Ci sono diverse cose che è bello scoprire quando ci s’incammina per le viuzze bianche di Polignano: la piazzetta viva, i negozietti, le gelaterie piene di gente.

L’atmosfera lenta e rilassata, le balconate dove si ha l’impressione di essere sospesi su di un mare dipinto di blu che si fa un tutt’uno con l’azzurro del cielo, il ponte altissimo affacciato sulla spiaggetta coperta di sassolini, il senso di libertà sprigionato dalle braccia aperte della statua di Domenico Modugno e l’incanto della poesia che si lascia ammirare sulle pareti di quest’angolo di Paradiso.

Non c’è turista a cui non possano sfuggire i pensieri e le citazioni di Guido ”il Flâneur”, che sceglie un modo alternativo per esprimere emozioni e bellezza: muri, vecchie sedie, porte, cassette di legno.
C’è da sottolineare che il Signor Guido non sporca i muri ma li arreda utilizzando le parole che si lasciano immortalare negli scatti fotografici da portare a casa, in giro per il mondo, ovunque sia la vostra di casa.

Chi è il Poeta di Polignano
Il signor Guido è un poeta perché la poesia la ama e la racconta, che siano suoi pensieri o citazioni altrui. Il signor Guido è un artista perché la sua penna non scrive su di un foglio. Le sue poesie, che siano su legno, porte o pareti, si lasciano incorniciare dal mare e dalla vita dei vicoli di un paese che diventa un libro senza pagine da sfogliare ma fatto di angoli da leggere. Gli scalini bianchi diventano le righe su cui scrivere parole che irradiano di bellezza ciò che è tutto intorno.

Ma chi è il signor Guido? Non si definisce artista e nemmeno poeta. Ama il mare blu di Polignano, la libertà e la poesia. E i polignanesi quanto lo amano? L’inchiostro può sbiadire, le parole possono essere dimenticate. E se pur Polignano sarebbe bella comunque, quanto perderebbe senza il fascino di un personaggio che a suo modo ha saputo valorizzarla?

Quando mi lascio cullare dalle piacevoli passeggiate a Polignano mi fermo un po’ di tempo sulle balconate a guardare il mare.
Mi sembra immenso, infinito, profondo, di una tonalità di blu che appartiene solo a lei, Polignano.
Poi cammino ancora e mi ritrovo davanti a un piccolo pezzo di muro bianco su di una parete che sembra aver respirato Adriatico e leggo “qui il mio gemello mare ha ingigantito la mia libertà” (Ezio Guido L.).
In quella piccola frase trovo il senso della bellezza di Polignano e del suo meraviglioso mare.

_________________
The poet of Polignano
There are a lot of things that are wonderful to discover when you walk through the narrow and white streets of Polignano: the little square, the shops, ice cream parlors full of people.
The relaxed and slow atmosphere, the balconies where you get the impression of being suspended on a sea painted blue that becomes one with the blue sky, the high bridge overlooking the beach covered with pebbles, the sense of freedom released by the open arms of the statue of Domenico Modugno and the charm of poetry that can be admired on the walls of this corner of paradise.
There is no tourist who cannot see the thoughts and citations of Guido “the Flâneur”, which chooses an alternative way to express emotions and beauty: walls, old chairs, doors, wooden boxes.
But who is this “poeta of Polignano”?
It must be said that Mr. Guido doesn’t splatter the walls but decorates them using words that are left immortalized in photographs to take home, around the world. Mr. Guido is a poet, because he loves poetry. Mr. Guido is an artist because his pen doesn’t write on a sheet.
His poems, which are written on wood, doors or walls, are framed by the sea and by the life of the streets, in a country that becomes a book without pages to be read, but with corners to turn in to.
A staircase becomes a group of white lines on which to write words that radiate beauty all around.
But who is Mr. Guido? He doesn’t define himself an artist and even a poet.
Loves the blue sea of Polignano, the freedom and the poetry. And does Polignano love him? The ink can fade, words can be forgotten.
And though Polignano would be nice anyway, what would lose without the charm of a character who, in its own way, has been able to enhance it?
When I walk through the streets of Polignano, I stop on the balcony for watching the sea. It seems immense, infinite, deep, with a shade of blue that belongs only to it, Polignano.
Then I walk again and I find myself in front of a small piece of white wall that seems to have breathed Adriatic and I read “here my twin sea has magnified my freedom” (Ezio Guido L.).
In that little phrase I find the sense of beauty of Polignano and its wonderful sea.
One Reply to “Il poeta di Polignano”