. In bocca a lupo anche a te! Ti ringrazio per tutto! E si, mi sono lasciata incuriosire dai motivi per cui Praga è ancora nella tua lista dei posti da visitare. Direi che mia nonna ti capirebbe molto meglio di me…”di marte e di venere non si parte e nemmeno ci si sposa!”, dice lei! Dopo tutto, non si sa mai! 😉

  2. Ma che bellissimo articolo su Praga! Per un soffio non siamo riusciti ad andarci questo capodanno! La tua descrizione ci ha veramente affascinato, tante piccole informazioni utilissime e storie che rendono il tutto ancora più magico.
    Un articolo che fa sognare per una città da sogno. <3

    1. Ma dai, che gioia! Grazie mille! Praga ispira proprio tanto. Leggende, distanze che si percorrono tranquillamente a piedi, la musica degli artisti di strada, i vicoletti dal sapore antico… Non avrei creduto al suo fascino se non l’avessi mai vista. Vi auguro di ammirarla presto! 😉

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