La Sicilia è una delle regioni più belle d’Italia e lo so, vi dirò così anche della mia Puglia, della Campania, della Basilicata, della Toscana e via dicendo…Io, però, lo scrivo e lo riscrivo: la Sicilia è una delle regioni più belle d’Italia.

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Sicilia on the road

Inattesa fu la meraviglia davanti alla quale mi ritrovai in quella che, ormai, anni fa, fu il primo viaggio con il mio fidanzato, oggi mio marito. Percorrevo la Sicilia on the road, lungo quasi tutta la costa, da Messina a Palermo, da Palermo a Catania.

Come per magia (va bene, non esageriamo), trasformerò il mio itinerario siciliano in una specie di lista in cui riservarmi, per ogni luogo elencato, ciò che più, di quel viaggio, mi è rimasto impresso nella memoria.

Sicilia Costa Nord

 

Messina

Messina guarda alla Calabria e la Calabria guarda Messina. Un breve tratto di mare le separa e chissà quel famoso ponte se, prima o poi, s’ha da fare oppure no. Messina, oggi,  porta ancora le ferite del terremoto/maremoto del 1908. Nelle poche ore a disposizione, ho potuto apprezzarne il lungomare,  il Duomo, nell’omonima piazza, con l’orologio meccanico tra i più grandi al mondo, che a mezzogiorno in punto si anima, la fontana di Orione, Villa Mazzini con l’acquario comunale e il gigantesco Ficus Magnolides.

Il Duomo di Messina e la Fontana di Orione
Il Duomo di Messina e la Fontana di Orione (Sicilia)

Cefalù

Cefalù: le case dei pescatori, la celebre cattedrale in Piazza Duomo, i resti del castello, la rupe a strapiombo, sono i tratti distintivi di questa località di mare, bella e unica. Qui, il mio primo incontro con i manifesti, in giro per la cittadina, degli spettacoli dei pupi siciliani.

La Cattedrale di Cefalù
La Cattedrale di Cefalù, Sicilia

Palermo

 Se dite Palermo mi viene in mente la Cattedrale, bella, imponente e suggestiva. Basterebbe lei sola a rappresentare il cuore del capoluogo siciliano. Palermo, però, non è solo la cattedrale. E’ un incontro di vicoli stretti, ricamati qua e là dai colorati carretti siciliani, dall’arte delle Chiese, come quelle di S.Cataldo o S.Giovanni degli Eremiti, dalla quotidianità del mercato della Vucciria, dagli angoli dei 4 Canti, la fontana della vergogna, il Teatro Politeama, l’albero con i disegni dei bambini davanti a quella che fu la casa di Giovanni Falcone.  Nemmeno si può perdere la cripta dei Cappuccini, dove sono conservati i corpi mummificati e gli scheletri dei prelati e dei ricchi palermitani di un tempo. Ai brividi si aggiungerà la curiosità per la salma della piccola Rosalia Lombardo, talmente ben conservata che sembra dormire serena.

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Cattedrale di Palermo, Sicilia
Cappella Palatina
Cappella Palatina

Monreale

Indiscutibile la tappa a Monreale, il cui duomo sembra un luogo a parte dal resto del mondo. Elegante, sontuoso, alto, indimenticabile. E’ un incontro di arte che, silenziosa, racconta la bibbia attraverso le immagini, i capitelli, le porte, le decorazioni.

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Mondello

Non c’è da stupirsi se i palermitani amano il mare di Mondello: una lunga spiaggia di sabbia fine e dorata, incorniciata tra il monte Pellegrino e il Monte Gallo. Lo stabilimento Kursaal sembra una enorme e sontuosa palafitta. Che volete di più se non un gustoso cannolo siciliano?

Segesta

Il Monte Barbaro, a Segesta, custodisce il teatro e il tempio, due tesori che portano indietro il tempo fino alle pagine della storia di una bella Italia che si lascia accarezzare dallo stile dell’antica Grecia.

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 Gibellina

Di Gibellina, in Sicilia, ce ne sono due, distanti circa 20 km l’una dall’altra. L’originaria cittadina, distrutta dal terremoto del 1968, è tornata a vivere nella Nuova Gibellina. Del paesello originario restano un cumulo di rovine sullo sfondo di una colata di cemento, opera di Alberto Burri, che attraverso il Cretto, un incrocio di crepe, ricorda le vie della Vecchia Gibellina.

Erice

Erice se ne sta sul Monte San Giuliano a contemplare la vista su un mare che pare infinito. Circondata dalle antiche mura ciclopiche, dà quasi l’impressione di essere uscita dal romanzo di Robin Hood. Le viuzze dal sapore medioevale, la Chiesa Matrice, il castello di Pepoli, la rendono una tappa imperdibile in quel di Sicilia.

La Chiesa Matrice di Erice
La Chiesa Matrice di Erice

 Trapani e Marsala

Se vedete i mulini a vento in riva al mare non siete in Olanda, bensì vi trovate nella zona delle saline di Trapani e Marsala, riserva naturale dalle sfumature bianche e rosa.

Mozia/San Pantaleo

Poco distante, se non temete di inoltrarvi in mare aperto, sappiate che, volendo, potreste raggiungere l’isola di Mozia/San Pantaleo quasi camminando sull’acqua. La piccola isola, infatti, un tempo era raggiungibile con le carrozze in un particolare punto in cui l’acqua del mare copre di poco una vecchia viuzza. Io non ho rischiato di fare i conti con l’alta marea, tuttavia la curiosità di cercare quel tratto di mare me la sono tolta chiedendo qua e là ai contadini del posto. Dalle saline di Trapani e Marsala ci sono imbarcazioni che vi permetteranno di raggiungere l’isoletta di Mozia per scoprirne i siti archeologici.

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 Voglia di Sicilia? E non vi ho ancora raccontato della “costa sud“!

(Le immagini di questo post, ci tengo a chiarire, purtroppo non sono le mie che all’epoca avevo ancora una macchina fotografica con il rullino. Ringrazio Wikipedia per l’immagine di Messina e pixabay.com per tutte le altre ).

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Sicilia on the road: the north coast 

 

Sicily is one of the most beautiful regions in Italy and I know, I will tell you so also about my Puglia, Campania, Basilicata, Tuscany and so on … But I’ll write and rewrite: Sicily is one of the most beautiful regions of Italy.

Unexpected was the wonder in front of which I found myself in a travel that, years ago, was the first trip with my boyfriend, now my husband.

We went on the road, along almost the entire coast, from Messina to Palermo, from Palermo to Catania.

Like a magic (okay, don’t overdo it), I’ll transform my Sicilian itinerary  in a sort of list in which, for each city listed, I’ll write about what is more, of that trip, a beautiful memory.

Messina

Messina looks at Calabria and Calabria looks at Messina. A short stretch of sea separating them and who knows if that famous bridge, sooner or later, to be done or not.

Messina, today, still bears the wounds of the earthquake / tsunami of 1908.

In the few hours to spare, I could appreciate the waterfront, the Duomo, in the square, with the mechanical clock among the largest in the world, that is animated at noon in point, Orion’s Fountain, Villa Mazzini with the municipal aquarium and the giant Ficus Magnolides.

Cefalù

Cefalù: the fishermen’s houses, the famous cathedral in Piazza Duomo, the remains of the castle, the overhanging cliff, are the hallmarks of this seaside resort, beautiful and unique. Here, my first encounter with the posters, around the town, of the shows with Sicilian puppets.

Palermo

If you say Palermo, I can think of the Cathedral, beautiful, imposing and impressive. Alone, it can be enough to represent the heart of the Sicilian capital. Palermo, however, is not only the cathedral.

It ‘s a meeting of narrow alleys, embroidered here and there by colorful carts of Sicily, from the art of the churches, such as those of San Cataldo or St. John of the Hermits, the daily life of the Vucciria market, the corners of 4 Canti, the fountain of shame, the Politeama Theatre, the tree with the children’s drawings in front of what  there was, once, the home of Giovanni Falcone.

Nor can you miss the Capuchin crypt, with the mummified bodies and skeletons of prelates and rich of Palermo.   You’ll be amazed at  the body of the little Rosalia Lombardo, so well preserved that it seems serene sleep.

Monreale

Indisputable the beauty of Monreale, whose cathedral looks like a place apart from the rest of the world. Elegant, sumptuous, high, unforgettable.

It ‘s a meeting of art that, silent, tells about the Bible through images, capitals, doors, decorations.

Mondello

No wonder if the people of Palermo love the sea of Mondello: a long beach of fine golden sand, framed between Monte Pellegrino and Monte Gallo.

The plant Kursaal seems a huge and sumptuous stilt house. What more do you want if not a tasty Sicilian cannolo?

Segesta

On Mount Barbaro, in Segesta, there are the theater and the temple, two treasures that bring back time to the pages of the history of a beautiful Italy who is caressed by the style of ancient Greece.

Gibellina

In Sicily there are two Gibellina, distant from each other about 20 km. The original town, destroyed by the earthquake of 1968, has returned to live in New Gibellina. The original village is a heap of ruins in the background of a poured concrete, a work of Alberto Burri, who represents the streets of Old Gibellina, through the Cretto (an intersection of cracks).

Erice

Erice is on Monte San Giuliano to contemplate the view of a sea that seems infinite. Surrounded by ancient cyclopean walls, it gives the impression of being out of the novel about Robin Hood.

The narrow streets have a medieval flavor, the Mother Church and the Castle Pepoli, make it a beautiful town of Sicily.

Trapani and Marsala

If you see the windmills by the sea, you aren’t in the Netherlands, but you are in the area of the salt pans of Trapani and Marsala, nature reserve with the shades of white and pink. 

Mozia/San Pantaleo

Not far away, if you are not afraid to venture into the open sea and if you want, you may reach the island of Mozia / San Pantaleo almost walking on water.

The small island, in fact, was once accessible by the coaches in a particular spot where there is, on an old alley, shallow water of the sea. I didn’t try, fearing the high tide, but for the curiosity, I looked for that stretch of the sea, asking around.

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From the salt pans of Trapani and Marsala there are boats to the small island of Mozia, to discover its archaeological sites.

Do you like Sicily? And I’ve not even written about the “south coast“!

(The images of this post, I want to clarify, unfortunately are not mine, because years ago I still had an old camera. I’d like to thank Wikipedia for the image of Messina and pixabay.com for all others).

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